QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI NUOVI STALLI PER BICICLETTE


L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Marco Piazza (M5S) sui nuovi stalli per biciclette.

La domanda d'attualità della consigliera Scarano:

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L'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Marco Piazza (M5S) sui nuovi stalli per biciclette.

La domanda d'attualità della consigliera Scarano:

"Visti gli articoli di stampa relativi ai nuovi stalli per biciclette che verranno realizzati nei quartieri Santo Stefano, Saragozza e Porto, si chiede al Sindaco e alla Giunta:
se l'amministrazione è davvero convinta che la sola presenza sul territorio comunale di un congruo numero di rastrelliere possa costituire un fattore basilare al fine di garantire la sosta ordinata e sicura delle biciclette e in tal caso si chiede all'amministrazione se tali rastrelliere saranno dotate di particolari ingegni atti ad evitare furti o danneggiamenti alle stesse;
se non ritenga che le vie individuate all'interno della determina "Approvazione della prima fase di un piano straordinario di potenziamento della sosta ciclabile nell'area del centro storico" non tengano conto del senso di marcia delle vie, pertanto appare che per poter legare la bicicletta alla rastrelliera si debba in qualche modo invadere la carreggiata della strada;
se è intenzione dell'amministrazione realizzare nuovi stalli ed in caso di risposta affermativa si chiede di sapere nelle vie di quali quartieri;
se l'amministrazione prima di avviare questi nuovi stalli a discapito di quelli riservati alle moto ha valutato attentamente ogni possibile soluzione alternativa e se è intenzione dell'amministrazione cercare nuovi stalli per le moto".

La domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (M5S):

"In merito alla notizie apparse sulla stampa sulla realizzazione di nuovi stalli per biciclette, pone alla Giunta la seguente domanda d'attualità per sapere se ha intenzione di realizzare nuovi stalli per biciclette custoditi (anche a pagamento) sfruttando ad esempio i sottopassi di via Rizzoli e via Ugo Bassi attualmente sottoutilizzati".

La risposta dell'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo:

