151° FESTA DEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE, IL DISCORSO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA
Trasmettiamo discorso del sindaco Virginio Merola tenuto questa mattina in Cappella Farnese in occasione della 151° Festa del Corpo della Polizia municipale di Bologna.
Alleghiamo inoltre encomio del sindaco conferito questa mattina all'Assistent...
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Trasmettiamo discorso del sindaco Virginio Merola tenuto questa mattina in Cappella Farnese in occasione della 151° Festa del Corpo della Polizia municipale di Bologna.
Alleghiamo inoltre encomio del sindaco conferito questa mattina all'Assistente scelto Marco Mordini.
"Voglio fare un saluto a tutte le autorità civili e militari presenti, ai capigruppo e alla presidente del Consiglio comunale, che desta alla stima del Corpo della polizia municipale non posso che esser e orgoglioso.
L’attività svolta dalla Polizia municipale è una attività preziosa, con molti risultati, attività quotidiana che dovrebbe avere come purtropo non ha adeguata comunicazione ai nostri cittadini. Questa preziosa attività conferma una tradizione di servizio al cittadino e di fedeltà allo Statuto del Comune, a cominciare dal simbolo che contiene una parola che è più di un programma: Libértas. Per questa parola che noi abbiamo l’obbligo di aggiornare e modificare il nostro operato in ogni campo delle politiche comunali, per cercare di praticarla e applicarla e soprattutto farla vivere nei fatti, al meglio possibile.
Voi tutti, uomini e donne della Polizia municipale, insieme al sindaco e al Comandante, avete uno dei compiti più delicati ed essenziali: contribuire a garantire le condizioni di un effettivo esercizio della libertà, ovvero il rispetto delle regole di convivenza civile e delle norme di sicurezza urbana. Per farlo occorre che l’Amministrazione e l’opinione pubblica abbiano sempre più un indirizzo chiaro, che permetta alla organizzazione del Corpo ed a ognuno di voi di avere una missione ed una definizione precisa degli ambiti di intervento.
Troppe situazioni oggi nell’immaginario e nei bisogni dei cittadini trovano un parafulmine nel Corpo della Polizia municipale, con un sovraccarico di domande non di vostra stretta competenza, e l’appesantimento di duplicazioni burocratiche. Ritengo perciò che vada ribadito, con conseguenti scelte operative, una precisa funzione della Polizia municipale: quella di intervenire per prevenire e reprimere nell’ambito delle regole del vivere civile, per fare rispettare le norme che fanno di una città un organismo sano, dalla prevenzione nel campo della sicurezza stradale, uno dei nostri grandi problemi, troppo poco sentito dall’opinione pubblica, fino alle regole civiche di base come i comportamenti decorosi e rispettosi della vita privata degli altri e della comunità, aprendosi su questo rapporti nuovi con la magistratura e gli organi di Polizia giudiziaria.
Su questo passaggio occorre essere precisi e puntuali negli interventi, anche per far capire bene il senso ai cittadini. Condivido qui un ricordo personale, avevo 13 anni, attraversavo delle strisce pedonali con il segnale rosso, e io ricordo quel vigile che mi ha fatto una multa di 500 lire, lo ricordo bene, oggi lo ricordo volentieri, con apprezzamento, mi ha fatto molto bene, è bastato quel segno, quell’unica multa.
L’ordine pubblico e la sicurezza pubblica sono e devono restare un compito delle Forze di polizia, alle quali voglio esprimere il mio e il nostro ringraziamento per quanto fanno in città, ben al di là dei mezzi che hanno a disposizione. C’è chi alimenta confusione e chiede al Comune compiti propri delle Forze di polizia o viceversa chiede alle Forze di polizia di sostituirsi alla Polizia municipale. La verità, e c’è bisogno credetemi per Bologna e per il nostro Paese del coraggio della verità, è che le risorse per le Forze di polizia e per la Polizia municipale sono sempre meno, a fronte di domande e bisogno crescenti.
Due sono perciò le questioni da affrontare con determinazione, e per quanto ci riguarda, insieme. Chiedere maggiori risorse per le Forze di polizia, e questo spetta alla giunta, al Consiglio comunale e alle istituzioni, di mezzi e di uomini per chiarire con i fatti responsabilità e togliere terreno alla demagogia. Avviare la riorganizzazione del nostro Corpo per affrontare meglio gli anni difficili che avremo davanti. Non parlo dell’ennesima grande riforma calata dall’alto, con frasi roboanti, magari con immediati risultati elettorali, ma scarsi al fine per la cittadinanza. Pare finita, per fortuna, l’epoca delle più assurde ordinanze dei sindaci che ha visto un trionfo di provvedimenti improbabili e inapplicabili nei fatti, cui sono rimaste soltanto panchine tagliate in alcune città. Si tratta invece di lavorare insieme per una migliore organizzazione, discussa tra l’Amministrazione e gli uomini e le donne della Polizia municipale, nel concreto di incontri diretti, reparto per reparto, per ascoltare, proporre e definire insieme soluzioni che siano anche un riconoscimento del merito e del lavoro di gruppo, o individuale.
