Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIA SEDUTA DEL CONSIGLIERE BENEDETTO ZACCHIROLI (PD) SU PEDONALITA' E SU CONSULTA DELLA FAMIGLIA


Si trasmette il testo integrale del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd):

"Sabato scorso è stato presentato alla cittadinanza dall'Amministrazione comunale il progetto per una nuova pedonalità del centro città, “Di nuovo in centro&#8...

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Si trasmette il testo integrale del consigliere Benedetto Zacchiroli (Pd):

"Sabato scorso è stato presentato alla cittadinanza dall'Amministrazione comunale il progetto per una nuova pedonalità del centro città, “Di nuovo in centro”.
Finalmente. Bologna ha aspettato anche troppo. Il dibattito in città è già iniziato, anche se bisognerebbe parlare di crescita d'intensità, visto che di pedonalizzazioni e pedonalità si parla da tanto, forse troppo tempo.
Non mi voglio soffermare sulle tecnicalità del progetto, ma sul suo complesso. Trattandosi di una rivoluzione che si vuole attuare sul centro storico tutte le categorie che quel centro vivono verranno toccate e a tutti verrà chiesto un cambio di approccio al tema. A chi usa la macchina come a chi usa il motorino, a chi usa il mezzo pubblico, come a chi utilizza la bicicletta o i propri piedi.
Su un dato saremo d'accordo spero. La situazione presente è al limite del sopportabile. Il centro storico, così com'è è brutto. Degrado estetico, percorsi pedonali incerti, ciclabilità inesistente se non ridicola, il nostro centro storico, il più grande centro storico medioevale conservato in Europa ha un grado di piacevolezza e vivibilità pari a zero.
Il progetto che l'amministrazione ha illustrato ha il merito di prendere in considerazione più aspetti. Certo i più eclatanti fanno discutere, ma è proprio quello che si cerca. Si aprirà un periodo di discussione e approfondimento che solo con i cittadini avrà una durata di tre mesi, pari al 5% della durata complessiva del mandato, non mi sembra piccola cosa.
Non si parla solo di motori, ma anche di estetica e decoro (penso all'installazione prevista di nuovi bagni pubblici) e di una liberazione necessaria dal rumore. Scorrendo i dati ci accorgiamo del motivo per cui ormai siamo una città di urlatori e se continua così anche di sordi. Se c’è una cosa che salta non all'occhio ma alle orecchie in occasione dei T-days è il rumore contenuto dell'ambiente e la possibilità di parlare a un tono normale per strada.
L'inquinamento è un nemico difficile da combattere perché non si vede, sia nel suo dispiegarsi, sia nei danni che progressivamente produce. La scelta di affrontare il problema su scala ampia dice la scala di responsabilità dell'amministrazione nei confronti della salute dei cittadini.
Le polemiche. Sono tante, fisiologiche. L'impegno dell'amministrazione è quello dell'ascolto e della ricerca di una armonizzazione delle esigenze di tutti stante però la disponibilità di tutti a rinunciare alle proprie abitudini e a creare una nuova città più vivibile e piacevole. Diamo,e credito. Un'utopia? Io ci credo, credo nell'utopia; non a quella dove si evade, bensì a quella dove si progetta con una volontà di ferro, assieme. Presto o tardi questa forza produce il suo frutto.
C'è stato in questo fine settimana un altro tema di discussione in città che dal mio punto di vista è preoccupante. Il dibattito sulla consulta della famiglia. La consulta, tra le sue funzioni, oltre a quella di definire uno spazio cittadino per il confronto su alcune tematiche, comprende quella di poter aiutare il Consiglio comunale nello svolgimento delle sue funzioni di indirizzo e controllo dell'attività amministrativa. Pensare di uscirne perché non si ritengono alcune organizzazioni degne di sedere allo stesso tavolo non rende onore alla tradizione di chi si richiama in esplicito al cristianesimo.
“I cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo” leggiamo nella lettera a Diogneto.
A queste associazioni dico: State nel mondo! State in questo mondo che è la città di Bologna, con le sue culture e tradizioni diverse. Stateci senza preclusioni. Uscire dalla consulta è il gesto peggiore che potete fare. È sbattere la porta di fronte a chi la pensa in maniera diversa da voi ma che esiste e vive nella nostra città come e quanto voi.
La città di Bologna, in quell'organismo, ha bisogno di voi, ha bisogno della tradizione cristiana che sa mettersi in relazione anche con chi la pensa in modo diverso, sa essere aperta al dialogo, al confronto e alla reciproca mutualità. L'apporto di chi si richiama alla dottrina cristiana è fondamentale quanto quello di chi si richiama ad altri principi. Insieme, ognuno con le proprie funzioni, siamo chiamati a costruire una comunità dal volto non più impersonale e massificante, ma personale e fondata sull'amore. Non escludetevi. Non private la nostra comunità della vostra voce. Siate responsabili, state nel nostro mondo."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:21
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