Comunicati stampa

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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SU PIANO PEDONALITÀ E PAGAMENTO DELLA SOSTA DEI RESIDENTI NEL CENTRO STORICO


Non c'è stata nessuna proposta da parte della Giunta di sottoporre a pagamento la sosta dei residenti, le cui auto rappresentano soltanto il 33% degli accessi alla ZTL. È necessario, semmai, introdurre limitazioni più rilevanti per le altre tip...

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Non c'è stata nessuna proposta da parte della Giunta di sottoporre a pagamento la sosta dei residenti, le cui auto rappresentano soltanto il 33% degli accessi alla ZTL.È necessario, semmai, introdurre limitazioni più rilevanti per le altre tipologie di veicoli, come le moto, che sono causa del 70% degli incidenti in cui sono coinvolti pedoni nella T. Riguardo alla "rivoluzione pedonale", per la quale la città è pronta da tempo, per la prima volta questa Giunta ha un disegno netto, trasversale e integrato sotto molteplici profili, dalla mobilità alla sosta, ai parcheggi, al trasporto pubblico, alla mobilità ciclabile, alla logistica delle merci, alla riqualificazione urbana. Un piano che tra gennaio e marzo sarà sottoposto a un percorso partecipato con le associazioni di categoria, le associazioni e la cittadinanza. Come dimostrano altre esperienze, anche il commercio avrà dei benefici, perché in un centro storico a misura di persona e di pedoni anche il tessuto commerciale diventa più attrattivo.
Questo piano non è una fuga in avanti, né frutto di fanatismo ecologico: è il progetto con cui Bologna recupererà finalmente il ritardo storico, a partire dal netto esito del referendum del 1984, e tornerà una città di respiro europeo, all'avanguardia nel campo della vivibilità sostenibile e della mobilità urbana.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore Colombo alle domande d'attualità sulla sosta e l'accesso veicolare al centro storico.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Lorenzo Tomassini, con riferimento all'articolo pubblicato da Il Resto del Carlino di oggi (pagina 5 cronaca locale),
pone la seguente domanda d'attualità alla giunta per conoscere se risponda a verità quanto pubblicato, ovvero che vi sarebbe l'intenzione di far pagare ai residenti del centro storico l'accesso e la sosta anche nelle zone ora gratuite.
Laddove confermata la notizia, chiede di conoscere il motivo di tale decisione ed il gettito previsto."


La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):

Il sottoscritto Manes Bernardini consigliere comunale del gruppo Lega Nord visti gli articoli di stampa apparsi sulla stampa locale chiede: se è intenzione dell'amministrazione concretizzare l'ipotesi di rendere il centro storico accessibile solo dietro pagamento di tariffa da parte dei residenti, dei commercianti o di tutti coloro che intendono accedere dentro le mura della città; se è intenzione dell'amministrazione concretizzare l'ipotesi di introdurre una forma di pagamento per la sosta in centro storico dei residenti ed in caso di risposta affermativa si chiede di spiegare meglio quale tipo di tariffa si vuole applicare e come verrebbe applicata; se è intenzione dell'amministrazione modificare il piano sosta ed il relativo quadro tariffario valutando la possibilità di rivedere le esenzioni e le riduzioni di sosta sinora applicate."


La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"Il sottoscritto Consigliere Comunale Daniele Carella, in merito a quanto dichiarato ieri dall'Assessore Colombo e riportato dalla stampa quotidiana odierna chiede: l'ipotesi di far pagare la sosta anche ai cittadini residenti nelle zone a pagamento di residenza degli stessi,
riguarda solo le zone del Centro Storico o tutte le zone a pagamento attualmente esistenti in città ?"

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):

"La sottoscritta Lucia Borgonzoni consigliere comunale Lega Nord alla luce di quanto apparso oggi sulla stampa locale chiede se le dichiarazioni riportate dall'Assessore sull'eventuale intenzione di far pagare la sosta ai residenti nel centro storico corrispondono al vero e se da parte dell'Assessore ci sia un piano per attuare un controllo di legittimità sulle strisce blu presenti sul territorio comunale anche alla luce di quanto recita il codice della strada all'art.7 "le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata o comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico", se siano legittime le strisce blu agli incroci delle strade senza le distanze minime citate dal codice della strada se vi è una rispettata proporzione - nelle varie zone della città - tra le strisce blu, le strisce bianche e la sosta libera."

