Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla situazione delle lavoratrici di Lis Group

L'assessore Marco Lombardo ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulla situazione delle lavoratric...

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L'assessore Marco Lombardo ha risposto, in seduta di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sulla situazione delle lavoratrici di Lis Group.

La domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito ai momenti di tensione verificatisi ieri al presidio messo in atto dalle lavoratrici della Lis Group (ex Mr. Job) che continuano lo sciopero ed il picchettaggio per difendere i propri diritti. Visto che dal 25 novembre scorso non si fermano le proteste delle lavoratrici che contestano il nuovo sistema di riorganizzazione dei turni di lavoro da parte di Lis Group e sulle modalità di richieste di ferie e permessi. I cambi di turno scelti in maniera unilaterale dall’azienda hanno prodotto il licenziamento di circa una 50 di lavoratrici. Nella giornata di ieri sembra che un tir, uscendo dai magazzini, abbia forzato il presidio delle lavoratrici, mettendo a rischio l'incolumità di alcune di esse. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall'Amministrazione cosa pensa di quanto accaduto, e se non ritenga che questo grave fatto, se corrisponde al vero, si configuri come una violazione del diritto di sciopero delle lavoratrici che hanno rischiato la loro incolumità fisica. Da ultimo chiede, ancora una volta, all’Amministrazione se è intenzionata ad intervenire in difesa dei diritti di queste lavoratrici visto il silenzio assoluto delle istituzioni su questo delicato tema".

La domanda della consigliera Clancy
"Visto il perdurare della protesta delle lavoratrici di Lis Group (ex Mr. Job), impiegate presso l'interporto nei magazzini Yoox, che lamentano la riorganizzazione dei turni di lavoro imposta unilateralmente dall'azienda senza tenere conto delle esigenze di conciliazione con le esigenze di gestione familiare delle lavoratrici; visto che tale riorganizzazione ha già spinto molte lavoratrici ad abbandonare il lavoro, operando un'espulsione di fatto del personale più vulnerabile; viste le richieste avanzate dalle lavoratrici; viste le denunce di pressioni e intimidazioni subite da parte delle lavoratrici in presidio; considerato l’invito ad incontrarsi formulato dall’Amministrazione alle parti e l’impegno che l’Amministrazione ha annunciato nel quadro del protocollo di sito relativo ad Interporto, a coinvolgere le aziende presenti in Interporto e le organizzazioni sindacali, per approfondire gli aspetti denunciati sulle condizioni di lavoro; considerato lo stato di agitazione provinciale proclamato da SI Cobas per tutto il comparto della logistica e la manifestazione prevista in solidarietà con le lavoratrici Lis Group impiegate presso i magazzini di Yoox prevista per sabato pomeriggio alle 15.30 e l’appello promosso dalle lavoratrici sullo stesso tema; pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere se e come intendano operare per favorire un'incontro tra le parti datoriali e le lavoratrici e per assicurare l'impegno dell'Amministrazione nella tutela, nella promozione, nella qualificazione del lavoro femminile sul territorio di Bologna, anche immaginando supporti per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro".

La risposta dell'assessore Lombardo
"Ringrazio le consigliere della domanda. Prima di entrare nel merito della vicenda e alla protesta delle lavoratrici del gruppo Lis, che provengono dal gruppo ex Mr Job fallito qualche mese fa, il tema oggetto delle domande riguarda il fenomeno più diffuso che abbiamo affrontato recentemente in una udienza conoscitiva: quello delle dimissioni volontarie. Vorrei riprendere solo due dati da quell'approfondimento presentato dalla dottoressa Lillo dell'Ispettorato del Lavoro, perché credo che abbiano a che fare con la vertenza di cui si parla in questi giorni: il fatto che le 763 donne che hanno presentato dimissioni volontarie si ritrovano spesso nella fascia d'età tra i 29 e i 44 anni (600 su 763) e questo ci fa capire come la volontarietà delle dimissioni sia solo formale, ma che sostanzialmente ci sia l'impossibilità di dare prosecuzione all'attività lavorativa rispetto alle difficoltà legate alla conciliazione con la maternità e i figli. Credo che questo dia un quadro della situazione e del fenomeno esistente sul nostro territorio e credo diffuso a livello nazionale, Tutto ciò nonostante l'esistenza di una normativa nazionale che in qualche modo fa scudo rispetto alla possibilità di licenziamenti dei lavoratori e lavoratrici. Questo è anche un campanello d'allarme su quello che potrebbe succedere prevedibilmente a marzo, quando questo scudo verrà meno.
Io ho continuato a tenere monitorata la situazione, informandomi anche con le organizzazioni sindacali, sia di base che confederali, per la preoccupazione che ho verso le lavoratrici. Non posso che rinnovare l'auspicio ad abbassare la tensione, a garantire il normale svolgimento delle attività legate all'esercizio di un diritto fondamentale, la libertà di sciopero, e ho sollecitato le parti a discutere in sede aziendale il cambio di turno. Questa è una sollecitazione che ho fatto anche all'indomani della protesta di parte delle lavoratrici davanti alla Prefettura.
Penso però che per affrontare questa situazione sia importante un passaggio, l'ho detto anche alle rappresentanze sindacali che ho sentito: un confronto e un dialogo tra le organizzazioni sindacali di base e le organizzazioni sindacali confederali. Perché solo se il fronte delle lavoratrici e dei lavoratori sarà unito rispetto a questo tema, allora ci potrà essere l'impegno ancora più stringente da parte del Comune alla convocazione di un tavolo; se invece il fronte rimane diviso, è difficile poter operare, se non attraverso sollecitazioni a un incontro e a cercare di abbassare i toni della conflittualità.
Veniva citato Tavolo metropolitano sulla sicurezza all'Interporto: il tavolo tecnico si riunirà oggi alle 14, ad esso parteciperanno i firmatari del Protocollo di sito di Interporto, la società Interporto, le organizzazioni sindacali confederali e quelle di base, perché avrà ad oggetto un tema specifico, quello dello screening sanitario a tutte le lavoratrici e ai lavoratori di Interporto. Come sapete abbiamo questa emergenza in questo momento che ha a che fare con il tema sanitario, ciò non toglie che in questa sede, una volta affrontata la priorità della sicurezza e della salute dei lavoratori, non si possa anche fare una riunione specifica di approfondimento sugli aspetti e sulle condizioni di lavoro denunciate, per renderci anche conto di quanti lavoratori e quante lavoratrici si ritrovino in questa situazione.
Ripeto e ribadisco: auspico che ci possa essere un confronto in sede aziendale; auspico che ci possa essere una unità sul fronte sindacale e dal mio punto di vista, quello del Comune, continueremo a tenere monitorata la vicenda per cercare di addivenire a un possibile confronto e alla soluzione della vertenza".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:50
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