Come sapete lo faremo con tutti i dipendenti del Comune, a partire da metà novembre, con l’obiettivo entro la prossima primavera di raccogliere tutto questo lavoro fatto per migliorare l’organizzazione complessiva del Comune di Bologna. A cominciare dalla riconsiderazione dell’attuale organizzazione nei quartieri che dovrà restare di prossimità, ma dovrà evolvere entro questo mandato in nuovi quartieri accorpati, di dimensioni più ampie. E il primo banco di prova di questa riorganizzazione non potrà che essere il centro storico, che deve trovare una sua dimensione unitaria di intervento, al di là dell’attuale organizzazione dei quartieri.
Il Corpo della Polizia municipale dovrà essere ringiovanito con nuove leve, e questo dovrà essere una priorità, pure in un periodo di diminuzione dell’intero personale del Comune di Bologna dovuto all’applicazione delle diverse Manovre economiche disposte dal Governo nazionale, alle quali è noto ne seguiranno inevitabilmente altre come chiede l’Unione europea.
Dunque missione precisa per la Polizia municipale: riorganizzazione, priorità per le assunzioni. Non sarà facile, saranno inevitabili sacrifici, la politica dovrà essere capace di dare l’esempio. Voi sapete che le spese di staff della Giunta e del Consiglio sono state drasticamente dirotte, lo staff del sindaco è passato da 800.000 euro di spesa a 325.000, non abbiamo le auto blu e abbiamo tolto i pass e continueremo su questa strada per ulteriori sacrifici. E cercheremo di farlo come richiede la nostra Costituzione, con disciplina e onore.
A voi uomini e donne della Polizia municipale chiediamo di continuare ad essere all’altezza del vostro passato e del vostro presente, e di condividere con il sindaco e il Consiglio comunale che rappresenta e vuole rappresentare tutti i cittadini, il compito più gravoso e più importante: tenere unita la città, non inseguire le divisioni e le contrapposizioni, aiutarci ad azzerare ogni residuo di ambiguità sul tema dalla violenza. La violenza non ha giustificazioni di ma e di però, la violenza non è compatibile con un ordinamento repubblicano e con la convivenza civile. Essere quindi un punto di riferimento per costruire legami di convivenza solidali e rispettosi nella nostra vita quotidiana, quei legami di libertà che ci indica il nostro statuto e il nostro simbolo.
Viva Bologna, viva la Polizia municipale".
Alleghiamo inoltre encomio del sindaco conferito questa mattina all'Assistente scelto Marco Mordini.
"Voglio fare un saluto a tutte le autorità civili e militari presenti, ai capigruppo e alla presidente del Consiglio comunale, che desta alla stima del Corpo della polizia municipale non posso che esser e orgoglioso.
L’attività svolta dalla Polizia municipale è una attività preziosa, con molti risultati, attività quotidiana che dovrebbe avere come purtropo non ha adeguata comunicazione ai nostri cittadini. Questa preziosa attività conferma una tradizione di servizio al cittadino e di fedeltà allo Statuto del Comune, a cominciare dal simbolo che contiene una parola che è più di un programma: Libértas. Per questa parola che noi abbiamo l’obbligo di aggiornare e modificare il nostro operato in ogni campo delle politiche comunali, per cercare di praticarla e applicarla e soprattutto farla vivere nei fatti, al meglio possibile.
Voi tutti, uomini e donne della Polizia municipale, insieme al sindaco e al Comandante, avete uno dei compiti più delicati ed essenziali: contribuire a garantire le condizioni di un effettivo esercizio della libertà, ovvero il rispetto delle regole di convivenza civile e delle norme di sicurezza urbana. Per farlo occorre che l’Amministrazione e l’opinione pubblica abbiano sempre più un indirizzo chiaro, che permetta alla organizzazione del Corpo ed a ognuno di voi di avere una missione ed una definizione precisa degli ambiti di intervento.
Troppe situazioni oggi nell’immaginario e nei bisogni dei cittadini trovano un parafulmine nel Corpo della Polizia municipale, con un sovraccarico di domande non di vostra stretta competenza, e l’appesantimento di duplicazioni burocratiche. Ritengo perciò che vada ribadito, con conseguenti scelte operative, una precisa funzione della Polizia municipale: quella di intervenire per prevenire e reprimere nell’ambito delle regole del vivere civile, per fare rispettare le norme che fanno di una città un organismo sano, dalla prevenzione nel campo della sicurezza stradale, uno dei nostri grandi problemi, troppo poco sentito dall’opinione pubblica, fino alle regole civiche di base come i comportamenti decorosi e rispettosi della vita privata degli altri e della comunità, aprendosi su questo rapporti nuovi con la magistratura e gli organi di Polizia giudiziaria.
