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Consiglio comunale, l’intervento d’inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Bio-on e vacciniIl progresso della medicina ci ha regalato lo strumento farmacologico dei vaccini che ci permette di garantire la salute, quale diri...

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Di seguito l’intervento d’inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

"Bio-on e vaccini

Il progresso della medicina ci ha regalato lo strumento farmacologico dei vaccini che ci permette di garantire la salute, quale diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, nella duplice accezione (individuale e collettiva), come recita l’art. 32, comma 1 della Costituzione.
Per un’adeguata politica sanitaria che garantisca un’efficace strategia di immunizzazione globale contro il Covid-19, i vaccini devono essere prodotti su larga scala, in quantità sufficiente e tempestiva e venduti ad un prezzo accessibile, equamente distribuiti a livello globale, in modo che siano disponibili dove necessario e implementati quando occorre.
L’intervento pubblico nella produzione di beni sanitari essenziali, come i vaccini, è stato decisivo nella cura di numerose malattie tra cui:” Vaiolo, poliomielite, tubercolosi e per risolvere l’epidemia di malaria, il governo giolittiano, promosse una imponente campagna di comunicazione attraverso l’uso del cosiddetto “chinino di Stato”, così chiamato perché prodotto dalla Farmacia militare di Torino e diffuso sul territorio nazionale tramite le rivendite dei tabacchi.
Il Premier Draghi, nel discorso programmatico al Senato, ha sottolineato la priorità assoluta dela campagna vaccinale, mobilitando tutte le energie disponibili.
Attualmente, in Italia, abbiamo tre grandi priorità: evitare casi gravi e decessi, garantire i servizi essenziali e limitare il più possibile la circolazione del virus, ma per ottenere questi obiettivi è indispensabile vaccinare tempestivamente il maggior numero di persone e per fare ciò è indispensabile disporre di impianti tecnologici produttivi adeguati.
In questi giorni, l’esecutivo guidato dal Premier Draghi ha già avviato una ulteriore riflessione sulla possibilità di produrre i vaccini in Italia al fine di rendere indipendente il nostro paese dalle oscillazioni nelle consegne delle multinazionali farmaceutiche ed il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti assieme al Ministro dell’Economia Franco hanno presieduto il 3° incontro, inerente la delicata questione dell’avvio di una produzione nazionale di vaccini, affidando l’incarico di consulente economico sul tema all’ex Ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Esisterebbe la concreta possibilità di costituire un percorso virtuoso sul nostro territorio per la produzione vaccinale, considerata la presenza dei distretti del bio-medicale, packaging, meccanica e la presenza della società Bio-On che accoglie i 5 bio-reattori che potrebbero essere riconvertiti per la produzione di sieri antiCovid ( come affermato da alcuni pareri tecnici già depositati presso il MISE).
È notizia di questi giorni l’appello bipartisan dei parlamentari e dei consiglieri regionali per riconvertire e rilanciare l’azienda Bio-On in quanto esistono strumenti a cui può ricorrere il Governo, quali la “golden share” o una decretazione d’urgenza, onde evitare che l’azienda Bio-On possa finire in “mani inidonee”.
I tempi sono stretti, considerato che l’azienda andrà in asta il 5 maggio, con un valore base di 95 milioni e vi sono varie multinazionali che l’hanno attenzionata.
È già stato già consegnato al Ministro Giorgetti un dossier dall’assessore Regionale allo Sviluppo economico Colla per creare una filiera vaccinale in Emilia Romagna e l’assessore Lombardo in corso di una mia domanda di Question Time del 12 marzo scorso, riguardo alla riconversione dello stabilimento Bio-On di Castel San Pietro Terme ha affermato: ”…io mi associo a quanto detto sia dal Sindaco Tinti, sia dall’assessore regionale Colla, i bioreattori della Bio-On hanno le caratteristiche per poter lavorare sulla fermentazione farmaceutica per la produzione di vaccini…questo territorio è pronto e disponibile…..esiste un distretto, una filiera che tiene insieme industrie importanti del territorio di valenza internazionale. Quindi penso che il lavoro fatto dalle istituzioni sia stato importante. Aspettiamo le decisioni del governo, ma secondo me ci sono le condizioni per una nuova strategica possibilità di sviluppo”
Pertanto, deposito un ordine del giorno, di cui richiedo la trattazione urgente, in cui invito la Giunta a collaborare in sinergia con tutti gli attori istituzionali pubblici (Governo, Regione, Città metropolitana) e privati al fine di intraprendere tutte le possibili soluzioni atte a far emergere le potenzialità e le capacità del distretto territoriale bolognese, rappresentato non solo dalla start up Bio-On, ma da tutta la filiera del biomedicale, meccanica e packaging, al fine di trasformare una dispersione della capacità produttiva, in una nuova e importantissima sfida strategica con possibilità di ricadute positive sul territorio bolognese/emiliano. Richiedo la discussione immediata e urgente, considerato che l’asta per l’assegnazione della Bio-On si terrà il 5 maggio".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:51
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