QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI DEHORS
L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui dehors.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella:
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Descrizione
L'assessore Patrizia Gabellini, ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui dehors.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella:
"A seguito delle notizie uscite sulla stampa locale, si chiede all'Amministrazione, in occasione della scadenza del 30 settembre, quali siano i dati disaggregati afferenti le domande presentate in ordine alla realizzazione di dehors, in linea con il vigente regolamento.
Ovvero le differenti tipologie, quante quelle accettate, quante quelle respinte e quante in attesa di pronunciamento. Quanto il gettito concessorio ipotizzabile nel 2014 e quanto è stato quello del 2012 e del 2013.
Si chiede inoltre se non si ritiene utile avviare forme di incentivazione e/o di facilitazione, atte a promuovere l'installazione di strutture che oltre a dare un gettito consistente e a contribuire alla sicurezza della città e alla sua accoglienza per i visitatori, costituiscono una fonte di lavoro, corposa e di assoluto rilievo. In conclusione domanda se, alla luce di quanto espongono gli operatori, non si ritenga opportuno apportare ulteriori puntualizzazioni ergo modifiche all'attuale regolamento".
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano:
"Alla luce degli articoli apparsi sulla stampa locale in merito al calo delle domande per i dehors, chiedo al Sindaco e alla Giunta l'aggiornamento definitivo della situazione delle richieste pervenute e di quelle ammesse.
Quali siano le intenzioni dell'amministrazione rispetto ai "casi speciali" vedi realtà storiche che hanno investito recentemente con strutture onerose e che oggi non rientrano nei requisiti previsti dal nuovo regolamento.
Inoltre, chiede una valutazione rispetto al mancato introito dell'amministrazione per quelle realtà che non hanno presentato richiesta di occupazione del suolo pubblico. Infine, come si pone l'amministrazione rispetto al conseguente calo del personale presso le attività commerciali in questione".
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Il lavoro degli Uffici è in corso perché la data del 30 settembre ha portato anche a molte domande giunte anche sotto forma di posta elettronica certificata (PEC), e devono essere ancora processate. Vi posso dare alla data del 3 ottobre, prima delle festività, la situazione così come risultava presso l'ufficio Attività produttive, ma anche presso l'Ufficio tutela centro storico che è competente per i dehor che si trovano nelle aree tutelate.
Le domande protocollate al 3 ottobre presso il Settore Attività produttive dove le domande stesse vengono dirette ammontano a 390. Quelle invece presentate in forma tradizionale erano 320. La differenza è dovuta al sistema di invio in forma digitale. Sono state finora rilasciate dal Settore Attività produttive 222 concessioni, 136 del tipo A, 74 del tipo B, 12 del tipo C. Sono stati emessi solo 17 dinieghi, 13 dei quali per contrasto con il regolamento, in larga parte nel centro storico, 2 per morosità, uno perché il richiedente non disponeva di licenza per pubblico esercizio, e uno perché il pubblico esercizio è in quel luogo problematico. Le domande in iter sono 47.
Alla stessa data i pareri richiesti dal Settore Attività produttive all'Ufficio tutela e gestione del centro storico, quindi riferito alle aree tutelate, risultano 274. Siamo sempre al netto della PEC. Rispetto a queste 274 che riguardano le aree tutelate, 125 sono riferite a dehor di tipo A, 110 a dehor di tipo B, e 31 a dehor di tipo C. Poi ci sono 7 dehor di tipo misto A/B e un dehor di tipo misto A/C. Di questi 274, sono 13 i progetti speciali.
Rispetto a queste domande che devono essere vagliate dall'Ufficio tutela e gestione del centro storico, dopo la verifica di conformità da parte del Settore Attività produttive, sono già stato dati 89 pareri favorevoli, 132 pareri favorevoli con prescrizioni, e solo 12 pareri contrari. Sono 31 le pratiche in corso di istruttoria, tra le quali tutti i progetti speciali.
Oggi propongo un altro dato, le richieste di concessione in deroga arrivate ai quartieri: 485. I valori più alti si concentrano al San Vitale, dove sono state chieste 144 concessioni in deroga, che valgono fino al 31 dicembre, 108 a Santo Stefano e 90 a Porto.
