QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE INTERRUZIONI DELL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA
L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulle interruzioni dell'illuminazione pubblica.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"A ...
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L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulle interruzioni dell'illuminazione pubblica.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"A seguito delle ormai usuali e ripetute interruzioni della pubblica illuminazione in vaste zone della città, chiede all' Amministrazione:
quale sia la logica organizzativa di queste interruzioni nei vari parametri adottati;
quale sia il reale risparmio che si ottiene;
qhe tipologia di azioni si sono adottate ai fini del mantenimento dello standard di sicurezza sul territorio;
quali contatti sono stati attivati coi soggetti privati su questo tema, e quando, e di che tipo, e con quali finalità e risultati;
quanto si pensa possa/debba durare questa "pratica" ovvero, l'interrompere la pubblica illuminazione;
si chiede infine perché ai tanti cittadini che telefonano per segnalare l 'accadimento e/o chiedere lumi sullo stesso non viene mai o quasi data la spiegazione più semplice e veritiera, ma si adduce a "guasti" "eventi climatici" e amenità similari".
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli letta in Aula dall'assessore Patrizia Gabellini:
"La rete di pubblica illuminazione è costituita da circuiti alimentati da cabine e da quadri, a cui sono collegati le lampade.
Nel caso di alimentazione fornita da cabine di trasformazione (che sono a servizio dei tre quarti delle strade) ad un singolo circuito sono collegate un numero molto elevato di lampade (mediamente 100 punti luce), molto spesso a servizio di più strade.
Il guasto di un circuito comporta, quindi, lo spegnimento di una o più strade.
Tale problema, ovviamente, si acuisce quando è la cabina stessa che va fuori uso, oppure nel caso in cui manchi, a monte, anche per tempi minimi, l’alimentazione da parte di Enel.
Nel caso di quadri in bassa tensione tale problema è più contenuto in quanto i circuiti alimentano un numero meno elevato di punti luminosi.
La situazione degli impianti di Bologna è purtroppo critica da tempo, in quanto per molte cabine ed i relativi circuiti è stata ormai da anni superata la durata di funzionamento prevista sia in fase di progetto iniziale che dal costruttore, oltre al verificarsi di condizione di carico che per molti impianti ha raggiunto il livello di saturazione. Tali criticità sono state amplificate dalle condizioni ambientali che hanno portato le temperature a livelli molto elevate, con ricadute sul funzionamento delle cabine e per la conseguenza di alcuni interventi recentemente eseguiti su alcune di queste che non hanno migliorato il servizio come atteso.
In alcuni casi tali guasti sono conseguenti ad atti vandalici sugli impianti e al verificarsi di una serie preoccupante di furti dei cavi di rame.
Viste queste criticità si sta intervenendo ponendo una maggiore attenzione alla soluzione tempestiva dei guasti al fine di assicurare il ripristino nei tempi più brevi possibili e quindi di limitare i disservizi alla cittadinanza.
In particolare il pronto intervento notturno attualmente costituisce più che una eccezione la ‘normalità’. Per tale tipo di intervento l’appaltatore del servizio ha assegnato tempi di intervento di mezz’ora dal momento della segnalazione.
Tale tempestività permette di limitare il più possibile il disservizio, ripristinando in tempi contenuti il funzionamento degli impianti con azioni immediate, e, nel caso sia necessario, assicura la messa in sicurezza gli impianti o l’attivazione delle procedure di funzionamento degli impianti in emergenza. Quando non sia possibile rimuovere immediatamente le cause del guasto, si attiva un intervento di secondo tempo nella giornata successiva nelle ore diurne (che costituisce la ragione dell'accensione diurna di alcuni impianti). Talvolta non si riesce ad intervenire immediatamente a causa dei tempi di approvvigionamento dei corpi illuminanti, dei componenti speciali delle cabine e, in alcuni casi, si devono attivare anche le procedure di spegnimento delle linee filoviarie interferenti.
Per alcuni di questi impianti, per cui si sono verificati guasti ripetuti, si sta procedendo a formulare un piano di interventi puntuali da finanziare con fondi straordinari.
Per quanto concerne la tempistica di accensione/spegnimento degli impianti, l’Amministrazione ha ripristinato, a superamento di quanto previsto nella fase commissariale, il pieno funzionamento degli impianti e con orari uguali su tutto il territorio comunale, eliminando così la distinzione fra centro storico e il resto del territorio.
Procedendo a rispondere puntualmente alle domande poste:
Le interruzioni, essendo causate da guasti o da cause esogene, non rispondono, per loro natura, a nessuna logica programmata dall'Amministrazione.
La conseguenza dei guasti non comporta nessun risparmio per l’Amministrazione, in quanto l’appalto di servizio in essere prevede che i costi dell’energia siano a carico all’appaltatore, che a sua volta si sobbarca di tutti i costi relativi agli interventi di ripristino (personale, mezzi e materiali). Tali costi sono per l’appaltatore sicuramente superiori ai benefici di queste brevi interruzioni nella fornitura di energia.
Si è aumentato il livello di attenzione nella gestione dei guasti sia da parte dell’Amministrazione e, soprattutto, da parte dell’appaltatore (ne fanno fede i report disponibili sul sistema informativo di gestione dell’appalto).
Si ribadisce che è stato aumentato il controllo sui tempi di risposta delle imprese appaltatrici , riscontrando una conformità rispetto agli obblighi contrattuali.
Non sono in atto o programmate, al momento, azioni tese a ridurre il servizio.
Ai cittadini viene data la spiegazione di quanto accaduto, così come risulta dalle verifiche tecniche."
