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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI PROVVEDIMENTI CHE SI INTENDONO ADOTTARE PER LA SALVAGUARDIA DEL NOSTRO PATRIMONIO


La messa in sicurezza degli edifici di proprietà privata, o di proprietà pubblica ma non afferenti al patrimonio comunale, sono a carico della proprietà: il Comune provvede all'adozione di quei provvedimenti amministrativi emergenziali per porre ...

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La messa in sicurezza degli edifici di proprietà privata, o di proprietà pubblica ma non afferenti al patrimonio comunale, sono a carico della proprietà: il Comune provvede all'adozione di quei provvedimenti amministrativi emergenziali per porre a carico dei proprietari le prescrizioni della loro messa in sicurezza. L'attenzione rispetto alla manutenzione della città e degli edifici pubblici ha una particolare priorità, anche di finanziamento, da parte della Giunta comunale che infatti sta redigendo e che nei prossimi giorni approverà il Piano triennale degli investimenti 2012/2014.

La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):

"Premesso che è apparso un articolo sul Corriere di Bologna del 12.10.2011 che riferisce del crollo di un soffitto del portico di Via Mascarella; tale circostanza segue ai fatti recentissimi di Staveco e Via Mazzini; i Portici, simbolo della nostra città, sono oggi in uno stato di assoluto abbandono e degrado; tali avvenimenti costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei cittadini e per l'immagine stessa della città; chiede alla Giunta quali provvedimenti concreti intenda adottare per la salvaguardia del nostro patrimonio; quali interventi sono stati programmati per la sicurezza e l'incolumità dei cittadini; se sono note altre situazioni di pericolo che richiedono interventi di manutenzione e di messa in sicurezza; di rendere edotto il Consiglio Comunale sulla modalità della scelta delle imprese utilizzate per gli interventi di ripristino e manutenzione; di conoscere le spese sostenute per il ripristino emergenziale in seguito ai crolli; di rendere partecipe il Consiglio Comunale circa la pianificazione urbanistica e gli interventi programmati, se esistenti, e la loro eventuale incidenza sul bilancio comunale."

La risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Luca Rizzo Nervo:

"I provvedimenti adottati per il nostro patrimonio, nel senso lato della città, sono di due tipi diversi a seconda della proprietà degli immobili stessi. Se si tratta di bene privato (oppure pubblico ma non afferente al patrimonio comunale, come nell'ultimo caso della Staveco la cui proprietà è del Demanio dello Stato) il Settore Lavovi pubblici provvede all'adozione di quei provvedimenti amministrativi emergenziali per porre a carico dei proprietari le prescrizioni della messa in sicurezza degli edifici. I provvedimenti citati impongono il ripristino delle condizioni di sicurezza della pubblica e privata incolumità, ma non costituiscono titolo edilizio per l'esecuzione di lavori di ristrutturazione o altro. Se il bene invece è di proprietà comunale la salvaguardia, la manutenzione ordinaria e straordinaria rientrano nelle priorità dei Settori, in particolare del Settore Lavori Pubblici, che partecipano alla redazione del piano triennale degli investimenti. L'occasione è buona anche per dire che anche nel Piano triennale degli investimenti, 2012/2014, che stiamo redigendo e che nei prossimi giorni approveremo, l'attenzione rispetto alla manutenzione della città e degli edifici pubblici ha una particolare priorità anche di finanziamento.

Per quanto riguarda le recenti vicende di via Mascarella e viale Panzacchi, sono stati adottati due provvedimenti, di cui al punto precedente, posti in carico rispettivamente ai proprietari Sigg.ri Terzi e al Direttore dell'Agenzia del Demanio, nel caso di viale Panzacchi. Il Settore Lavori Pubblici presidia sugli adempimenti prescritti sino all'avvenuto ripristino delle condizioni di sicurezza, che ripeto sono a carico del proprietàrio privato. Ove il soccombente rivelasse inerzie nell'attuazione delle prescrizioni, l'Ufficio ricorre all'Autorità Giudiziaria, ci tengo anche a sottolineare come nei casi succitati, proprio per la delicatezza e la preoccupazione che questi casi hanno sollevato, l'Autorità giudiziaria, la Procura, è sempre stata puntualmente informata delle procedure da noi adottate.

Nell'anno in corso sono pervenute 113 segnalazioni di sinistri legati alla collabenza degli edifici. Le segnalazioni sono della natura più diversa e l'ufficio apre per ognuna di esse una istruttoria, come detto sopra, presidiando il ripristino della sicurezza.

Il Comune, per quanto riguarda la domanda sugli interventi di ripristino, non esegue direttamente interventi di ripristino e manutenzione nel caso dei sinistri di cui sopra, e quindi i procedimenti di scelta dei professionisti incaricati delle verifiche e delle imprese incaricate dei lavori di messa in sicurezza sono di stretta competenza delle parti soccombenti alle ordinanze; sono i privati che devono fornire, comunicandolo al Comune i nomi delle dittte che intervengono per la messa in sicurezza immediata e per il ripristino degli edifici. Ovviamente sta al Comune verificare ulteriormente che venga fatto e che venga fatto nei termini giusti. per quanto riguarda la domanda sulle spese va di conseguenza a questa: Il Settore Lavori pubblici, non eseguendo ripristini, non si accolla le spese per lavori, ciò anche con riferimento a quelle lavorazioni emergenziali di circoscrizione e messa in sicurezza delle aree ottenibili mediante transennatura. Questi ultimi oneri ancorchè anticipati dal Comune nell'ambito del contratto di manutenzione strade, sono puntualmente riscossi o iscritti a ruolo dei proprietari dei beni causa del pericolo nel momento in cui questi ultimi provvedono a sostituirsi all'operato in tal senso del Comune stesso. Sono capitati casi estremamente critici per cui lil Comune ha realizzato opere di ripristino della sicurezza per garantire l'immediatezza dell'intervento per esempio è successo sulla stabilità dei pendii in collina ma a conclusione degli stessi è stato avviato il percorso di iscrizione a ruolo dei proprietari dei fondi delle spese sostenute.

Ribadisco infine l'attenzione che il Comune mette attraverso l'attività della Polizia Municipale e dell'ufficio Lavori Pubblici, e attraverso il piano degli investimenti, per quanto riguarda gli edifici di propria proprietà, ma certamente deve fare questo anche nell'ambito delle risorse disponibili, essendo che un monitoraggio e un intervento diretto del Comune sulla edilizia piubblica e anche privata avrebbe dei costi assolutamente impensabili, oltre a essere impropria come attività. E devo dire che alle sollecitazioni, che pur vanno nella direzione che anche noi auspichiamo e sulla quale ci esercitiamo, di una sempre maggior attenzione alla manutenzione della città, dovrebbero, lo dico sommessamente, anche ottenere una valutazione un pò più precisa dei costi che queste opere manutentive comportano e delle fonti di finanziamentoi che richiedono. L'esigenza di un quadro di Bilancio che noi ci troviamo ad affrontare ci chiede di programmare i nostri interventi in tempi che sono, ovviamentre non stiamo parlando delle emergenze, di medio periodo. Dico questo perchè le risorse da dedicare al Piano degli investimenti e alla manutenzione urbana sono sempre meno e prevedono necessità che non sono riscontrabili nel Bilanco del Comune di Bologna".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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