QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DEI CENTRI SOCIALI AGLI SCONTRI DAVANTI ALLA BANCA DITALIA
E SULLE ASSOCIAZIONI DENOMINATE TPO E CRASH
"Il Tpo ha una sede in via Casarini 17/5 su cui vi sono due convenzioni: una scaduta il 26 gennaio 2011 e l'altra in scadenza. Siamo intenzionati a rinnovare la convenzione. Crash non ha una convenzione con il Comune perché ha la sede all'inte...
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"Il Tpo ha una sede in via Casarini 17/5 su cui vi sono due convenzioni: una scaduta il 26 gennaio 2011 e l'altra in scadenza. Siamo intenzionati a rinnovare la convenzione. Crash non ha una convenzione con il Comune perché ha la sede all'interno di un immobile privato. Né Tpo, né Crash, hanno contributi da parte del Comune".
Questa, in sintesi, la risposta data dall'assessore alla Cultura Alberto Ronchi alle domande di attualità poste dai consiglieri Facci e Lisei nel corso del Question time di questa mattina.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (PdL):
"Il Sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, premesso che:
nella giornata di ieri alcune centinaia di manifestanti hanno tentato di assalire con violenza la sede della Banca d'Italia in piazza Cavour, provocando seri incidenti con le Forze di Polizia.
Inoltre, sempre con violenza, hanno occupato gli uffici Unep di via Monticelli, provocando danni, sottraendo e distruggendo carte e documenti.
Da quanto riporta la stampa sui giornali, alcuni manifestanti sono esponenti dei centri sociali TPO e Crash, come Gianmarco De Pieri; tra l'altro, sul sito www.tpo.bo.it era ampiamente pubblicizzata la manifestazione di ieri mattina, con invito a tutti, di presenziare e "manifestare".
I fatti accaduti sono di estrema gravità, e non possono essere ulteriormente tollerati.
Tutti ciò premesso, chiede di conoscere se le Associazioni denominate "TPO" e "Crash" ricevono finanziamenti, sovvenzioni (dirette o indirette), o comunque l'uso - a qualsiasi titolo - di beni mobili e/o immobili di pertinenza pubblica, sia dal Comune sia dal Quartiere.
In caso positivo, se la Giunta non ritenga di dovere sospendere qualsiasi tipo di contribuzione e/o ausilio nei confronti di soggetti che, tra i propri metodi di espressione, contemplano anche le forme violente ed illecite."
La domanda del consigliere Marco Lisei (PdL):
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Marco Lisei in merito alle notizie comparse sulla stampa odierna relative agli scontri davanti alla Banca d’Italia, constatato che è registrata la presenza, a tale manifestazione, di centri sociali e associazioni con cui il Comune di Bologna ha in essere convenzioni ed eroga contributi, pone la seguente domanda d’attualità per conoscere:
1. se il Comune intenda revocare ogni finanziamento e/o convenzione con le realtà associative che hanno partecipato agli scontri del 12 ottobre u.s. davanti alla Banca d’Italia,
2. se il Comune ritiene che tali fenomeni sia lesivi dell’immagine del Comune di Bologna anche di fronte ai turisti presenti nella città.
3. se il Comune di Bologna intenda costituirsi parte civile nei procedimenti penali che verranno avviati."
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Il Tpo ha una sede in via Casarini 17/5 su cui vi sono due convenzioni: una scaduta il 26 gennaio 2011 e l'altra in scadenza. Siamo intenzionati a rinnovare la convenzione. Crash non ha convenzioni con il Comune perché ha deciso di avere uno stabile concessogli da un soggetto privato. Né Tpo, né Crash, hanno contributi da parte del Comune. Per quanto riguarda la valutazione su quello che è accaduto dico che ci sono già le dichiarazioni del sindaco a cui io mi rifaccio, è la valutazione di tutta la giunta e dunque anche la mia. Questa amministrazione comprende una situazione di difficoltà del mondo giovanile, condanna ogni tipo di violenza e lavora affinché una situazione di disagio si possa esprimere attraverso libere manifestazioni che non sfocino nella violenza.
Ci tengo però a dire che noi seguiamo la legge e il diritto. Il fatto che cittadini a livello individuale partecipino a manifestazioni che sfocino in scontri non significa che ci sia una colpa collettiva.
