QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL DEGRADO ALL'INTERNO DI UNA STRUTTURA COMUNALE IN VIA DELL'INDUSTRIA N. 2
La soluzione di problemi come quelli della struttura di via dell'Industria 2 faranno parte dell'impegno della Giunta per cercare di migliorare il livello di smaltimento dei rifiuti, di pulizia, di ordine e qualità della città. Il caso va affrontat...
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La soluzione di problemi come quelli della struttura di via dell'Industria 2 faranno parte dell'impegno della Giunta per cercare di migliorare il livello di smaltimento dei rifiuti, di pulizia, di ordine e qualità della città. Il caso va affrontato il più rapidamente possibile. La ringrazio di averlo segnalato, ne eravamo a conoscenza. Così, la vicesindaco Silvia Giannini, nella seduta odierna di Question time , risponde all'interpellanza del consigliere Daniele Carella (Pdl) in merito al degrado nella struttura comunale di via dell'Industria 2.
L'interpellanza del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"Il sottoscritto consigliere comunale Daniele Carella: interpella l'amministrazione per sapere se:
1) E' a conoscenza della situazione illustrata dalle foto che si allegano e che la situazione stessa è all'interno di una struttura comunale, situata in via dell'industria 2?
2) E' a conoscenza della presenza di grossi ratti e altri animali che circolano liberamente nel sito?
3) E' a conoscenza del fatto che la struttura in questione è quotidianamente 'sotto gli occhi' della Polizia municipale?
4) E' a conoscenza del fatto che, sono tantissimi i cittadini (chiunque passi in quella strada) bolognesi che la osservano quotidianamente?
5) L'attuale situazione potrebbe avere anche dei risvolti problematici, in merito a fenomeni di inquinamento e/o di carattere sanitario?
6) Come pensa che questa situazione possa essere compatibile rispetto a quanto, sul tema delle discariche "abusive" e del decoro del territorio, viene affermato dalla pubblica amministrazione?
7) Come pensa possa essere credibile l'Amministrazione, nel perseguire tutti i mal comportamenti dei privati su questo tema, se essa stessa per prima "presenta" una situazione quale quella illustrata?
8) Come è possibile si sia arrivati a comporre una situazione quale quella attuale e chi ne è il responsabile?
9) Se lo si intende, cosa si intende fare per rimediarvi e in quali tempi?
10) Quali e quante crede possano essere le situazioni similari (pubbliche e/o private) sul territorio cittadino e cosa si intende fare nel merito?".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini.
"E' chiaro che situazioni di questo genere devono essere affrontate con decisione e anche la soluzione di problemi come questi farà parte dell'impegno della Giunta per cercare di migliorare il livello di smaltimento dei rifiuti, di pulizia, di ordine e qualità della città. Sicuramente questo è un caso che va affrontato il più rapidamente possibile. La ringrazio di averlo segnalato, ne eravamo a conoscenza.
Si tratta di materiale che in parte proviene da sgomberi o fuori oso per obsolescenza, in realtà è un' area territoriale in parte del Comune e il parte di Hera. Il materiale è li perché Hera lo smista in varie componenti, cartoni, ferro, plastica, ecc.. ed Hera utilizza parte degli spazi per il deposito di propri cassonetti nuovi che poi provvede ad inoltro in discarica.
Poiché il cancello di accesso si apre in automatico e si chiude automaticamente alle 17.15 per gli uffici di rilascio copie al cittadino, la mancanza di presidio dell'apertura comporta che a volte anche privati scarichino illegalmente il loro materiale. Stiamo facendo verifiche per individuare tutte le misure atte per impedire l'accesso indiscriminato dell'area con l'installazione di telecamere, e anche stiamo effettuando trattative con Hera per razionalizzare e velocizzare il lavoro che Hera deve svolgere per diversificare i rifiuti e poi smaltirli in modo differenziato.
Preciso che il materiale accatastato, che appunto consiste per lo più in arredi da ufficio, giochi da giardino e materiale simile, è materiale tutto non pericoloso, non contamina il suolo né dà luogo a odori o altro, ma è un problema che comunque sia, come ho detto prima, va affrontato nel più breve tempo possibile.