Non siamo quindi ancora in grado di avere un bilancio. Abbiamo un passaggio fondamentale da una gestione che era per quartiere ad una gestione centralizzata. Sono andate avanti con due modalità diverse le pratiche di coloro che hanno ritenuto di congelare fino a quando possibile il loro dehor e coloro invece che si sono instradati sulla nuova procedura. Ci possono essere delle sovrapposizioni. Di questi 485 può darsi che alcuni decideranno con l'anno nuovo di fare la pratica nuova, il che significa non poter usufruire dell'abbattimento del 50% della Cosap per due anni, riferita a coloro che da subito hanno optato per il nuovo regolamento e fatto la richiesta entro il 30 settembre. Quanti non lo sappiamo, ma se ipotizziamo il 50% arriveremmo ai valori dei dehor precedentemente censiti dalla Polizia municipale, quando il regolamento era ancora in corso di redazione. Non siamo quindi in grado n questo momento di fare un bilancio finale sulle decisioni prese dagli esercenti sul regolamento. Bisognerà aspettare i primi mesi del 2014, una parte di coloro che hanno sfruttato fino in fondo le loro strutture, magari gli stagionali,e poi si avviano a richiedere i dehor con il nuovo regolamento. Questo mi sembra un punto da prendere in considerazione perché i numeri sono grossi.
Per quanto riguarda gli introiti Cosap, devo spiegare che il dato relativo agli introiti non è gestito dal Settore Attività produttive che si limita a comunicare al Settore Entrate il corrispettivo dovuto da ogni singolo dehor. La voce di entrata relativa ai dehors non è gestita come voce separata dal software, ma c'è un unico file che registra tutte le entrate da occupazione di suolo pubblico. Tutta via è stato fatto un lavoro sul file per individuare l'introito proveniente dai soli dehor. C'è una stima che potrebbe essere leggermente sotto dimensionata, come mi dicono dal Settore Entrate, ma che si aggira sui 200.000 euro di introito per dehor al 2012. Sottolineo che questo è stato il valore che a suo tempo chiedemmo come Giunta al Settore Entrate per poter valutare che cosa avrebbe comportato per l'Amministrazione comunale l'agevolazione dell'abbattimento del 50% della Cosap. Quel dato fu preso non alla cieca, ma sulla base di questo dato, che può essere per difetto.
Per quanto detto sopra, è prematuro un bilancio. Ed è prematura la valutazione sulla perdita dei posti di lavoro, perché dobbiamo vedere come si chiuderà il tutto. Non sarà facile in ogni caso individuare quanto il Regolamento sui dehors sia responsabile di una modifica importante che sta avvenendo nei pubblici, e che per esempio fa notare, come anche voi avrete notato, l'installazione di nuovi dehor in relazione a cambiamenti di gestione. Si sta verificando che c'è un ricambio gestionale piuttosto importante e sono comparsi dehor dove prima non c'erano.
Le ulteriori modifiche al Regolamento è già previsto che ci possano essere dopo un anno dall'attuazione del regolamento stesso. Avendo noi fatto un lavoro abbastanza accurato, come ricorderete in Consiglio, e poi portato anche ulteriori modifiche recentemente, alla fine di luglio, per rendere più chiara e facile anche l'applicazione del regolamento, questa valutazione della necessità di rimettere mano al regolamento la faremo quando avremo le bocce ferme.
L'ultima questione per la consigliera Scarano relativamente ai dehor storici. Su questi ultimi abbiamo preso atto di questa peculiarità quando abbiamo previsto i progetti speciali. Non è una deroga, ma come si è convenuto con la Soprintendenza quando abbiamo sottoscritto l'accordo è un progetto che esce dalle regole generali che sono quelle che in virtù della loro condivisione con la Soprintendenza fa si che tutte le pratiche siano direttamente gestite dall'Amministrazione semplificando l'iter. L'aspetto sul quale si è convenuto è che uno scostamento dalle regole ordinarie comporta un progetto di qualità, che nella pratica che è andata avanti esclude da parte della Soprintendenza la possibilità di riproporre dehor esistenti. Quindi il progetto speciale è un nuovo progetto. Al tavolo con le associazioni che ha avuto diverse sedute per trattare la questione dehor, quella di alcuni dehor storici, una decina, sono stati puntualmente analizzati con le stesse associazioni in una seduta di qualche settimana fa, e per tutte è possibile andare verso soluzioni da progetto speciale che ovviamente hanno l'iter che ho detto, cioè devono essere approvate dalla Soprintendenza".
