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QUESTION TIME: CHIARIMENTI SU IRISBUS


Sulla questione Civis l'attuale Giunta è chiarissima nell'esprimere pubblicamente l'obiettivo della trattativa che si sta aprendo con Irisbus. Non c'è alcuna volontà di tenere le opposizioni e in generale le istituzioni elettive al di fuori di qu...

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Sulla questione Civis l'attuale Giunta è chiarissima nell'esprimere pubblicamente l'obiettivo della trattativa che si sta aprendo con Irisbus. Non c'è alcuna volontà di tenere le opposizioni e in generale le istituzioni elettive al di fuori di questo percorso, che è pienamente trasparente e finalizzato ad una modifica sostanziale di quel veicolo o alla sua sostituzione con altro mezzo. Entrambe le ipotesi devono condurre ad avere in sostanza un filobus in grado di circolare sulle strade bolognesi in maniera sicura e ecologica, all'interno di un progetto di sistema integrato di mobilità pubblica su ferro e su gomma a impatto ambientale zero, presentato al ministro Matteoli, che comprende la ridestinazione al Sistema Ferroviario Metropolitano dei fondi ministeriali per il metrò. Il carattere riservato della trattativa con Iribus è inerente al fine di condurla a un esito positivo rispetto agli obiettivi dichiarati.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore Colombo alla domanda d'attualità della consigliera Scarano (Lega Nord).

Domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):

"Premesso che:
abbiamo appreso, dalla stampa quotidiana, che è ancora possibile ottenere i fondi ministeriali, già stanziati sul metrò, dirottandoli sul completamento del sistema ferroviario metropolitano e sulla rete filotranviaria; a tale scopo il Governo metterà a disposizione una squadra di funzionari per valutare la fattibilità di tale operazione; nel frattempo il nostro Assessore Colombo spiega che sarà attuato il progetto, previsto e promesso in campagna elettorale, per rendere più ecologico il trasporto urbano, sostituendo i mezzi vecchi con il filobus; e, al contempo, veniamo a sapere che i mezzi per la realizzazione del civis sono già stati pagati per metà ma non possono essere messi in strada perché non sicuri né funzionali alla realizzazione del progetto;

Si chiede all'Amministrazione: se la trattativa con Irisbus per avere "mezzi sicuri" sia nel senso di avere dei mezzi che consentano di rendere ancora attuale il progetto Civis o se, invece, la trattativa con Irisbus sia nel senso di avere, in sostituzione dei mezzi già pagati e consegnati, ma dichiarati non sicuri dalla Procura della Repubblica, dei filobus che permettano di sostituire quelli vecchi delle linee 19 e 27 esistenti, con altri ecologici, così come promesso in campagna elettorale e da chi e come saranno pagati".

Risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Grazie vice presidente Scarano. La ricostruzione in merito all'incontro avuto con il ministro Matteoli è sostanzialmente corretta, ed è cristallizzata in un comunicato scritto nero su bianco, congiunto fra Ministero e istituzioni locali, che sintetizza gli esiti di quel momento di confronto. Il momento di confronto che ha portato essenzialmente a tre scelte condivise: la prima è la volontà di pervenire entro il 31 di novembre alla firma del verbale di accordo con cui si incaricherà Autostrade per l'Italia alla progettazione del passante Nord, nell'ambito della quale un tavolo tecnico di lavoro potrà approfondire tutti gli aspetti ancora riguardanti quell'opera come la cosiddetta banalizzazione dell'attuale sedime autostradale, nonché la razionalizzazione del tracciato. In secondo luogo si è condivisa la necessità da parte del Ministero di condurre attraverso gli uffici nel più breve tempo possibile un approfondimento dal punto di vista tecnico e legale sulle modalità di rimodulazione del finanziamento di 267 milioni di euro inizialmente destinati al metrò, per un progetto alternativo presentato in maniera unitaria da Regione, Provincia e Comune, volto a creare finalmente a Bologna un sistema integrato di mobilità pubblica su gomma e su ferro, tramite il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano con particolare riferimento alle 6 stazioni da realizzare e da potenziare proprio sul territorio comunale e con l'acquisto del materiale rotabile necessario a garantire quel servizio e in secondo luogo l'estensione della rete filoviaria e la sua interconnessione con le stazioni dell'SFM per avere un trasporto pubblico urbano capillare e a impatto ambientale zero.
Su questo sono appunto in corso approfondimenti che il ministero si è riservato e attendiamo notizie il più presto possibile essendo noto a tutti che entro il 31 dicembre di quest'anno quelle risorse se non ridestinate su un progetto attuale verrebbero revocate.
Il terzo argomento di cui si è discusso in quella sede è appunto il progetto Civis, su cui confermo come ho già detto, il quadro economico è quello prima ricordato, un investimento pari a 180 milioni circa, di cui 102 già contabilizzati equamente ripartiti in proporzione rispetto al contributo dovuto dallo stato, dalla Regione, da ATC e dal comune di Bologna, spesi in parte anche per il pagamento di metà della flotta dei mezzi Civis. Proprio per questo motivo, proprio perché una cifra rilevante del valore dell'appalto è già stata investita, e proprio perché sono già state realizzate fondamentali opere civili nella città, ci siamo assunti la responsabilità di prendere in mano con forza questo progetto con il dichiarato, e qui lo ribadisco, obiettivo di pervenire alla conclusione e alla piena attuazione di quel progetto, con la riapertura dei cantieri, anche per un tema di salvaguardia occupazionale, auspichiamo che possa essere il più rapida possibile e che porti alla conclusione dei lavori stradali ancora mancanti, una volta però che sia stato sciolto il nodo del mezzo, del veicolo da utilizzare su quelle infrastrutture in parte già realizzate e in parte ancora da realizzare. Su questo l'amministrazione comunale, l'attuale Giunta, è chiarissima nell'esprimere pubblicamente in questa sede del consiglio comunale e anche nei confronti dei cittadini bolognesi l'obiettivo della trattativa che si sta aprendo. Non c'è alcuna volontà di tenere le opposizioni e in generale le istituzioni elettive al di fuori di questo percorso, che è un percorso pienamente trasparente, finalizzato, lo ribadiamo per l'ennesima volta, ad una modifica sostanziale di quel veicolo o alla sua sostituzione con altro mezzo, ipotesi l'una o l'altra, che devono condurre ad avere in sostanza un filobus in grado di circolare sulle strade bolognesi in maniera sicura e ecologica all'interno proprio di quel progetto che prima richiamavo, con il quale ci siamo presentati dal ministro Matteoli, di sistema integrato di mobilità pubblica su ferro e su gomma a impatto ambientale zero. Ovviamente, come arrivare a questi obiettivi, alla modifica o alla sostituzione del mezzo, attiene allo svolgimento di una trattativa, lo confermiamo, di carattere riservato, per evidenti motivazioni, che una trattativa può avere esiti positivi proprio in virtù della sua riservatezza e quindi riteniamo sia interesse primario della città e dei bolognesi arrivare a una risoluzione positiva di questa vicenda, tramite un confronto stringente tra Comune, ATC e Irisbus. Questo è in sostanza lo stato dell'arte e non c'è dubbio che prossimamente, quando sarà maggiormente definito sarà nostra cura tenere aggiornato il Consiglio comunale. In questo momento non ci sono ulteriori novità rispetto a quello che abbiamo dichiarato nei giorni scorsi e anche stamattina."

La consigliera Scarano si dichiara insoddisfatta.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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