La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Per quanto riguarda la risposta alle domande d'attualità originarie, ribadisco che non c'è stata nessuna proposta da parte della Giunta di sottoporre a pagamento la sosta dei residenti, quindi non esiste nemmeno nessuna retromarcia. Ho già avuto modo ieri di smentire la fondatezza della notizia apparsa su alcuni articoli di stampa e non posso che ribadirlo anche in questa sede. Colgo tuttavia l'occasione, visto che è stato anche sollecitato questo tema, del piano della pedonalità che abbiamo presentato ieri, per aggiungere qualche riflessione, appunto, alla luce dell'attualità. Innanzitutto è un piano della pedonalità, abbiamo avuto modo di dirlo l'assessore Gabellini ed io nella conferenza stampa di ieri, ma lo trovate anche nei materiali già pubblicati sul sito del comune, è un piano che parte da una precisa analisi del quadro conoscitivo. Vi sono molti dati che potrebbero essere messi a disposizione, ne cito soltanto alcuni, ad esempio che il 70% degli incidenti che avvengono sulla T e coinvolgono di norma pedoni, sono causati dalle moto e quindi la necessità di limitare in particolare questo mezzo che risulta il più pericoloso in centro nei confronti della tutela del soggetto debole. Oppure il fatto che, ormai, nell'accesso alla ZTL le auto dei residenti rappresentino soltanto il 33% ed è quindi necessario introdurre limitazioni più rilevanti per le altre tipologie di veicoli. Ancora, il fatto che ogni giorno in ZTL, salgono o scendono nelle fermate del trasporto pubblico 200.000 persone: esiste già oggi una forte propensione all'utilizzo del trasporto pubblico, che va rafforzata e favorita. O ancora, il fatto che più della metà della popolazione abitante in centro è sottoposta a livelli di rumore superiore ai limiti di legge di 65 decibel consentiti dalla normativa vigente. Questi e molti altri dati ci hanno portato alla individuazione conseguente delle azioni da mettere in campo.
Rispetto a quanto letto, anche come prime reazioni, permettetemi di dire che ci sono due equazioni che sono state smentite dalla storia e dalla realtà: prima equazione quella per cui con meno traffico aumenterebbe il degrado. Non è cosi, è dimostrato in tutto il mondo, in Europa anche in città molto vicine a noi: ciò che fa presidio sono le persone, non le macchine. A proposito di città morta, di centro deserto, io credo che i morti siano prima di tutto quelli degli incidenti stradali che puntiamo a ridurre.
L'altra equazione smentita dalla storia, per cui più traffico uguale più commercio, viceversa, con meno traffico il commercio subirebbe dei danni. Noi siamo profondamente convinti che da questa operazione ci guadagnerà anche il commercio, perché un centro storico a misura di persona e di pedoni in cui sia piacevole venire a camminare tra le vetrine, senza smog, senza rumore, senza la sosta caotica che non ti fa apprezzare la bellezza del centro storico, anche il tessuto commerciale diventa più attrattivo.
La terza riflessione è che c'è chiaramente, per la prima volta, un disegno netto, una visione di città, sotto molteplici profili, dalla mobilità alla sosta, ai parcheggi, al trasporto pubblico, alla mobilità ciclabile, alla logistica delle merci alla riqualificazione urbana e si potrebbe andare avanti, rispetto alla trasversalità degli aspetti che questo piano mette in gioco. L'abbiamo chiamata, forse enfaticamente certo, la rivoluzione pedonale, perché crediamo che sia la prima volta che ci sono scelte nette e radicali. Sono scelte che, riteniamo, permetteranno di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e di confrontarsi a quel punto sui benefici raggiunti e sulle presunte criticità. Abbiamo già visto negli scorsi decenni, che le mezze decisioni servono solo a scontentare tutti senza cambiare in alcun modo la città. Ribadiamo che la città è oggi pronta a vivere questa rivoluzione pedonale da vivere insieme. Questo non significa che manchi la disponibilità al confronto. Siamo stati noi per primi a voler immaginare fin da gennaio, un percorso che in tempi rapidi ma che consentano di confrontarsi nel merito, dia la possibilità alla città di esprimersi su questo piano: dalle categorie, alle altre istituzioni, all'associazionismo territoriale, fino anche ai singoli cittadini tramite un percorso che entro marzo arriverà a definire la versione finale del piano. Ovviamente è una disponibilità al confronto nel merito ma con una fermezza sugli obiettivi e le scelte di fondo per cui questa amministrazione è stata scelta dai cittadini.
Aggiungo ancora che una proposta di piano fortemente integrato che per la prima volta mette in discussione l'idea che si possa pedonalizzare solo una volta che ci sarà un quadro completamente cambiato. Questa è una strategia, un alibi, per rinviare a tempo indeterminato il cambiamento di cui la nostra città ha bisogno e noi ci assumiamo la responsabilità di partire con questo piano fin dalla prossima primavera, prevedendo una sua progressiva attuazione, che prevede anche quei passaggi, da sempre ritenuti necessari come una diffusa riqualificazione urbana che renda piacevole la frequentazione del centro e anche la creazione dei parcheggi necessari utilizzando prima di tutto quelli sottoutilizzati esistenti, ma anche, dove necessario, l'abbiamo indicato chiaramente sulla base di dati analitici sulla sosta, costruendone dei nuovi.
Concludo quindi dicendo: altro che fuga in avanti, altro che fanatismo ecologico questo è il progetto con cui Bologna recupererà finalmente ritardo storico, a partire dal netto esito del referendum del 1984, e tornerà una città di respiro europeo, all'avanguardia nel campo della vivibilità sostenibile e della mobilità urbana."


I consiglieri Tomassini, Bernardini, Carella e Borgonzoni si dichiarano insoddisfatti.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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