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella:
"A seguito delle notizie uscite sulla stampa locale, si chiede all'Amministrazione, in occasione della scadenza del 30 settembre, quali siano i dati disaggregati afferenti le domande presentate in ordine alla realizzazione di dehors, in linea con il vigente regolamento.
Ovvero le differenti tipologie, quante quelle accettate, quante quelle respinte e quante in attesa di pronunciamento. Quanto il gettito concessorio ipotizzabile nel 2014 e quanto è stato quello del 2012 e del 2013.
Si chiede inoltre se non si ritiene utile avviare forme di incentivazione e/o di facilitazione, atte a promuovere l'installazione di strutture che oltre a dare un gettito consistente e a contribuire alla sicurezza della città e alla sua accoglienza per i visitatori, costituiscono una fonte di lavoro, corposa e di assoluto rilievo. In conclusione domanda se, alla luce di quanto espongono gli operatori, non si ritenga opportuno apportare ulteriori puntualizzazioni ergo modifiche all'attuale regolamento".
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano:
"Alla luce degli articoli apparsi sulla stampa locale in merito al calo delle domande per i dehors, chiedo al Sindaco e alla Giunta l'aggiornamento definitivo della situazione delle richieste pervenute e di quelle ammesse.
Quali siano le intenzioni dell'amministrazione rispetto ai "casi speciali" vedi realtà storiche che hanno investito recentemente con strutture onerose e che oggi non rientrano nei requisiti previsti dal nuovo regolamento.
Inoltre, chiede una valutazione rispetto al mancato introito dell'amministrazione per quelle realtà che non hanno presentato richiesta di occupazione del suolo pubblico. Infine, come si pone l'amministrazione rispetto al conseguente calo del personale presso le attività commerciali in questione".
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Il lavoro degli Uffici è in corso perché la data del 30 settembre ha portato anche a molte domande giunte anche sotto forma di posta elettronica certificata (PEC), e devono essere ancora processate. Vi posso dare alla data del 3 ottobre, prima delle festività, la situazione così come risultava presso l'ufficio Attività produttive, ma anche presso l'Ufficio tutela centro storico che è competente per i dehor che si trovano nelle aree tutelate.
Le domande protocollate al 3 ottobre presso il Settore Attività produttive dove le domande stesse vengono dirette ammontano a 390. Quelle invece presentate in forma tradizionale erano 320. La differenza è dovuta al sistema di invio in forma digitale. Sono state finora rilasciate dal Settore Attività produttive 222 concessioni, 136 del tipo A, 74 del tipo B, 12 del tipo C. Sono stati emessi solo 17 dinieghi, 13 dei quali per contrasto con il regolamento, in larga parte nel centro storico, 2 per morosità, uno perché il richiedente non disponeva di licenza per pubblico esercizio, e uno perché il pubblico esercizio è in quel luogo problematico. Le domande in iter sono 47.
Alla stessa data i pareri richiesti dal Settore Attività produttive all'Ufficio tutela e gestione del centro storico, quindi riferito alle aree tutelate, risultano 274. Siamo sempre al netto della PEC. Rispetto a queste 274 che riguardano le aree tutelate, 125 sono riferite a dehor di tipo A, 110 a dehor di tipo B, e 31 a dehor di tipo C. Poi ci sono 7 dehor di tipo misto A/B e un dehor di tipo misto A/C. Di questi 274, sono 13 i progetti speciali.
Rispetto a queste domande che devono essere vagliate dall'Ufficio tutela e gestione del centro storico, dopo la verifica di conformità da parte del Settore Attività produttive, sono già stato dati 89 pareri favorevoli, 132 pareri favorevoli con prescrizioni, e solo 12 pareri contrari. Sono 31 le pratiche in corso di istruttoria, tra le quali tutti i progetti speciali.
Oggi propongo un altro dato, le richieste di concessione in deroga arrivate ai quartieri: 485. I valori più alti si concentrano al San Vitale, dove sono state chieste 144 concessioni in deroga, che valgono fino al 31 dicembre, 108 a Santo Stefano e 90 a Porto.