Su questo passaggio occorre essere precisi e puntuali negli interventi, anche per far capire bene il senso ai cittadini. Condivido qui un ricordo personale, avevo 13 anni, attraversavo delle strisce pedonali con il segnale rosso, e io ricordo quel vigile che mi ha fatto una multa di 500 lire, lo ricordo bene, oggi lo ricordo volentieri, con apprezzamento, mi ha fatto molto bene, è bastato quel segno, quell’unica multa.
L’ordine pubblico e la sicurezza pubblica sono e devono restare un compito delle Forze di polizia, alle quali voglio esprimere il mio e il nostro ringraziamento per quanto fanno in città, ben al di là dei mezzi che hanno a disposizione. C’è chi alimenta confusione e chiede al Comune compiti propri delle Forze di polizia o viceversa chiede alle Forze di polizia di sostituirsi alla Polizia municipale. La verità, e c’è bisogno credetemi per Bologna e per il nostro Paese del coraggio della verità, è che le risorse per le Forze di polizia e per la Polizia municipale sono sempre meno, a fronte di domande e bisogno crescenti.
Due sono perciò le questioni da affrontare con determinazione, e per quanto ci riguarda, insieme. Chiedere maggiori risorse per le Forze di polizia, e questo spetta alla giunta, al Consiglio comunale e alle istituzioni, di mezzi e di uomini per chiarire con i fatti responsabilità e togliere terreno alla demagogia. Avviare la riorganizzazione del nostro Corpo per affrontare meglio gli anni difficili che avremo davanti. Non parlo dell’ennesima grande riforma calata dall’alto, con frasi roboanti, magari con immediati risultati elettorali, ma scarsi al fine per la cittadinanza. Pare finita, per fortuna, l’epoca delle più assurde ordinanze dei sindaci che ha visto un trionfo di provvedimenti improbabili e inapplicabili nei fatti, cui sono rimaste soltanto panchine tagliate in alcune città. Si tratta invece di lavorare insieme per una migliore organizzazione, discussa tra l’Amministrazione e gli uomini e le donne della Polizia municipale, nel concreto di incontri diretti, reparto per reparto, per ascoltare, proporre e definire insieme soluzioni che siano anche un riconoscimento del merito e del lavoro di gruppo, o individuale.
Come sapete lo faremo con tutti i dipendenti del Comune, a partire da metà novembre, con l’obiettivo entro la prossima primavera di raccogliere tutto questo lavoro fatto per migliorare l’organizzazione complessiva del Comune di Bologna. A cominciare dalla riconsiderazione dell’attuale organizzazione nei quartieri che dovrà restare di prossimità, ma dovrà evolvere entro questo mandato in nuovi quartieri accorpati, di dimensioni più ampie. E il primo banco di prova di questa riorganizzazione non potrà che essere il centro storico, che deve trovare una sua dimensione unitaria di intervento, al di là dell’attuale organizzazione dei quartieri.
Il Corpo della Polizia municipale dovrà essere ringiovanito con nuove leve, e questo dovrà essere una priorità, pure in un periodo di diminuzione dell’intero personale del Comune di Bologna dovuto all’applicazione delle diverse Manovre economiche disposte dal Governo nazionale, alle quali è noto ne seguiranno inevitabilmente altre come chiede l’Unione europea.
Dunque missione precisa per la Polizia municipale: riorganizzazione, priorità per le assunzioni. Non sarà facile, saranno inevitabili sacrifici, la politica dovrà essere capace di dare l’esempio. Voi sapete che le spese di staff della Giunta e del Consiglio sono state drasticamente dirotte, lo staff del sindaco è passato da 800.000 euro di spesa a 325.000, non abbiamo le auto blu e abbiamo tolto i pass e continueremo su questa strada per ulteriori sacrifici. E cercheremo di farlo come richiede la nostra Costituzione, con disciplina e onore.
A voi uomini e donne della Polizia municipale chiediamo di continuare ad essere all’altezza del vostro passato e del vostro presente, e di condividere con il sindaco e il Consiglio comunale che rappresenta e vuole rappresentare tutti i cittadini, il compito più gravoso e più importante: tenere unita la città, non inseguire le divisioni e le contrapposizioni, aiutarci ad azzerare ogni residuo di ambiguità sul tema dalla violenza. La violenza non ha giustificazioni di ma e di però, la violenza non è compatibile con un ordinamento repubblicano e con la convivenza civile. Essere quindi un punto di riferimento per costruire legami di convivenza solidali e rispettosi nella nostra vita quotidiana, quei legami di libertà che ci indica il nostro statuto e il nostro simbolo.
Viva Bologna, viva la Polizia municipale".
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