Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA CATHY LA TORRE (AMELIA PER BO) SULLE RICADUTE LOCALI DELLA MANOVRA FINANZIARIA


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, della consigliera Cathy La Torre (Amelia per Bo), sulle ricadute locali della manovra finanziaria.

"Care colleghe, cari colleghi, in questi giorni si appr...

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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, della consigliera Cathy La Torre (Amelia per Bo), sulle ricadute locali della manovra finanziaria.

"Care colleghe, cari colleghi, in questi giorni si appresta a diventare legge il decreto legge definito salva Italia che, ormai, possiamo dirlo, nonostante qualche modifica migliorativa approvata alla camera, stravolgerà di molto la quotidianità di noi cittadini, sia sul piano istituzionale che su quello del normale vivere, per colpa del volere di una Finanza che non ci appartiene.
Sarà una manovra che per taluni aspetti riteniamo apertamente sbilanciata e iniqua e che, ancora una volta, rischia di sfiorare appena i grandi patrimoni ma soprattutto chi le tasse non le ha mai pagate, o per evasione o per le regalie.
Non sono qui a spiegare quali saranno le singole componenti della nuova legge, perché non è mio compito, né questa la sede, ma quello che qui preme dire è che nel complesso questa manovra è nel complesso deludente, le misure strutturali nel campo della previdenza anticipano misure che noi riteniamo ancora più urgenti ovvero l'introduzione di una patrimoniale straordinaria una tantum, che possa contribuire a riequilibrare attraverso conseguenti investimenti per la crescita e per l occupazione giovanile, la grande sperequazione nella distribuzione della ricchezza e perfino del lavoro.
Ma più che sulle misure prettamente di riforma economica, vogliamo esprimere la nostra profonda delusione è sul rinvio delle riforme strutturali su alcuni dei costi della politica oggi davvero indifendibili. Nessuna spending rewiew efficace ed incisiva e misure vaghe e ambigue se non rimandate a un futuro prossimo in cui nessuno ormai ha più fiducia.
La norma cancella provincie la cui applicazione è ancora poco chiara non incide infatti in modo sostanziale, e come invece ci auspichiamo, sul contenimento della spesa pubblica, più un passaggio, se pur condiviso, simbolico, affiancato invece da un tentativo di svuotare di legittimità e di capacità operativa, attraverso la totale soppressione degli indennizzi agli eletti nelle realtà, i quartieri e le circoscrizioni, più vicine ai cittadini.
In questo caso, se la norma non verrà cambiata o meglio precisata, si andrà a tagliare i gettoni dei rappresentanti eletti presso i quartieri, eliminando anche la possibilità per chi impegna il proprio tempo a favore ed in rappresentanza della comunità di avere il giusto sostegno per fare azione politica.
Questo, è a nostro avviso un ulteriore esempio lampante di quanto iniquo e miope sia quello che il Governo vuole farci passare come riforma epocale per salvare la patria (la patria delle Banche d'affari?).
Pertanto, con riferimento a quest'ultimo aspetto da me portato alla vostra attenzione sottopongo al Consiglio un Odg che impegni la Giunta, anche attraverso l’ANCI, ad assumere posizione a tutela del nostro sistema di decentramento e di rappresentanza attiva nei Quartieri, perché se è giusto ed urgente procedere ad una razionalizzazione dei costi dell'amministrazione dello Stato e al taglio degli stipendi e degli eccessivi costi della politica, è altrettanto doveroso farlo intervenendo la dove questi sprechi effettivamente si verificano e non soltanto sul costo, peraltro molto contenuto, dell'esercizio di un attività politica dal basso e svolto con grande spirito di servizio."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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