Non siamo quindi ancora in grado di avere un bilancio. Abbiamo un passaggio fondamentale da una gestione che era per quartiere ad una gestione centralizzata. Sono andate avanti con due modalità diverse le pratiche di coloro che hanno ritenuto di congelare fino a quando possibile il loro dehor e coloro invece che si sono instradati sulla nuova procedura. Ci possono essere delle sovrapposizioni. Di questi 485 può darsi che alcuni decideranno con l'anno nuovo di fare la pratica nuova, il che significa non poter usufruire dell'abbattimento del 50% della Cosap per due anni, riferita a coloro che da subito hanno optato per il nuovo regolamento e fatto la richiesta entro il 30 settembre. Quanti non lo sappiamo, ma se ipotizziamo il 50% arriveremmo ai valori dei dehor precedentemente censiti dalla Polizia municipale, quando il regolamento era ancora in corso di redazione. Non siamo quindi in grado n questo momento di fare un bilancio finale sulle decisioni prese dagli esercenti sul regolamento. Bisognerà aspettare i primi mesi del 2014, una parte di coloro che hanno sfruttato fino in fondo le loro strutture, magari gli stagionali,e poi si avviano a richiedere i dehor con il nuovo regolamento. Questo mi sembra un punto da prendere in considerazione perché i numeri sono grossi.
Per quanto riguarda gli introiti Cosap, devo spiegare che il dato relativo agli introiti non è gestito dal Settore Attività produttive che si limita a comunicare al Settore Entrate il corrispettivo dovuto da ogni singolo dehor. La voce di entrata relativa ai dehors non è gestita come voce separata dal software, ma c'è un unico file che registra tutte le entrate da occupazione di suolo pubblico. Tutta via è stato fatto un lavoro sul file per individuare l'introito proveniente dai soli dehor. C'è una stima che potrebbe essere leggermente sotto dimensionata, come mi dicono dal Settore Entrate, ma che si aggira sui 200.000 euro di introito per dehor al 2012. Sottolineo che questo è stato il valore che a suo tempo chiedemmo come Giunta al Settore Entrate per poter valutare che cosa avrebbe comportato per l'Amministrazione comunale l'agevolazione dell'abbattimento del 50% della Cosap. Quel dato fu preso non alla cieca, ma sulla base di questo dato, che può essere per difetto.
Per quanto detto sopra, è prematuro un bilancio. Ed è prematura la valutazione sulla perdita dei posti di lavoro, perché dobbiamo vedere come si chiuderà il tutto. Non sarà facile in ogni caso individuare quanto il Regolamento sui dehors sia responsabile di una modifica importante che sta avvenendo nei pubblici, e che per esempio fa notare, come anche voi avrete notato, l'installazione di nuovi dehor in relazione a cambiamenti di gestione. Si sta verificando che c'è un ricambio gestionale piuttosto importante e sono comparsi dehor dove prima non c'erano.
Le ulteriori modifiche al Regolamento è già previsto che ci possano essere dopo un anno dall'attuazione del regolamento stesso. Avendo noi fatto un lavoro abbastanza accurato, come ricorderete in Consiglio, e poi portato anche ulteriori modifiche recentemente, alla fine di luglio, per rendere più chiara e facile anche l'applicazione del regolamento, questa valutazione della necessità di rimettere mano al regolamento la faremo quando avremo le bocce ferme.
L'ultima questione per la consigliera Scarano relativamente ai dehor storici. Su questi ultimi abbiamo preso atto di questa peculiarità quando abbiamo previsto i progetti speciali. Non è una deroga, ma come si è convenuto con la Soprintendenza quando abbiamo sottoscritto l'accordo è un progetto che esce dalle regole generali che sono quelle che in virtù della loro condivisione con la Soprintendenza fa si che tutte le pratiche siano direttamente gestite dall'Amministrazione semplificando l'iter. L'aspetto sul quale si è convenuto è che uno scostamento dalle regole ordinarie comporta un progetto di qualità, che nella pratica che è andata avanti esclude da parte della Soprintendenza la possibilità di riproporre dehor esistenti. Quindi il progetto speciale è un nuovo progetto. Al tavolo con le associazioni che ha avuto diverse sedute per trattare la questione dehor, quella di alcuni dehor storici, una decina, sono stati puntualmente analizzati con le stesse associazioni in una seduta di qualche settimana fa, e per tutte è possibile andare verso soluzioni da progetto speciale che ovviamente hanno l'iter che ho detto, cioè devono essere approvate dalla Soprintendenza".
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