"Il tema è sicuramente di interesse e ringrazio i consiglieri di averlo sollevato, cogliendo anche come messaggio positivo questa prima fase del piano di potenziamento delle rastrelliere nel centro storico che l'Amministrazione comunale sta cominciando a mettere in atto. Credo sia opportuno ripercorrere quali siano le finalità di questo intervento, sono finalità che innanzitutto si riconnettono all'esigenza di contrastare uno dei maggiori fattori che allontanano potenziali ciclisti dall'uso della bicicletta, cioè il timore dei furti. Infatti quando parliamo di sicurezza per quanto riguarda gli utenti delle due ruote non vi è dubbio che vi sia da lavorare sul fronte della sicurezza intesa come sicurezza stradale, e quindi di riduzione dei fattori di rischio ai fini dell'incidentalità, e quindi delle zone 30 Kmh delle zone, della moderazione della velocità dei veicoli a motore, delle piste ciclabili protette e separate tanto dal traffico veicolare quanto dai pedoni. Dall'altro lato io credo che per attrarre un numero sempre maggiore di ciclisti e per tutelare i tanti bolognesi che già oggi si muovono in bicicletta, bisogna lavorare anche sul tema della sicurezza dal rischio dei furti. Quindi innanzitutto questo intervento si pone l'obiettivo di una sosta sicura delle biciclette in centro storico aumentando la dotazione di rastrelliere già oggi presente, che è palesemente insufficiente. E da qui la seconda finalità che è una finalità di miglioramento della qualità urbana della nostra città. Perchè non vi è dubbio che il massiccio uso delle biciclette che da sempre caratterizza Bologna, voglio ricordare che negli ultimi 3 anni abbiamo registrato ogni anno un più 10% di ciclisti in città. Quindi questo trend di assoluta crescita dei ciclisti si ripercuote anche in un aumento della domanda di rastrelliere per la sosta. E ciascuno di noi girando in centro può percepire come vi siano condizioni di scarsa qualità urbana causata proprio da un parcheggio in tutti i punti che che lo consentono: pali, cestini ecc..Quindi il secondo obiettivo di questo intervento è un obbiettivo di miglioramento della qualità urbana del centro storico. Da questo punto di vista abbiamo lavorato ad un piano complessivo di potenziamento delle rastrelliere, che voglio sottolineare è stato preceduto da un monitoraggio fotografico dei cento punti più congestionati di sosta di biciclette in centro storico, sono state quindi documentate le situazioni in cui si concentrava la maggiore domanda di sosta di biciclette non soddisfatta, quindi biciclette parcheggiate al di fuori delle rastrelliere. Si sono previsti due steep attuativi, uno è quello che sta andando in esecuzione ora, l''altro lo sarà nel 2014, che andranno a sanare le situazioni più critiche che sono state individuate.
Per quanto riguarda il quesito della consigliera Scarano, vorrei dire che, come a tutti noto, lo spazio del centro storico, è uno spazio limitato e inadatto a poter ospitare tutte le funzioni, tutti gli usi che astrattamente potrebbero essere necessari. Quindi si tratta nella sostanza di trovare degli equilibri fra le diverse esigenze, in questo caso di sosta, che riguardano il centro storico. Perchè lo spazio pubblico è limitato, non c'è niente da fare, è quello che è, la città soprattutto all'interno della cerchia delle mura è consolidata, quindi è difficile trovare nuovi spazi in superficie e quindi bisogna trovare delle soluzioni che trovino appunto un equilibrio complessivo. Da questo punto di vista noi abbiamo selezionato le localizzazioni di queste nuove rastrelliere, utilizzando spazi idonei, in aree esterne alla carreggiata stradale, quindi ad esempio marciapiedi particolarmente ampi, piazze, aree pedonali senza qvviamente recare intralcio alla circolazione pedonale. Solo dove mancavano adeguati spazi per ospitare le rastrelliere si è optato per la localizzazione direttamente sulla carreggiata, che sono sempre e comunque state selezionate nel rispetto del codice della strada. E quindi il sacrificio della sosta moto è particolarmente ridotto, perchè qui stiamo parlando dell'installazione di 110 posti bici a fronte di una riduzione di 5 stalli moto. Quindi un lavoro di razionalizzazione degli spazi e prima di tutto si sono scelti i luoghi non utilizzati per alcuna tipologia di sosta. D'altra parte, lo ribadisco, si tratta a un certo punto di fare delle scelte, perché tutto fisicamente non ci sta, e siccome l'Amministrazione sta promuovendo l'uso della bicicletta in particolare nel centro storico, e vista la risposta dei cittadini che stanno sempre più utilizzando le due ruote e quindi hanno sempre più necessità di trovare dei posti per il parcheggio delle biciclette, abbiamo ritenuto di implementare questo piano. D'altra parte credo sia davvero difficile immaginare altri spazi in superficie. Il messaggio è chiaro, prima di tutto utilizzare gli spazi liberi che ci sono, solo come estrema ratio, sottrarre sosta ad altra tipologia di veicoli, e in ogni caso un aumento della sosta ciclabile, a piccolo e parziale discapito di quella dei motorini, ci sembra comunque, in mancanza di alternativa, sostenibile e anche pienamente coerente rispetto alle politiche di questa Amministrazione, che punta a fare entrare in centro sempre più pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico, e sempre meno macchine e motorini.
Invece l'ipotesi di utilizzo non di aree pubbliche in superficie, che appunto ormai sono limitatissime, ma in aree sotterranee è evidente che si pone innanzitutto un tema di disponibilità di queste aree, e in seconda battuta si pone un tema di sostenibilità economica di parcheggi custoditi. Da questo punto di vista è ovvio che l'idea che viene, e non è un'idea nuova è dagli anni '90 che se ne parla, è la possibilità di impiegare i sottopassi esistenti nella T, in particolare quello in via Ugo Bassi e quello in via Rizzoli. Per quanto riguarda quello in via Ugo Bassi, in realtà è un sottopasso di dimensioni inferiori e che è stato utilizzato per potenziare le sottostazioni elettriche per i filobus in centro storico, e quindi lo spazio residuo non lo rende adeguato ad ospitare un un numero sufficiente di biciclette. So che l'assessore Gabellini sta lavorando a un progetto, una possibile rifunzionalizzazione, nell'ottica commerciale, di bagni pubblici. Diverso invece il discorso per quanto riguarda il sottopasso di via Rizzoli, è di dimensioni più ampie e maggiormente libero, se pur non totalmente libero perchè alcuni locali sono affidati alla Fondazione Golinelli per la divulgazione scientifica dedicata ai più piccoli. Vi è però una altra grossa parte di quel sottopasso, ad oggi libera e un'altra parte sottoutilizzata nella zona sottostante al parcheggio dei taxi di piazza Re Enzo. Su questo l'Amministrazione comunale, in particolare l'assessore Gabellini, stanno lavorando per un possibile progetto di medio/lungo termine di valorizzazione, riqualificazione e riapertura di quel sottopasso anche in connessione con un ripristino dell'uso dell'ex cinema Arcobaleno, su cui si sta lavorando con la società proprietaria. Immaginando che ci possa essere in futuro un forte valore aggiunto dato dal collegamento del sottopasso di via Rizzoli e una delle sale dell'ex cinema. Questo come medio periodo su cui si sta lavorando dopo di che non è escluso degli usi di carattere temporaneo del sottopasso, anche ad esempio come deposito custodito di biciclette, salvo approfondire la sua sostenibilità economica. Lo dico perché astrattamente potrebbero essere molte persone interessate a pagare pur di parcheggiare in sicurezza la bici, alla prova dei fatti quando un esperimento simile è stato tentato in vi IV Novembre con la possibilità di rastrelliere custodite dallo stesso personale che vigilava sui bagni, con abbonamenti estremamente convenienti, la risposta è stata davvero bassissima. Mi viene da fare un parallelo con i parcheggi delle macchine, che diciamo sempre che ce ne vogliono di nuovi parcheggi interrati, in realtà quelli che abbiamo sono sempre semivuoti, un pò perchè a Bologna non c'è la tradizione, non c'è l'abitudine di parcheggiare sotto, e sicuramente sulle bici non c'è l'abitudine a pagarla la sosta".

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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