Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). “Gli agenti di Polizia penitenziaria sono adeguatamente tutelati? Ieri ho ricevuto una mail da parte del segretario provinciale del sindacato Sinappe, Vit...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).

“Gli agenti di Polizia penitenziaria sono adeguatamente tutelati?
Ieri ho ricevuto una mail da parte del segretario provinciale del sindacato Sinappe, Vitaliano Cinquegrana, in cui si attesta, che ha sollecitato due volte il Direttore della Casa circondariale di Bologna ed il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna e Marche ad eseguire routinariamente lo screening per valutare la presenza di ulteriori casi di Sars Cov 2 tra gli Agenti di Polizia Penitenziaria.
Come riporta il segretario del Sinappe Cinquegrana, pare che le e-mail a tutt’oggi non abbiano ricevuto risposta e sarebbero 10 i casi di positività tra il personale e 3 i casi fra i 750 detenuti.
Il mio intervento di inizio seduta è volto non ad una sterile protesta, ma a sollecitare le Istituzioni a porre in essere tutte le misure atte a tutelare la salute degli Agenti di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “Dozza”, onde evitare possibili cluster ed a tutela di tutto il mondo penitenziario.
È noto a tutti che il Covid-19 viene trasmesso in modo molto efficiente e vi sono prove evidenti che può essere trasmesso da un numero esiguo di persone paucisintomatiche o addirittura pre-sintomatiche.
Non lo dico io, ma lo dice la scienza medica che Covid 19, come i suoi due cugini SARS e MERS, può essere trasmesso, più facilmente, quando ci si trova in ambienti promiscui, scarsamente aereati, dove il distanziamento è difficilmente praticabile, quindi è doveroso controllare le persone e i luoghi a rischio come le carceri.
Per eliminare ogni possibile fonte di contagio è fondamentale applicare anche alle carceri, la strategia delle 3 T : “Testare, Tracciare, Trattare” e devono essere attivate interlocuzioni costanti con le aziende sanitarie, territorialmente competenti, onde favorire interventi a tutela del personale di Polizia penitenziaria.
Esiste un protocollo quadro del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria) denominato: “ Covid-19, le misure per prevenire il contagio all’interno delle carceri”, al quale attenersi e auspico che le Direzioni delle Case Circondariali lo applichino pedessiquamente.
Questo protocollo stabilisce anche che sia garantita la dotazione di appropriati dispositivi di protezione individuale e di prodotti per l’igiene quotidiana delle persone, oltre all’igiene ed alla sanificazione periodica dei locali.
In questa seconda ondata epidemica risulta di fondamentale importanza, soprattutto nelle carceri, il monitoraggio continuo della situazione e non giova a nessuno affrontare questo problema di sanità pubblica con leggerezza.
Il vicepresidente nazionale del Sumai, assieme al Sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp mi hanno informato che il 20 novembre è deceduto per Covid, l’ennesimo dirigente sanitario, il dottor Raffaele De Iasio, responsabile sanitario del carcere di Secondigliano, aveva 61 anni e si aggiunge alla lunga lista dei 209 medici deceduti per Covid.
In questo triste frangente sono vicina alla famiglia del collega, a tutto il personale di Polizia Penitenziaria ed agli operatori che gravitano quotidianamente attorno alle carceri e che, in questi giorni, stanno combattendo per sconfiggere il virus.
Ritengo doveroso che le varie Istituzioni preposte non si trovino impreparate di fronte a questa pandemia ed accettino la sfida della quarta T: Non c’è più Tempo da perdere!!!".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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