Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI RAPPORTI FRA ATC E IL COMUNE DI BOLOGNA


L’Ufficio legale del Comune di Bologna sta predisponendo l’atto di costituzione in mora di Atc per l’importo di 17,7 milioni di euro. Atto adottato in via cautelativa e prudenziale senza che questo comporti ulteriori valutazioni an...

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L’Ufficio legale del Comune di Bologna sta predisponendo l’atto di costituzione in mora di Atc per l’importo di 17,7 milioni di euro. Atto adottato in via cautelativa e prudenziale senza che questo comporti ulteriori valutazioni ancora in corso da parte di Comune ed Atc. Questa, in sintesi, la risposta che l’assessore alla Mobilità e al Traffico Andrea Colombo dà ai consiglieri comunali Marco Lisei (Pdl), Daniele Carella (Pdl) e Manes Bernardini (Lega Nord) nel corso del Question time di questa mattina.

La domanda del consigliere Marco Lisei (Pdl):

“Alla luce delle agenzie di stampa relative alle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza che avrebbe riscontrato “un danno erariale da 17,7 milioni di euro provocato alle casse del Comune di Bologna dalla convenzione esistente con l'Atc in 13 anni, dal 1997 al 2009” si chiede di conoscere se il Comune di Bologna ha esercitato il doveroso controllo in tema di affidamento a terzi ti tale servizio e quali azioni intende porre in essere per il recupero di somme illegittimamente trattenute da ATC”.

La domanda del consigliere Daniele Carella (Pdl):

“In merito a quanto accertato dalla Guardia di Finanza sul mancato puntuale versamento di quanto dovuto da ATC al Comune di Bologna a seguito dei ricavi inerenti inerenti alla gestione della sosta e degli accessi alla ZTL, ergo del mancato introito subito dal Comune di Bologna si chiede cosa intenda fare l'Amministrazione, in quali tempi ed in quali sedi, a propria tutela e a tutela dei cittadini bolognesi”.

La domanda del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):

“Premesso che la stampa locale riporta una serie di articoli in merito al mancato introito di 17milioni e 704mila euro sul bilancio del Comune di Bologna per parcheggi strisce blu veicoli rimossi e rilascio di contrassegni ZTL, che tali introiti sono stati utilizzati da ATC per altri scopi violando i vincoli di destinazione previsti per legge; che il Comune si è limitato a fissare il canone fissato da ATC senza più eseguire controlli sul concessionario; che l’amministrazione Cofferati ha deriso le richieste dei consiglieri di opposizione di chiarimento in merito all’operato di ATC.
Chiede che cosa l’amministrazione si proponga di “valutare” (come indicato nel comunicato di ATC-Comune di Bologna) di fronte ad atti di indagine conclusi di cui si palesa un danno erariale per il comune di gravissima entità visto che si parla di quasi 18 milioni di euro; come preveda di rientrare in possesso dei soldi pubblici; se corrisponde a verità che ATC ha stanziato 800mila euro quale fondo per le indagini della guardia di finanza ma imputato al costo del conto economico per la gestione sosta; se i revisori dei conti abbiano mai accertato nel bilancio allargato del Comune di Bologna un ammanco negli introiti dovuto dall’ATC al Comune per la gestione della convenzione; di conoscere i responsabili del controllo della convenzione con ATC; come si intenda operare nell’accertamento di eventuali responsabilità verso la dirigenza di ATC e come si intenda operare nell’accertamento di eventuali responsabilità della dirigenza del Comune per omesso controllo; il motivo per cui danneggiato e danneggiante abbiano stilato un comunicato congiunto, su chi si intenda scaricare il costo di questo danno erariale provocato dall’ammanco del bilancio comunale".

La risposta dell’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Andrea Colombo:

“La Procura regionale della Corte dei Conti ha trasmesso ieri al sindaco gli atti. Si tratta di 160 pagine costituite dalla relazione della Guardia di Finanza e dalla lettera del Procuratore vicario dott. Novelli; ci sono poi una quantità ancora non determinata di allegati che non sono stati inviati per la loro estrema voluminosità. Si tratta dunque di una documentazione rilevante dal punto di vista quantitativo che ha alle spalle anni di indagini, la delicatezza del tema non può che imporre un attento approfondimento di tutto il materiale. Certo, anche quelle 160 pagine ci permetteranno di fare valutazioni, ma ad oggi non siamo in grado di assumere una posizione di carattere definitiva sulla vicenda.
Quello che possiamo garantire è che fin da ieri è partito un lavoro di approfondimento tecnico da parte degli uffici Mobilità, Partecipazioni societarie, Ragioneria e Ufficio legale del Comune di Bologna. In ogni caso un primo momento rilevante per fare il punto della situazione, senza sottrarsi alla sede consiliare che richiede trasparenza e pubblicità e che la Giunta vuole garantire, sarà la seduta congiunta delle Commissioni consiliari (Bilancio, Mobilità e probabilmente anche Affari istituzionali) che sarà convocata per il pomeriggio del 1° agosto.
Cosa il Comune intende fare? L’Amministrazione prende atto della richiesta con cui si conclude la trasmissione degli atti da parte del vice Procuratore dott. Novelli (specificando che l’istruttoria è ancora in corso) di costituire in mora Atc per l’importo di 17,7 milioni di euro; l’Ufficio legale sta già oggi predisponendo l’atto di costituzione in mora di Atc per quel debito presunto. Specifico che si tratta di un atto nel contempo di rispetto istituzionale nei confronti di quanto richiesto dalla Procura regionale della Corte dei Conti e un atto adottato in via cautelativa e prudenziale senza che questo comporti ulteriori valutazioni ancora in corso da parte di Comune ed Atc.
Sulle responsabilità è ovvio che alla luce di quanto detto è del tutto prematuro parlare di singole persone. La stessa relazione della Guardia di Finanza, allo stato, non individua alcuna persona singolarmente e specificamente imputata dal punto di vista contabile dei fatti sottoposti ad indagine. Inviterei perciò la politica della nostra città ad essere rispettosa degli accertamenti ancora in corso, che si limitano a mettere in sicuro quella cifra in attesa che il procedimento sia amministrativo che giurisdizionale possa avere luogo e concludersi.
A livello politico stigmatizzo alcune espressioni, a mio parere gravi, che ho sentito e letto in queste ultime ore come “nascondere fondi”, “spalleggiare”, “connivenze” e “complicità”, che hanno un preciso significato dal punto di vista penale e che andrebbero utilizzate con la dovuta cautela. Si tratta di una gestione di 13, 14 anni che ha attraversato una pluralità di amministrazioni di vario colore politico. E soprattutto quelle espressioni che citavo stupiscono perché provengono da quel centro destra pronto a gridare allo scandalo di fronte alla richiesta di arresti emessi dalla Procura della Repubblica e qui è pronto a scegliere un capro espiatorio quando nemmeno la magistratura ha ancora individuato le responsabilità".

I consiglieri comunali Marco Lisei, Daniele Carella e Manes Bernardini si sono dichiarati non soddisfatti.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:23
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