Il consigliere Carella si è dichiarato: non soddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"A seguito delle ormai usuali e ripetute interruzioni della pubblica illuminazione in vaste zone della città, chiede all' Amministrazione:
quale sia la logica organizzativa di queste interruzioni nei vari parametri adottati;
quale sia il reale risparmio che si ottiene;
qhe tipologia di azioni si sono adottate ai fini del mantenimento dello standard di sicurezza sul territorio;
quali contatti sono stati attivati coi soggetti privati su questo tema, e quando, e di che tipo, e con quali finalità e risultati;
quanto si pensa possa/debba durare questa "pratica" ovvero, l'interrompere la pubblica illuminazione;
si chiede infine perché ai tanti cittadini che telefonano per segnalare l 'accadimento e/o chiedere lumi sullo stesso non viene mai o quasi data la spiegazione più semplice e veritiera, ma si adduce a "guasti" "eventi climatici" e amenità similari".
La risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Malagoli letta in Aula dall'assessore Patrizia Gabellini:
"La rete di pubblica illuminazione è costituita da circuiti alimentati da cabine e da quadri, a cui sono collegati le lampade.
Nel caso di alimentazione fornita da cabine di trasformazione (che sono a servizio dei tre quarti delle strade) ad un singolo circuito sono collegate un numero molto elevato di lampade (mediamente 100 punti luce), molto spesso a servizio di più strade.
Il guasto di un circuito comporta, quindi, lo spegnimento di una o più strade.
Tale problema, ovviamente, si acuisce quando è la cabina stessa che va fuori uso, oppure nel caso in cui manchi, a monte, anche per tempi minimi, l’alimentazione da parte di Enel.
Nel caso di quadri in bassa tensione tale problema è più contenuto in quanto i circuiti alimentano un numero meno elevato di punti luminosi.
La situazione degli impianti di Bologna è purtroppo critica da tempo, in quanto per molte cabine ed i relativi circuiti è stata ormai da anni superata la durata di funzionamento prevista sia in fase di progetto iniziale che dal costruttore, oltre al verificarsi di condizione di carico che per molti impianti ha raggiunto il livello di saturazione. Tali criticità sono state amplificate dalle condizioni ambientali che hanno portato le temperature a livelli molto elevate, con ricadute sul funzionamento delle cabine e per la conseguenza di alcuni interventi recentemente eseguiti su alcune di queste che non hanno migliorato il servizio come atteso.
In alcuni casi tali guasti sono conseguenti ad atti vandalici sugli impianti e al verificarsi di una serie preoccupante di furti dei cavi di rame.
Viste queste criticità si sta intervenendo ponendo una maggiore attenzione alla soluzione tempestiva dei guasti al fine di assicurare il ripristino nei tempi più brevi possibili e quindi di limitare i disservizi alla cittadinanza.
In particolare il pronto intervento notturno attualmente costituisce più che una eccezione la ‘normalità’. Per tale tipo di intervento l’appaltatore del servizio ha assegnato tempi di intervento di mezz’ora dal momento della segnalazione.
Tale tempestività permette di limitare il più possibile il disservizio, ripristinando in tempi contenuti il funzionamento degli impianti con azioni immediate, e, nel caso sia necessario, assicura la messa in sicurezza gli impianti o l’attivazione delle procedure di funzionamento degli impianti in emergenza. Quando non sia possibile rimuovere immediatamente le cause del guasto, si attiva un intervento di secondo tempo nella giornata successiva nelle ore diurne (che costituisce la ragione dell'accensione diurna di alcuni impianti). Talvolta non si riesce ad intervenire immediatamente a causa dei tempi di approvvigionamento dei corpi illuminanti, dei componenti speciali delle cabine e, in alcuni casi, si devono attivare anche le procedure di spegnimento delle linee filoviarie interferenti.
Per alcuni di questi impianti, per cui si sono verificati guasti ripetuti, si sta procedendo a formulare un piano di interventi puntuali da finanziare con fondi straordinari.
Per quanto concerne la tempistica di accensione/spegnimento degli impianti, l’Amministrazione ha ripristinato, a superamento di quanto previsto nella fase commissariale, il pieno funzionamento degli impianti e con orari uguali su tutto il territorio comunale, eliminando così la distinzione fra centro storico e il resto del territorio.
Procedendo a rispondere puntualmente alle domande poste:
Le interruzioni, essendo causate da guasti o da cause esogene, non rispondono, per loro natura, a nessuna logica programmata dall'Amministrazione.
La conseguenza dei guasti non comporta nessun risparmio per l’Amministrazione, in quanto l’appalto di servizio in essere prevede che i costi dell’energia siano a carico all’appaltatore, che a sua volta si sobbarca di tutti i costi relativi agli interventi di ripristino (personale, mezzi e materiali). Tali costi sono per l’appaltatore sicuramente superiori ai benefici di queste brevi interruzioni nella fornitura di energia.
Si è aumentato il livello di attenzione nella gestione dei guasti sia da parte dell’Amministrazione e, soprattutto, da parte dell’appaltatore (ne fanno fede i report disponibili sul sistema informativo di gestione dell’appalto).
Si ribadisce che è stato aumentato il controllo sui tempi di risposta delle imprese appaltatrici , riscontrando una conformità rispetto agli obblighi contrattuali.
Non sono in atto o programmate, al momento, azioni tese a ridurre il servizio.
Ai cittadini viene data la spiegazione di quanto accaduto, così come risulta dalle verifiche tecniche."
Il consigliere Carella si è dichiarato: non soddisfatto.
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