QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA POVERTA' A BOLOGNA


L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli, ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla povertà in città.

La domanda d'attualità della consiglier...

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L'assessore ai Servizi sociali Amelia Frascaroli, ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla povertà in città.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord):

"Visti i recenti articoli di stampa relativi alla povertà che sta colpendo la nostra città, si chiede al Sindaco e alla Giunta se l'amministrazione è al corrente del grido d'allarme che ha lanciato la Caritas relativamente alla povertà che sta crescendo in città ed in caso di risposta affermativa quali azioni sta mettendo in campo al fine di arginare questa situazione; se l'amministrazione - attraverso gli sportelli sociali - è in grado di sapere se quest'anno rispetto allo scorso - il fabbisogno di aiuto da parte dei concittadini è aumentato oppure se è diminuito ma soprattutto se è in grado di capire "se esistono nuove povertà"; se non ritenga che le politiche di welfare sinora attuate siano da rivedere considerato che il disagio è cresciuto notevolmente e la depressione dilaga inoltre, a tutt'oggi, per ottenere un appuntamento con l'assistente sociale adulti bisogna attendere marzo/aprile 2013; se non ritenga un fallimento aver "spezzettato" i servizi sociali con la conseguenza che non vi è una rete tra servizi pubblici e associazioni e proprio questo mancato coordinamento crea inefficienza nei servizi; se non convenga con la scrivente che questa amministrazione non sta sviluppando politiche per la famiglia e non presta attenzione ai veri bisogni di quest'ultima"

La risposta dell'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli:

"Darò una risposta forse piccola rispetto ai grandi problemi che lei ha evidenziato, che comunque delinea alcune linee di azione poi confido anche nella possibilità delle Commissioni consiliari per approfondire l'argomento e documentare con i dati la conoscenza della realtà e la riflessione che sta venendo avanti dai quartieri, dai servizi, dal Settori e dal Dipartimento. Comunque per rispondere punto per punto, sì l'Amministrazione è al corrente del grido di allarme che ha lanciato la Caritas, il grido è anche il nostro. La Caritas produce tutti gli anni un rapporto nazionale, quindi quello che è uscito in questi giorni è un rapporto nazionale e non sulla città di Bologna, che comprende chiaramente anche la nostra realtà, ma che però ci dice che il tema dell'aumento delle povertà è un tema, a parte anche più grande di noi, ma comunque di entità nazionale e dovuto ai problemi e ai fenomeni che sappiamo, quindi noi ne prendiamo atto anche nella nostra città, sappiamo leggere questa situazione, i dati sono a disposizione, non più tardi di ieri abbiamo avuto un'intera conferenza dei presidenti dei quartieri che è durata tutta la mattina, fino alle 14, e che è stata dedicata alla lettura dati e punti di criticità sulla situazione dei minori e delle famiglie nei quartieri e sulla situazione del disagio adulto. Sono dati e letture che sarà mia cura poter illustrare in Commissione quando lo riterrete opportuno. Questo aggiornamento di lettura della situazione ci aiuta a indirizzare le azioni, ovviamente. Credo, in modo generale, di poter dire che dalla lettura emerge che è in aumento in quasi tutti i quartieri, non in tutti, nonostante le difficoltà e le fatiche che gli sportelli sociali hanno a motivo della carenza di personale, la domanda dei cittadini è in aumento. Rispetto al fatto che gli appuntamenti degli sportelli vengano cosi procastinati in avanti, questo è dovuto alla mancanza di risorse umane in molti quartieri, a questo stiamo cercando di sopperire nonostante i vincoli che abbiamo rispetto al tema del personale che non ci permette di sostituire per esempio le mancanze, i pensionamenti, le malattie ecc, voi sapete bene, perchè se ne è già parlato, che c'è comunque un aumento sul territorio di sei assistenti sociali che saranno dedicate ai quartieri a motivo del concorso che siamo riusciti a fare e di un po di mobilità. Quindi la situazione di questi sportelli in maggiore crisi di personale, in alcuni sono già superate per esempio a Santo Stefano e a San Donato mi risulta, altre stanno per essere superate in questi giorni. Ovvio che la risposta rispetto all'aggravarsi della domanda è sempre piccola però stiamo cercando di ottimizzare le risposte. Lo stesso fatto dell'accorpamento funzionale dei quartieri, per esempio San Donato e San Vitale, Borgo e Reno, significa che stiamo ottimizzando dal punto di vista del personale e del funzionamento degli sportelli le risorse umane concentrando le risorse per quel che riguarda il servizio sociale adulti e il servizio sociale minori dei due quartieri che in questo modo assommano le risorse e coprono maggiormente il bisogno. <Se non ritenga un fallimento aver "spezzettato" i servizi sociali, da una parte credo di poter dire che l'intuizione di rendere i servizi più prossimi e più vicini territorialmente ai cittadini abbia successo, lo stesso aumento della domanda significa che chi ha bisogna sa dove andare e ha un servizio di prossimità, indipendentemente dal fatto che poi si riesca o no a rispondere a tutte i bisogni, cosa del tutto impossibile. Credo che noi però, cosa che stiamo facendo, dobbiamo rimettere in mano all'organizzazione complessiva, anche di prossimità, come la costituzione di un'unica ASP, questo processo ci darà modo anche di rivedere l'accesso, i servizi d'accesso , gli sportelli e il loro funzionamento nei quartieri e ci darà modo di movimentare un percorso di formazione degli operatori che comincerà con l'anno nuovo immediatamente da gennaio, che darà agli operatori dei quartieri strumenti per muoversi sempre di più come operatori di sviluppo di comunità, che quindi si rimettano a costruire tutte quelle reti, per usufruire dell'associazionismo, delle realtà del territorio, della scuola, del sanitario, in modo molto più completo e molto più incisivo di quanto avviene oggi. Sulle politiche per la famiglia credo di poter dire che anche qui si stanno forse riannodando dei fili, piccoli esempi sono l'iniziativa della social card e della family card che presto riusciremo a illustrare in modo dettagliato, abbiamo in previsione una commissione per potervi presentare queste cose. Abbiamo messo a punto, penso sia già sul sito degli sportelli sociali, una mappatura di tutte le misure che molto spesso non si conoscono, non si sanno, delle quali non si ha una visione complessiva, anche di intervento economico per le famiglie che sono ancora in atto e che vengono praticate nonostante la crisi, chiaro che siamo sempre di fronte al dramma che le misure sono sempre più inadeguate rispetto all'innalzamento della domanda, però questi, lo ribadisco, sono problemi molto più grandi di noi. Però di fatto esistono tutta una serie di strumenti attivi anche di sostegno economico alle famiglie e di cui trovate la mappatura appunto sul sito degli sportelli che abbiamo costruito in questi giorni.
L'ultima cosa che vorrei dire è riferito al fatto che c'è in modo attivo, a questo punto, la Consulta della famiglia che si sta ponendo in una posizione molto costruttiva di collaborazione alla riflessione sul rilancio delle politiche familiari a Bologna. La Consulta è un organo consultivo del Consiglio comunale quindi invito a una relazione attiva con la Consulta e che sta proprio lavorando con l'assessorato per ricostruire insieme una linea di politiche familiari".

La consigliera Scarano si è dichiarata

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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