Allo stato attuale sono stati censiti diversi depositi, prevalentemente su suolo privato dove si verificano accumuli di rifiuti. In tali aree è stato rilevato un abbandono di rifiuti che a volte sono pochi e a volte di più, in tutti i casi si tratta di aree dove non è presente amianto,perché per l'amianto la normativa vigente consente un intervento in via ordinatoria volto alla rimozione coattiva, mentre per quanto riguarda gli abbandoni di altri tipi di rifiuti questi sono normati dal decreto legislativo 152 del 2006 che prevede il potere di ordinanza solo nei confronti di chi ha effettuato l'abbandono e al proprietario del terreno sol per dolo o colpa, come confermato anche dalla giurisprudenza consolidata di recente. Qualora non sussistano queste condizioni si procede con comunicazioni alla proprietà per pervenire alla rimozione del deposito.
Quindi ci sono anche tutte queste situazioni su cui è più difficile intervenire perché sono aree private dove, a meno che non ci sia amianto, che per fortuna non c'è, o quando c'è viene segnalato e rimosso in maniera fattiva immediatamente, si procede nella maniera che ho detto. Sicuramente questi casi vanno sorvegliati attentamente e risolti; il problema non è soltanto quello di migliorare la qualità del centro urbano, ma di tutta la città.
E' in corso anche in questo caso una sperimentazione con un sistema di videosorveglianza collegato alla Polizia municipale, utilizzabile in aree di particolare criticità per andare a individuare chi sono i responsabili di questi abbandoni illeciti di questi rifiuti.
Sempre con riferimento alla zona preciso anche che per fortuna sembra che la presenza di animali infestanti sia molto scarsa e nel tempo si sia eliminata. Ci sono stati alcuni avvistamenti, sono attualmente presenti 11 esche rodenticide, da ottobre sono 13 e sono poste lungo tutto il perimetro di questo magazzino. La presenza di animali infestanti risulta molto ridotta per tutto il 2011, ho anche un grafico da cui si vede che sostanzialmente non c'è più stato consumo di queste esche negli ultimi 5-6 mesi. Da questo punto di vista la situazione ci sembra sotto controllo, resta però il fatto che va evidentemente affrontato il problema che lei solleva e ci impegneremo a farlo nel modo più rapido possibile in questa zona come in altre zone della città".
Il consigliere Daniele Carella si dichiara non soddisfatto.
L'interpellanza del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"Il sottoscritto consigliere comunale Daniele Carella: interpella l'amministrazione per sapere se:
1) E' a conoscenza della situazione illustrata dalle foto che si allegano e che la situazione stessa è all'interno di una struttura comunale, situata in via dell'industria 2?
2) E' a conoscenza della presenza di grossi ratti e altri animali che circolano liberamente nel sito?
3) E' a conoscenza del fatto che la struttura in questione è quotidianamente 'sotto gli occhi' della Polizia municipale?
4) E' a conoscenza del fatto che, sono tantissimi i cittadini (chiunque passi in quella strada) bolognesi che la osservano quotidianamente?
5) L'attuale situazione potrebbe avere anche dei risvolti problematici, in merito a fenomeni di inquinamento e/o di carattere sanitario?
6) Come pensa che questa situazione possa essere compatibile rispetto a quanto, sul tema delle discariche "abusive" e del decoro del territorio, viene affermato dalla pubblica amministrazione?
7) Come pensa possa essere credibile l'Amministrazione, nel perseguire tutti i mal comportamenti dei privati su questo tema, se essa stessa per prima "presenta" una situazione quale quella illustrata?
8) Come è possibile si sia arrivati a comporre una situazione quale quella attuale e chi ne è il responsabile?
9) Se lo si intende, cosa si intende fare per rimediarvi e in quali tempi?
10) Quali e quante crede possano essere le situazioni similari (pubbliche e/o private) sul territorio cittadino e cosa si intende fare nel merito?".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini.
