Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA


Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta del sindaco di Bologna, Virginio Merola, sull'adesione alla campagna internazionale "Città per la Vita – Città contro la pena di morte", promossa dalla Comunità di S...

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Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta del sindaco di Bologna, Virginio Merola, sull'adesione alla campagna internazionale "Città per la Vita – Città contro la pena di morte", promossa dalla Comunità di Sant’Egidio.

"La città di Bologna ha aderito alla decima edizione della campagna internazionale Città per la Vita – Città contro la pena di morte, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, organizzazione che dalla seconda metà degli anni ‘90 è impegnata in tutto il mondo per l’abolizione della pena di morte.

Il 30 novembre quindi accendiamo simbolicamente le luci rosse del Voltone del Podestà per dare vita, insieme a circa 1.300 città in 80 diversi paesi del mondo, a una mobilitazione e a una presa di posizione comune contro l’estrema negazione dei diritti umani, la violazione del diritto alla vita. Ogni città mette a disposizione uno dei suoi monumenti più significativi e qui a Bologna, fin dal 2005, abbiamo scelto di illuminare il Voltone del Podestà, di fronte alla Cappella di Santa Maria dei Carcerati, proprio perché è lì che si eseguiva la pena di morte. Inoltre, il 29 novembre la Comunità di Sant’Egidio organizza a Bologna un incontro con David Atwood, fondatore della Coalizione texana per l’abolizione della pena di morte, durante il quale racconterà la sua esperienza di attivista nel Texas, dove avviene 1/4 delle esecuzioni di tutti gli Stati Uniti.

Città per la Vita - Città contro la pena di morte rappresenta la più grande manifestazione internazionale per promuovere una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale. Alla fine del 2010, erano circa 17.800 le persone condannate a morte nel mondo, in attesa di essere uccise dai propri governi. Questa iniziativa diventa quindi un’importante opportunità per stabilire un dialogo con le società civili e per coinvolgere gli amministratori in un percorso di abolizione della pena di morte che possa diventare una pratica costante della città che aderisce e dei suoi cittadini. Si aprono così anche occasioni di coinvolgimento di attori chiave proprio in quelle aree in cui la pena di morte è praticata, rafforzando l’iniziativa di attivisti e di organizzazioni locali grazie alla rete di supporto internazionale.

Amnesty International, nel rapporto dell’ottobre 2011, ribadisce la profonda ingiustizia e disumanità di questa pratica degradante, ricordando che “l’applicazione della pena di morte è spesso discriminatoria e applicata in maniera sproporzionata nei confronti di poveri ed emarginati. È spesso imposta ed eseguita arbitrariamente, in violazione dei divieti e delle salvaguardie internazionali. In alcuni paesi, è usata per mettere a tacere l’opposizione politica. Il braccio della morte è il luogo dove la natura crudele, disumana e degradante della pena capitale si manifesta nel modo più drammatico e i detenuti trascorrono ogni giorno convivendo con l’angoscia dell’attesa di essere uccisi.”

Stiamo parlando di governi di tutto il mondo, inclusi 4 paesi del G20 come la Cina, gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e il Giappone. Questo dato è significativo di come, nonostante si siano ottenuti progressi significativi grazie alla moratoria e all’aumento dei paesi abolizionisti de facto,la strada da percorrere sia ancora molto lunga e per nulla scontata. Per questo, abbiamo ritenuto importante partecipare a questa iniziativa e illuminare simbolicamente la città, impegnandoci insieme a tante altre città in tutto il mondo a promuovere la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali della persona".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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