QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA CINETECA COMUNALE
La prossima riunione di Giunta approverà l'atto di indirizzo per trasformare la Cineteca da Istituzione a Fondazione. Verrà poi aperta un'ampia discussione con lavoratori e sindacati, per poi presentare in commissione prima e in Consiglio comunale...
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La prossima riunione di Giunta approverà l'atto di indirizzo per trasformare la Cineteca da Istituzione a Fondazione. Verrà poi aperta un'ampia discussione con lavoratori e sindacati, per poi presentare in commissione prima e in Consiglio comunale poi la delibera di Giunta.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi all'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S) nel corso del Question time di oggi.
L'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"Premesso che: la Cineteca di Bologna è stata costituita in Istituzione con deliberazione OdG n. 308/1994;la Cineteca conserva e restaura il patrimonio cinematografico per renderlo fruibile oggi e consentirne la trasmissione futura ai sensi dell’articolo 1 del proprio regolamento ma agisce con altrettanta forza anche nella divulgazione culturale e nel sostegno alla diffusione e realizzazione del giovane cinema anche grazie alle proprie funzioni di Bologna Film Commission.
Considerato che da anni esiste l'intento di trasformare la Cineteca in Fondazione senza chiarezza, nei confronti del Consiglio Comunale e della cittadinanza, su motivi, necessità, modalità, vantaggi per il Comune di Bologna di tale profonda modifica della forma istituzionale; l'unico motivo di urgenza e indifferibilità di tale modifica – quello relativo alla società in house L'Immagine Ritrovata- è stato, come noto, azzerato dagli esiti del recente referendum; l'intervento del M5S di qualche mese fa, nel quale si chiedeva al Commissario Cancellieri di non prendere autonomamente tale decisione - estremamente rilevante dai punti di vista politico, amministrativo, di politica culturale e non solo- ha contribuito alla sospensione di un processo già avviato; è tuttora comunque evidente da articoli giornalistici e informazioni verbali il desiderio, da parte della Dirigenza dell'Istituzione, di trasformare la Cineteca in Fondazione; in tutta Europa nessuna cineteca, pubblica né semipubblica sembra occuparsi con le stesse massicce proporzioni della Cineteca bolognese di prime visioni, proiezioni, attività editoriale, attività espositiva, attività festivaliera, cene e feste all'interno della biblioteca;l'incontro avvenuto il 18 aprile 2011 fra l'amministrazione e i sindacati ha lasciato molti dubbi e grandi perplessità nei lavoratori della Cineteca.
Interpella la Giunta Comunale per : motivare al Consiglio la necessità ed i vantaggi per il Comune di questa trasformazione, specificando quali siano i limiti dell'attuale veste istituzionale e quale invece sarebbe il miglioramento garantito dal passaggio a Fondazione; presentare al Consiglio ogni documentazione utile, se esistente (p. es. business plan, dotazione organica di personale), ai fini di una decisione ponderata;indicare i previsti o prevedibili soci della Fondazione e i soggetti che avranno potere decisionale; sapere se tutti i lavoratori, a qualsiasi titolo, della Cineteca, della società L'Immagine Ritrovata, dell'Ente Mostra Cinema Libero (Ente che risulta gestore di attività della Cineteca) manterranno il proprio posto di lavoro anche dopo l'eventuale trasformazione; chiarire quale sarà il futuro per i contratti dei 39 dipendenti comunali qualora dovessero diventare contratti di Federcultura."
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Nel corso della prossima riunione di Giunta faremo il primo passaggio che ci permetterà di avviare le procedure per la trasformazione della Cineteca da Istituzione in Fondazione. Il primo passaggio è l'atto di indirizzo, non la delibera, perché siamo intenzionati a fare la più ampia consultazione possibile. Dunque, la giunta esprimerà una valutazione e un'intenzione su cui si potrà discutere, e poi avvieremo le consultazioni con i sindacati che lo richiedono da tempo per poi arrivare, se ci saranno le condizioni, alla delibera. E’ una delibera di Consiglio, quindi la giunta presenterà la sua proposta al Consiglio comunale e ci sarà anche una commissione consiliare, se necessario anche due o più, dove affronteremo assieme il tema sulla base delle concertazioni fatte.
Si parla di questa trasformazione da molti anni, ma penso che un conto siano i liberi dibattiti, altro i documenti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni e delle parti è giusto parlare con i documenti ufficiali alla mano.
Da subito però dico che noi abbiamo a cuore i lavoratori, i dipendenti comunali avranno garantito il loro posto di lavoro, cambierà solo il loro status giuridico. Se i dipendenti non vorranno entrare nella Fondazione, saranno ricollocati all’interno dell’amministrazione comunale. Saremo poi in grado di regolarizzare i contratti, diminuendo il livello di precariato in Cineteca.
Attualmente, lasciando aperta la disponibilità ad avere altri soci, la Fondazione avrà come socio il Comune di Bologna e dal punto di vista di una relazione già avviata siamo in grado di dire che c’è la disponibilità della Regione Emilia-Romagna a chiudere un accordo di programma in cui la Regione stessa garantisca fondi alla Fondazione e si renda disponibile a ragionare sull’integrazione delle Film commission del nostro territorio".
