Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Maria Caterina Manca
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Maria Caterina Manca (Partito Democratico). "Vittime del Covid 19: in prima linea il Personale Sanitario 7.000 è il numero di operatori sanitari morti nel mondo a causa del Covid-19. I...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Maria Caterina Manca (Partito Democratico).
"Vittime del Covid 19: in prima linea il Personale Sanitario
7.000 è il numero di operatori sanitari morti nel mondo a causa del Covid-19. Il dato risale al 3 settembre di quest' anno ed è riferito da Amnesty.
Gli stati col maggior numero di morti da Covid-19 tra gli operatori sanitari sono Messico (1.320) , Usa (1.077), Regno Unito (649) , Brasile (634) , Russia (631), India (573), Sudafrica (240), Italia (188), Perù (183), Iran (164) ed Egitto (159).
Ma questi dati continuano a salire. L'Italia in questa triste classifica è all'ottavo posto e, ad oggi conta 28.000 contagiati tra medici e infermieri. Oltre 250 hanno perso la vita dall'inizio della pandemia, una tragedia che non si ferma.
Così come non accenna a fermarsi il continuo aggiornamento della lista degli operatori sanitari italiani uccisi dal coronavirus.
Sono coloro che hanno perso la battaglia personale contro la malattia da Covid-19 ma non quella professionale fatta di giorni spesi in prima linea contro il virus, ad assistere e curare i pazienti. I professionisti sanitari, infermieri, medici, personale socio sanitario, chiamati eroi, soldati combattenti contro un nemico invisibile perché erano e sono in prima linea sul fronte di questa devastante emergenza sanitaria, vogliono essere chiamati per ciò che rappresentano. Sono coloro che hanno scelto di studiare per dedicarsi ad un lavoro che è una missione, quella di chi sceglie di dedicare i propri sforzi al servizio della vita delle persone; si, perché se non hai dentro questo desiderio, e io posso testimoniarlo personalmente non scegli di studiare ne per fare il medico ne per fare l'infermiere; medici e infermieri lavorano insieme per questa missione.
Lo hanno fatto, non risparmiandosi e non fermandosi mai durante questa pandemia, definita "il più importante evento accaduto in Europa, dalla fine della seconda guerra mondiale", che ha avuto effetti devastanti a cominciare dalla morte di migliaia di individui e dal confinamento domestico a cui è stata obbligata metà della popolazione mondiale per alcuni mesi e ... non è finita.
Così come sembra non avere fine l' aggiornamento dei dati che riguardano gli operatori sanitari che si infettano , si ammalano e, ahimè, sacrificano la vita stessa.
La Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri ha pubblicato un triste elenco che riporta i nomi e cognomi di 219 medici deceduti a causa della malattia da covid 19.
Cito, per tutti il primo e l'ultimo dell'elenco.
Roberto Stella morto il 11.marzo 2020, stato il primo dei tanti e la sua morte ha fatto molto rumore anche per ciò che rappresentava, era il Presidente del Ordine dei medici di una zona particolarmente dilaniata della pandemia, Varese.
Nazzareno catalano morto il 27 .11.2020 è l'ultimo iscritto alla lista che purtroppo, in giornata, causa altri decessi si allungherà.
C'è chi ha perso la sua personale battaglia contro Covid-19 dopo giorni e giorni spesi in prima linea contro il virus a curare i pazienti, chi, già pensionato, aveva indossato di nuovo il camice bianco per tornare in corsia animato da quello spirito missionario, di cui abbiamo parlato e medici nel pieno della carriera. Osservando nel particolare l'elenco globale, fa riflettere che in oltre il 50% dei casi "i caduti" siano proprio i camici bianchi di fiducia dei cittadini, i medici di famiglia. E qui cito per tutti:
Marcello Natali, medico di famiglia dell'area di Codogno nel Lodigiano, morto a 56 anni dopo giorni in prima linea, in cui si è speso anche per sostituire colleghi malati. Afferma un collega, suo amico, commosso e indignato "Siamo stati mandati in guerra senza nessuna protezione; almeno i fanti portavano l'elmo"
Si piangono camici bianchi da Nord a Sud. Era siciliana la prima dottoressa morta in Trentino: Gaetana Trimarchi, 57 anni.
E' stato dimenticato l'insegnamento di Carlo Urbani - evidenziano i più - il medico italiano che aveva combattuto la Sars in Vietnam dove, a causa dell'infezione era morto il 26 marzo 2003 raccomandandoci due cose: di isolare strettamente i pazienti contagiati e di proteggere con ogni mezzo gli operatori sanitari.
Anche La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI )ha deciso di avviare una attenta raccolta dati, con l’obiettivo di monitorare la situazione nazionale dei propri professionisti, quantificando il triste elenco di decessi registrati all’interno della professione infermieristica, ancora più numerosi.
E su Assocarenew scorrono i nomi di infermiere e infermieri morti di coronavirus. Lavoravano in strutture per anziani,nell'emergenza, in area critica e non mancano i liberi professionisti. Anche questo, ahimè, è un elenco in continuo aggiornamento. Ricordo anche qui, per tutti gli altri, la prima vittima e l''ultima vittima in elenco:
Giuseppe Lupo, Infermiere ucciso dal Coronavirus in Sicilia, 68 anni, " una vita dedita alla professione infermieristica svolgeva con grande passione presso l'Ospedale Paolo Borsellino".
L' ultimo della lista è quello di Sergio Bonazzi, un infermiere della nostra sanità pubblica, uno dei migliori, discreto, mai arrabbiato, preparatissimo, morto lo scorso 28 novembre proprio nella nostra città, Bologna fortemente colpita dal primo decesso di un Infermiere causato dall'infezione da Coronavirus.
"L'abbraccio di tutti noi a Sergio e alla sua famiglia" e il messaggio pubblicato dal Policlinico Sant'Orsola al quale ci uniamo.
Una tragedia, numeri che devono far riflettere, numeri che fanno piangere; una tragedia nella tragedia che non si deve ripetere, dolorosa traccia che la pandemia da covid 19 lascerà nella nostra società. Dobbiamo impedire che, gli esseri umani, la politica in primis, che tendono di solito a dimenticare gli eventi negativi e a cercare di ripristinare quello che c'era prima, stavolta si impegnino a conservare memoria di quanto è accaduto e ad adoperarsi per un concreto e imminente cambiamento".