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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL RECUPERO DI PARTE DEL PATRIMONIO ABITATIVO PUBBLICO PER DESTINARLO A LUOGO PER L'ESPIAZIONE DELLE PENE


Il patrimonio immobiliare ERP è vincolato nella sua destinazione all'assegnazione per graduatoria. Il patrimonio non ERP, liberamente impiegabile dal Comune, consiste in sole 562 unità in gran parte occupate da assegnazioni stabili con contratti E...

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Il patrimonio immobiliare ERP è vincolato nella sua destinazione all'assegnazione per graduatoria. Il patrimonio non ERP, liberamente impiegabile dal Comune, consiste in sole 562 unità in gran parte occupate da assegnazioni stabili con contratti ERP. Tra esse rientrano anche 7 alloggi assegnati all'associazione AVOC, proprio per favorire l'uscita dal carcere di persone che potevano usufruire di misure alternative, e a breve sarà pubblicato un ulteriore bando in questo senso. Grazie ai recenti sforzi di ripristino, il patrimonio abitativo pubblico non utilizzabile è ridotto a strutture residuali.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alle Politiche Abitative, Riccardo Malagoli, all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL) sul recupero di parte del patrimonio abitativo pubblico per destinarlo a luogo per l'espiazione delle pene.

L'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL):

"Con riferimento alla situazione di sovraffollamento della Casa Circondariale ed alle disposizioni del decreto "svuota carceri", chiede di conoscere il giudizio del Sindaco in merito alla proposta di coinvolgere associazioni e/o privati nel recupero di parte del patrimonio abitativo pubblico attualmente non utilizzabile per destinarlo, successivamente, a luoghi per l'espiazione delle pene."

La risposta dell'assessore ai Rapporti con i Quartieri Riccardo Malagoli:

"Il patrimonio abitativo pubblico di proprietà del Comune di Bologna è vincolato nella sua destinazione, in relazione all’origine patrimoniale del medesimo. Tutto il patrimonio acquistato, realizzato o riqualificato con fondi pubblici destinati all’edilizia residenziale pubblica (ERP) è regolato e vincolato nel suo utilizzo alle previsioni della legge regionale 24/2001. Pertanto è da destinare all’accesso secondo la disciplina normativa prevista di nuclei in possesso dei requisiti previsti dalla Regione (accesso da graduatoria).
Il patrimonio abitativo diverso da quello sopraindicato (NON ERP) può essere invece liberamente impiegato secondo le esigenze individuate dal Comune.
Il Settore Casa e il Settore Patrimonio hanno compiuto un complesso lavoro di analisi della qualificazione di tutto il patrimonio abitativo concluso nel 2008 e aggiornato da ultimo con determinazione dirigenziale 176632/2011. Il patrimonio abitativo non erp ammonta a 562 unità a fronte delle 11.829 di ERP; la maggioranza degli alloggi non erp è occupata da assegnazioni stabili con contratti di edilizia residenziale pubblica e pertanto le possibilità per il Comune di destinare diversamente dalla disciplina regionale il patrimonio abitativo sono molto limitate.

Comunque si è già proceduto all’assegnazione di alloggi ad associazioni ed enti con la finalità di accompagnamento di persone o nuclei all’autonomia abitativa. Tra questi il Settore Casa e l’Istituzione per l’inclusione sociale hanno complessivamente assegnato 7 alloggi all’associazione AVOC proprio per favorire l’uscita dal carcere di persone che potevano usufruire di misure alternative. E’ evidente che tali azioni possono essere svolte solo con il coinvolgimento di associazioni che mettano in campo azioni di accompagnamento significative. A breve sarà pubblicato un ulteriore bando, inteso ad intercettare ulteriori disponibilità di soggetti associativi che intendano avvalersi di risorse abitative pubbliche per mettere in campo azioni anche in questo ambito.

Per quanto attiene al patrimonio abitativo attualmente non utilizzabile si rileva che nel corso del 2010 sono state trovate le risorse, anche grazie ad un finanziamento regionale, per ripristinare tutti gli alloggi vuoti che potevano essere assegnati, ma che, per mancanza di finanziamento erano fermi da qualche tempo. L'adeguamento dei canoni, definito a far data dal gennaio 2011, fa si che tutti gli alloggi che si liberano (40 alloggi medi mensili) abbiano le risorse per essere ripristinati; per questo il patrimonio abitativo pubblico attualmente non utilizzabile è ridotto a strutture del tutto residuali su cui si stanno facendo valutazioni di destinazione. La prossima settimana, in risposta a ulteriore interpellanza del consigliere, darò i numeri del patrimonio immobiliare residuo."

Il consigliere Lorenzo Tomassini si dichiara insoddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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