Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO) SULL'INFILTRAZIONE MALAVITOSA NEGLI APPALTI


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo), sul tema dell'infiltrazione malavitosa negli appalti.

"Una settimana fa, nei giorni seguenti l’arr...

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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta nel Consiglio comunale odierno, del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo), sul tema dell'infiltrazione malavitosa negli appalti.

"Una settimana fa, nei giorni seguenti l’arresto del boss dei casalesi Michele Zagaria, gli uomini del gruppo di investigazione della finanza sulla criminalità organizzata hanno perquisito due imprese di Sant’Agata Bolognese intestate a due persone considerate prestanome di Zagaria e indagate per associazione mafiosa. Tra il materiale sequestrato, c'erano carte di appalti privati e pubblici, tra cui uno affidato dal comune di San Giovanni in Persiceto.
Il Procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, proveniente dalla direzione nazionale antimafia, ha dichiarato che dalle indagini in corso risulta certa la presenza sul territorio bolognese di esponenti di clan calabresi e che si sta indagando sui casalesi. Il settore edile e gli appalti di Bologna fanno gola e occorre tenere alta la guardia.
Ha ragione Nichi Vendola quando, numeri alla mano, può sostenere che la Lombardia è la regione più mafiosa d’Italia, ma anche l’Emilia Romagna, numeri alla mano, è tra le regioni a più alta infiltrazione mafiosa d’Italia. La nostra città e il nostro territorio non sono da meno.
Uno studio di quest'anno realizzato dalla Cattedra di Sociologia del Diritto della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, assieme alla rete No Name e alle redazioni giornalistiche di Ad Est Online e Articolo21.info, scardina la granitica certezza che “in Emilia Romagna va tutto bene” e che le mafie “sono un problema degli altri”. E’ sbagliato parlare di episodi isolati, se le infiltrazioni hanno raggiunto e raggiungono livelli altissimi. Alcuni esempi recenti se non recentissimi:
nel marzo 2010 gli agenti della mobile di Bologna hanno arrestato nella sala Bingo di Via dell’Arcoveggio il latitante Ciro Russo esponente del clan Ricciardi di Secondigliano: era a Bologna per cercare appoggi logistici;
a fine gennaio del 2011 sono stati effettuati a Bologna tre dei 27 arresti nell’ambito della maxioperazione “Decollo Ter” che ha smantellato un traffico internazionale di tonnellate di cocaina;
la mafia dell'edilizia è arrivata a livelli impensabili a Bologna: gli affari d’oro di ICLA, Proter, DORO Group, Enea, Gruppo Giampà, così come accertati dall'autorità giudiziaria sono forse l'indicatore più significativo del grado di penetrazione raggiunto dalle mafie nella nostra economia;
Doro Group, creata da Giuseppe Gagliandro, condannato per tre omicidi, occultamento di cadavere, spaccio di droga, associazione mafiosa, ha gestito dal 2004 al 2007 i servizi a terra dell'aereoporto di Bologna, appalto conferito da Marconi Handling, controllata dalla Sab;
il Gruppo Ciampà, coinvolto nella costruzione di opere pubbliche con materiale di scarto industriale, rifiuti tossici e sostanze cancerogene nel 2004 ha vinto l’appalto per la realizzazione della Casa della Conoscenza di Casalecchio, che si è successivamente riscattato organizzando in quella sede numerosissime iniziative di antimafia militante, ma il fatto rimane; lo stesso gruppo, nel 2006 ha vinto un appalto di Acer per la costruzione di 32 alloggi e autorimesse e lavori di ampliamento dei laboratori Cineca di Bologna, pur essendo sprovvista del certificato antimafia;
18 aziende sono state confiscate alla mafia qui in città: la maggior parte di queste era di Giovanni Costa, le cui aziende servivano a lavare i soldi sporchi di Cosa Nostra. La società Costa Costruzioni aveva la sua sede in Via Galliera.
E ci sarebbero decine di altri casi e situazioni inquietanti e agghiaccianti che per motivi di tempo non posso citare.
Tutto questo per dire cosa? Per dire che abbiamo il dovere di alzare la nostra soglia di attenzione e di contrasto. Il Comune di Bologna si è dotato di un Protocollo sugli Appalti che certamente sarebbe d’aiuto, se non fosse che i segretari di Cgil, Cisl e Uil sono venuti in Commissione Attività Produttive a dirci che – di fatto- quel protocollo non viene rispettato, non viene attuato. Questo, a mio avviso è molto grave e va posto rimedio.
Anche per questo annuncio la mia richiesta di una prossima udienza conoscitiva sul tema delle infiltrazioni mafiose sul territorio bolognese e vorrei sottoporre all'attenzione dell'assessore alla Legalità un ordine del giorno che inviti la giunta a organizzare, con cadenza annuale, a Palazzo Re Enzo, un grande evento che faccia il punto sulla situazione, evidenzi i successi ottenuti e le problematiche possibili, coinvolgendo esperti del settore, le parti sociali e gli amministratori. Questo perché, come ha scritto Gaetano Alessi, vincitore del Premio Fava 2011 per il giornalismo, “nel silenzio le mafie prosperano, ingrassano i propri affari, rubano territorio, escludono l'economia legale, inquinano la politica, mortificano le persone oneste. In un solo concetto: rubano futuro”

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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