Consiglio comunale, il secondo intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni
Di seguito il secondo intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico). "2 agosto 1980, strage di Stato.Questa mattina ancora una volta con i familiari delle vittime della strage del #2agosto1980 in Tribunale per l'...
Di seguito il secondo intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico).
"2 agosto 1980, strage di Stato. Questa mattina ancora una volta con i familiari delle vittime della strage del #2agosto1980 in Tribunale per l'udienza preliminare sui mandanti. Grazie al Sindaco Virginio Merola che mi ha delegata a rappresentare il Comune di Bologna, così come è stato durante il processo che ha condannato all'ergastolo un anno fa Gilberto Cavallini per concorso in strage. A pochi giorni dalla deposizione delle motivazioni della sentenza del Giudice Michele Leoni, 2154 pagine preziose, attese e necessarie, che sanciscono come la strage alla stazione della nostra città sia stata #fascista e di #Stato. I #NAR erano tutt'altro che spontaneisti armati, erano legati ad #apparati di Stato, non solo deviati, ma propriamente #infedeli alle istituzioni repubblicane, che hanno tradito la #Costituzione, cercando di manomettere la nostra democrazia. Questo ho voluto ribadire anche poco fa in Consiglio comunale, perché in questa sede politico istituzionale di Bologna devono riecheggiare le parole della sentenza che ho ripetuto letteralmente: "Il dilemma se la strage alla stazione di #Bologna sia stata una strage c.d. "comune" (ex art.422 cp) o una strage c.d. "politica" (ex art.285 cp) non esiste. Non esiste in radice, perché si è trattato, o, più esattamente, "una strage di Stato". Lo si comprende in maniera già esaustiva e incontestabile dai #depistaggi che vi sono stati, soprattutto quello consacrato nelle condanne definitive emesse a carico di #Gelli, #Musumeci, #Belmonte, #Pazienza (ossia: uomini ai vertici delle istituzioni, o che le stavano metastatizzando con le loro consorterie, o che erano inviati speciali da Paesi esteri). Queste persone non avrebbero avuto interesse a coprire e mandare impuniti quattro criminali che si divertivano a scatenare il panico nella popolazione e turbavano la convivenza sociale, se in ballo non vi fosse stato anche il #loro #interesse. Nessuna logica può affermare il contrario".