Si annunciano querele, anche la ragazza con i denti rotti ha annunciato una querela. Lei chiede che noi ci costituiamo parte civile? Stiamo attenti, ci sono querele in corso. Lo stesso Questore che ha fatto un'intervista esemplare, che ha giustamente difeso le forze dell'ordine, ma ha detto chiariremo perché si annunciano querele. Un'amministrazione pubblica non si sostituisce dunque ai giudici. Voi avete già fatto processo e sentenza, noi non facciamo così. Pensiamo di essere nel giusto dal punto di vista della nostra Costituzione, del diritto e della cultura liberale. Perciò non non ci costituiremo parte civile".
Il consigliere Facci e il consigliere Lisei si dichiarano: insoddisfatti.
Questa, in sintesi, la risposta data dall'assessore alla Cultura Alberto Ronchi alle domande di attualità poste dai consiglieri Facci e Lisei nel corso del Question time di questa mattina.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (PdL):
"Il Sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, premesso che:
nella giornata di ieri alcune centinaia di manifestanti hanno tentato di assalire con violenza la sede della Banca d'Italia in piazza Cavour, provocando seri incidenti con le Forze di Polizia.
Inoltre, sempre con violenza, hanno occupato gli uffici Unep di via Monticelli, provocando danni, sottraendo e distruggendo carte e documenti.
Da quanto riporta la stampa sui giornali, alcuni manifestanti sono esponenti dei centri sociali TPO e Crash, come Gianmarco De Pieri; tra l'altro, sul sito www.tpo.bo.it era ampiamente pubblicizzata la manifestazione di ieri mattina, con invito a tutti, di presenziare e "manifestare".
I fatti accaduti sono di estrema gravità, e non possono essere ulteriormente tollerati.
Tutti ciò premesso, chiede di conoscere se le Associazioni denominate "TPO" e "Crash" ricevono finanziamenti, sovvenzioni (dirette o indirette), o comunque l'uso - a qualsiasi titolo - di beni mobili e/o immobili di pertinenza pubblica, sia dal Comune sia dal Quartiere.
In caso positivo, se la Giunta non ritenga di dovere sospendere qualsiasi tipo di contribuzione e/o ausilio nei confronti di soggetti che, tra i propri metodi di espressione, contemplano anche le forme violente ed illecite."
La domanda del consigliere Marco Lisei (PdL):
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Marco Lisei in merito alle notizie comparse sulla stampa odierna relative agli scontri davanti alla Banca d’Italia, constatato che è registrata la presenza, a tale manifestazione, di centri sociali e associazioni con cui il Comune di Bologna ha in essere convenzioni ed eroga contributi, pone la seguente domanda d’attualità per conoscere:
1. se il Comune intenda revocare ogni finanziamento e/o convenzione con le realtà associative che hanno partecipato agli scontri del 12 ottobre u.s. davanti alla Banca d’Italia,
2. se il Comune ritiene che tali fenomeni sia lesivi dell’immagine del Comune di Bologna anche di fronte ai turisti presenti nella città.
3. se il Comune di Bologna intenda costituirsi parte civile nei procedimenti penali che verranno avviati."
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Il Tpo ha una sede in via Casarini 17/5 su cui vi sono due convenzioni: una scaduta il 26 gennaio 2011 e l'altra in scadenza. Siamo intenzionati a rinnovare la convenzione. Crash non ha convenzioni con il Comune perché ha deciso di avere uno stabile concessogli da un soggetto privato. Né Tpo, né Crash, hanno contributi da parte del Comune. Per quanto riguarda la valutazione su quello che è accaduto dico che ci sono già le dichiarazioni del sindaco a cui io mi rifaccio, è la valutazione di tutta la giunta e dunque anche la mia. Questa amministrazione comprende una situazione di difficoltà del mondo giovanile, condanna ogni tipo di violenza e lavora affinché una situazione di disagio si possa esprimere attraverso libere manifestazioni che non sfocino nella violenza.
Ci tengo però a dire che noi seguiamo la legge e il diritto. Il fatto che cittadini a livello individuale partecipino a manifestazioni che sfocino in scontri non significa che ci sia una colpa collettiva.
Si annunciano querele, anche la ragazza con i denti rotti ha annunciato una querela. Lei chiede che noi ci costituiamo parte civile? Stiamo attenti, ci sono querele in corso. Lo stesso Questore che ha fatto un'intervista esemplare, che ha giustamente difeso le forze dell'ordine, ma ha detto chiariremo perché si annunciano querele. Un'amministrazione pubblica non si sostituisce dunque ai giudici. Voi avete già fatto processo e sentenza, noi non facciamo così. Pensiamo di essere nel giusto dal punto di vista della nostra Costituzione, del diritto e della cultura liberale. Perciò non non ci costituiremo parte civile".
Il consigliere Facci e il consigliere Lisei si dichiarano: insoddisfatti.