QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL NUOVO PROGETTO DI LEGGE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI


L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito al nuovo progetto di legge sulla gestione dei rifiuti urbani

La domanda della consi...

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L'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini ha risposto oggi in sede di Question Time alla domanda della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord) in merito al nuovo progetto di legge sulla gestione dei rifiuti urbani

La domanda della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord)

Visto l'articolo di stampa (Corriere di Bologna 09/07/15) relativo al nuovo progetto di legge per una nuova gestione dei rifiuti urbani si chiede al signor sindaco una valutazione politico-amministrativa sulla vicenda in senso generale e più in particolare si chiede di sapere se tale proposta riscontra il parere politico favorevole della Giunta. Si chiede altresì di sapere se - prima del 2020 quando questo sistema andrà a regime - è intenzione della Giunta avviare un confronto con il mondo produttivo presente in città avviando una conferenza dei servizi avente ad oggetto il packaging affinchè il nuovo tipo di conteggio tariffario non vada a riperquotersi sulle aziende del nostro territorio produttrici di imballaggi.

La risposta dell'assessore all'Ambiente Patrizia Gabellini:

"Il nuovo progetto di legge della Giunta regionale ha punti assai rilevanti e che giudico positivamente. Innanzitutto l'aver spostato l’accento sul ciclo dei rifiuti, ponendo l’obiettivo della riduzione complessiva del rifiuto indifferenziato, quindi legando a questo l’innalzamento della percentuale della raccolta differenziata e del riciclo; viene chiamata economia circolare, che va al cuore del problema che è l'insostenibilità di una produzione dei rifiuti come quella attuale, questo mi sembra dunque un cambiamento fondamentale rispetto alle proposte che abbiamo visto in passato. Ritengo anche positivo il fatto che abbiano preso posizione sui sistemi di smaltimento, ponendo l’obiettivo di una progressiva chiusura delle discariche e degli inceneritori di vecchia generazione perché sono evidentemente fonti di inquinamento, diverse le une dalle altre, ma problematiche. L'altro punto che mi sembra importante è l'avere introdotto la tariffa puntuale e avere anche indicato alcune modalità per la sua applicazione. Ne parlavamo da tempo ma senza una legge che desse il la a questo non avremmo potuto approdare ad alcunché. Quindi questo è importante ed è quello a cui lei faceva riferimento, e a cui i giornali un po' velocemente avevano detto si archivia al Tari, ma quello che si modifica in maniera sostanziale con la tariffa puntuale è che ciascuno è responsabile della gestione dei suoi rifiuti, a prescindere dal fatto che sia proprietario di un locale di una certa metratura e a prescindere dal fatto che sia una famiglia più o meno numerosa, cosa che alla prova dei fatti vediamo non essere immediatamente riconducibile alla quantità dei rifiuti prodotti.
La Regione ha poi alzato l'asticella ponendosi degli obiettivi altissimi, da una settimana all'altra siamo passati per la differenziata dal 70 al 73% è quello di ridurre a 150 kg per persona l'indifferenziato.
Vengo a quelli che sono i punti che per noi problematici e per i quali abbiamo aperto un confronto con la Regione. Chiediamo vengano attentamente calibrate le circolari applicative perché questo è il luogo nel quale si può tenere conto delle nostre osservazioni.
Il primo riguarda gli abitanti equivalenti. Significa che città come Bologna, unica nella regione, città metropolitana, con un aumento molto consistente della popolazione che vive la città, oltre ai residenti, noi la stimiamo in 80.000 persone, e vuole dire fare i calcoli su una proporzione che è quella che effettivamente usa la città, produce rifiuti, a volte in modo anche meno attento di chi è residente e noi dobbiamo pulire, e quindi abbiamo una serie di costi. E' chiaro che se questa serie di costi che sosteniamo e le performance che raggiungiamo non tengono conto dell'effettiva realtà di chi usa la città, il dato non è in linea con la realtà, e su questo abbiamo chiesto un'attenzione particolare, per poter applicare il prima possibile il punto dell'abitante equivalente.
Il secondo punto è quello a cui lei faceva riferimento. La costituzione di questo fondo, che hanno istituito per potere incentivare la prevenzione e che deve essere alimentato in parte dalla Regione stessa e in parte con dei tributi speciali anche dai Comuni che non hanno le performance rispetto ad un obiettivo dato. Che cosa questo voglia dire per noi è motivo di discussione, perché Bologna ah fatto e sta facendo investimenti importantissimi, in questi mandato ci siamo spostati di 4-5 punti percentuali quando era un ritmo che non si era mai verificato. Stiamo investendo in maniera importante e questo si ripercuote anche se non totalmente sulla Tari, perché dall'altro canto siamo stati attenti che la Tari non lievitasse oltre livelli che riteniamo non sostenibili. Quindi è evidente che nella definizione del virtuoso o non le variabili da tenere in conto sono tante, e questo è motivo di un confronto serrato con la Regione, e noi vogliamo che si tenga conto delle specificità e degli impegni che le amministrazioni hanno su questo.
Vengo alla questione degli imballaggi. E' positivo che su questa questione si assuma un senso più generale, perché dobbiamo ridurre gli imballaggi, quando dovremmo ridurre genericamente i rifiuti perché se poi non sono riciclati dobbiamo bruciarli. Noi avevamo cominciato un lavoro, avevamo fatto una commissione nella quale avevamo invitato non i produttori di imballaggi, ma la grande distribuzione, il modo per portare avanti un confronto che avevamo affinché si convincessero le grandi catene di distribuzione a vendere molte merci alla spina. Ora con questa legge possiamo lavorare in maniera non discontinua non volontaristica su questo.
L'ultima preoccupazione sul packaging, vediamo anche con una progressione molto interessante che il packaging è riciclabile. Le aziende si stanno muovendo in questa direzione, per esempio alcuni contenitori che prima non sapevamo dove buttare ora portano indicazioni e poi l'orientamento è quello di progettare il packaging per essere riciclato. Questo è l'orientamento e ci attiveremo, con questa legge alle spalle, per una interlocuzione più autorevole rispetto a prima quando l'avevamo come singolo Comune".

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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