"E' chiaro che situazioni di questo genere devono essere affrontate con decisione e anche la soluzione di problemi come questi farà parte dell'impegno della Giunta per cercare di migliorare il livello di smaltimento dei rifiuti, di pulizia, di ordine e qualità della città. Sicuramente questo è un caso che va affrontato il più rapidamente possibile. La ringrazio di averlo segnalato, ne eravamo a conoscenza.
Si tratta di materiale che in parte proviene da sgomberi o fuori oso per obsolescenza, in realtà è un' area territoriale in parte del Comune e il parte di Hera. Il materiale è li perché Hera lo smista in varie componenti, cartoni, ferro, plastica, ecc.. ed Hera utilizza parte degli spazi per il deposito di propri cassonetti nuovi che poi provvede ad inoltro in discarica.
Poiché il cancello di accesso si apre in automatico e si chiude automaticamente alle 17.15 per gli uffici di rilascio copie al cittadino, la mancanza di presidio dell'apertura comporta che a volte anche privati scarichino illegalmente il loro materiale. Stiamo facendo verifiche per individuare tutte le misure atte per impedire l'accesso indiscriminato dell'area con l'installazione di telecamere, e anche stiamo effettuando trattative con Hera per razionalizzare e velocizzare il lavoro che Hera deve svolgere per diversificare i rifiuti e poi smaltirli in modo differenziato.
Preciso che il materiale accatastato, che appunto consiste per lo più in arredi da ufficio, giochi da giardino e materiale simile, è materiale tutto non pericoloso, non contamina il suolo né dà luogo a odori o altro, ma è un problema che comunque sia, come ho detto prima, va affrontato nel più breve tempo possibile.
Allo stato attuale sono stati censiti diversi depositi, prevalentemente su suolo privato dove si verificano accumuli di rifiuti. In tali aree è stato rilevato un abbandono di rifiuti che a volte sono pochi e a volte di più, in tutti i casi si tratta di aree dove non è presente amianto,perché per l'amianto la normativa vigente consente un intervento in via ordinatoria volto alla rimozione coattiva, mentre per quanto riguarda gli abbandoni di altri tipi di rifiuti questi sono normati dal decreto legislativo 152 del 2006 che prevede il potere di ordinanza solo nei confronti di chi ha effettuato l'abbandono e al proprietario del terreno sol per dolo o colpa, come confermato anche dalla giurisprudenza consolidata di recente. Qualora non sussistano queste condizioni si procede con comunicazioni alla proprietà per pervenire alla rimozione del deposito.
Quindi ci sono anche tutte queste situazioni su cui è più difficile intervenire perché sono aree private dove, a meno che non ci sia amianto, che per fortuna non c'è, o quando c'è viene segnalato e rimosso in maniera fattiva immediatamente, si procede nella maniera che ho detto. Sicuramente questi casi vanno sorvegliati attentamente e risolti; il problema non è soltanto quello di migliorare la qualità del centro urbano, ma di tutta la città.
E' in corso anche in questo caso una sperimentazione con un sistema di videosorveglianza collegato alla Polizia municipale, utilizzabile in aree di particolare criticità per andare a individuare chi sono i responsabili di questi abbandoni illeciti di questi rifiuti.
Sempre con riferimento alla zona preciso anche che per fortuna sembra che la presenza di animali infestanti sia molto scarsa e nel tempo si sia eliminata. Ci sono stati alcuni avvistamenti, sono attualmente presenti 11 esche rodenticide, da ottobre sono 13 e sono poste lungo tutto il perimetro di questo magazzino. La presenza di animali infestanti risulta molto ridotta per tutto il 2011, ho anche un grafico da cui si vede che sostanzialmente non c'è più stato consumo di queste esche negli ultimi 5-6 mesi. Da questo punto di vista la situazione ci sembra sotto controllo, resta però il fatto che va evidentemente affrontato il problema che lei solleva e ci impegneremo a farlo nel modo più rapido possibile in questa zona come in altre zone della città".
Il consigliere Daniele Carella si dichiara non soddisfatto.