Il consigliere Massimo Bugani (M5S) si dichiara: parzialmente soddisfatto.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi all'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S) nel corso del Question time di oggi.
L'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"Premesso che: la Cineteca di Bologna è stata costituita in Istituzione con deliberazione OdG n. 308/1994;la Cineteca conserva e restaura il patrimonio cinematografico per renderlo fruibile oggi e consentirne la trasmissione futura ai sensi dell’articolo 1 del proprio regolamento ma agisce con altrettanta forza anche nella divulgazione culturale e nel sostegno alla diffusione e realizzazione del giovane cinema anche grazie alle proprie funzioni di Bologna Film Commission.
Considerato che da anni esiste l'intento di trasformare la Cineteca in Fondazione senza chiarezza, nei confronti del Consiglio Comunale e della cittadinanza, su motivi, necessità, modalità, vantaggi per il Comune di Bologna di tale profonda modifica della forma istituzionale; l'unico motivo di urgenza e indifferibilità di tale modifica – quello relativo alla società in house L'Immagine Ritrovata- è stato, come noto, azzerato dagli esiti del recente referendum; l'intervento del M5S di qualche mese fa, nel quale si chiedeva al Commissario Cancellieri di non prendere autonomamente tale decisione - estremamente rilevante dai punti di vista politico, amministrativo, di politica culturale e non solo- ha contribuito alla sospensione di un processo già avviato; è tuttora comunque evidente da articoli giornalistici e informazioni verbali il desiderio, da parte della Dirigenza dell'Istituzione, di trasformare la Cineteca in Fondazione; in tutta Europa nessuna cineteca, pubblica né semipubblica sembra occuparsi con le stesse massicce proporzioni della Cineteca bolognese di prime visioni, proiezioni, attività editoriale, attività espositiva, attività festivaliera, cene e feste all'interno della biblioteca;l'incontro avvenuto il 18 aprile 2011 fra l'amministrazione e i sindacati ha lasciato molti dubbi e grandi perplessità nei lavoratori della Cineteca.
Interpella la Giunta Comunale per : motivare al Consiglio la necessità ed i vantaggi per il Comune di questa trasformazione, specificando quali siano i limiti dell'attuale veste istituzionale e quale invece sarebbe il miglioramento garantito dal passaggio a Fondazione; presentare al Consiglio ogni documentazione utile, se esistente (p. es. business plan, dotazione organica di personale), ai fini di una decisione ponderata;indicare i previsti o prevedibili soci della Fondazione e i soggetti che avranno potere decisionale; sapere se tutti i lavoratori, a qualsiasi titolo, della Cineteca, della società L'Immagine Ritrovata, dell'Ente Mostra Cinema Libero (Ente che risulta gestore di attività della Cineteca) manterranno il proprio posto di lavoro anche dopo l'eventuale trasformazione; chiarire quale sarà il futuro per i contratti dei 39 dipendenti comunali qualora dovessero diventare contratti di Federcultura."
La risposta dell'assessore alla Cultura Alberto Ronchi:
"Nel corso della prossima riunione di Giunta faremo il primo passaggio che ci permetterà di avviare le procedure per la trasformazione della Cineteca da Istituzione in Fondazione. Il primo passaggio è l'atto di indirizzo, non la delibera, perché siamo intenzionati a fare la più ampia consultazione possibile. Dunque, la giunta esprimerà una valutazione e un'intenzione su cui si potrà discutere, e poi avvieremo le consultazioni con i sindacati che lo richiedono da tempo per poi arrivare, se ci saranno le condizioni, alla delibera. E’ una delibera di Consiglio, quindi la giunta presenterà la sua proposta al Consiglio comunale e ci sarà anche una commissione consiliare, se necessario anche due o più, dove affronteremo assieme il tema sulla base delle concertazioni fatte.
Si parla di questa trasformazione da molti anni, ma penso che un conto siano i liberi dibattiti, altro i documenti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni e delle parti è giusto parlare con i documenti ufficiali alla mano.
Da subito però dico che noi abbiamo a cuore i lavoratori, i dipendenti comunali avranno garantito il loro posto di lavoro, cambierà solo il loro status giuridico. Se i dipendenti non vorranno entrare nella Fondazione, saranno ricollocati all’interno dell’amministrazione comunale. Saremo poi in grado di regolarizzare i contratti, diminuendo il livello di precariato in Cineteca.
Attualmente, lasciando aperta la disponibilità ad avere altri soci, la Fondazione avrà come socio il Comune di Bologna e dal punto di vista di una relazione già avviata siamo in grado di dire che c’è la disponibilità della Regione Emilia-Romagna a chiudere un accordo di programma in cui la Regione stessa garantisca fondi alla Fondazione e si renda disponibile a ragionare sull’integrazione delle Film commission del nostro territorio".
Il consigliere Massimo Bugani (M5S) si dichiara: parzialmente soddisfatto.