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Question Time, chiarimenti sulla petizione al Parlamento europeo per l'iter autorizzativo del Passante di Bologna

L'assessore alle Politiche per la mobilità Claudio Mazzanti ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizone civica) sulla petizione al Parlamento europeo re...

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L'assessore alle Politiche per la mobilità Claudio Mazzanti ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizone civica) sulla petizione al Parlamento europeo relativa all'iter autorizzativo del Passante di Bologna.

Domanda d'attualità della consigliera Clancy
"Viste le notizie relative alla petizione presentata al Parlamento Europeo da un gruppo di cittadini e cittadine in relazione all'iter autorizzativo per la realizzazione del passante autostradale per il nodo di Bologna, per la quale l'Europarlamento ha sollecitato una risposta dalla regione Emilia Romagna; viste le note preoccupazioni dei cittadini residenti in prossimità del tracciato dell'opera e di dati sull'inquinamento e il deprezzamento degli immobili nelle zone interessate; pone al Sindaco e alla Giunta la seguente domanda di attualità: per avere una valutazione politico amministrativa sul tema; per sapere se la Giunta abbia intenzione di farsi promotrice presso la Regione Emilia Romagna perché sia data risposta alle richieste del Parlamento Europeo in merito; per sapere come intendano rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e delle cittadine".

Risposta dell'assessore Mazzanti
"Gentile consigliera,
l'iter autorizzativo del Passante autostradale di Bologna si è articolato fino ad ora nei seguenti passaggi che riferisco sinteticamente:
  • 15 aprile 2016: firma dell'Accordo tra Ministero per le Infrastrutture, Regione Emilia Romagna, Città metropolitana Bologna, Comune Bologna e Società Autostrade;
  • luglio - novembre 2016: svolgimento del confronto pubblico sul Progetto preliminare sviluppato da Aspi;
  • 16 dicembre 2016: firma del verbale finale da parte del Comitato di monitoraggio per formalizzare le migliorie sul progetto derivanti dal confronto pubblico;
  • 10 gennaio 2017: avvio formale presso il Ministero dell'Ambiente della procedura di V.I.A., contestuale pubblicazione dell'avvio della procedura su due quotidiani nazionali e deposito del Progetto definitivo e dello Studio di impatto ambientale per la pubblica consultazione;
  • 30 marzo 2018: emissione del Decreto V.I.A. n.133 del Ministero Ambiente, sulla base del Parere positivo con prescrizioni della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale, il Ministero dell'Ambiente, di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha sancito la Compatibilità ambientale del progetto;
  • è attualmente in corso la Conferenza dei servizi presso il Ministero delle Infrastrutture per approvare il Progetto definitivo, approvare le Varianti urbanistiche dei comuni coinvolti, dichiarare la Pubblica utilità dell'opera;
  • il progetto con i suoi elaborati essenziali è stato depositato presso i comuni interessati per la libera consultazione da parte di tutti gli interessati, nell'ambito dell'avvio dell'iter espropriativo.

In definitiva l'iter approvativo dell'opera ha pienamente rispettato tutte le disposizioni di legge, anzi in esso è stato introdotto il confronto pubblico, non imposto dalla normativa vigente nel 2016, ed è stato condiviso da tutti i livelli istituzionali (Ministero, Regione, Comuni). Chiaramente dò per letto tutto quello che ho detto nelle risposte ai consiglieri Palumbo e Sassone rispetto al percorso che si è fatto in sede locale.
Per quanto riguarda le preoccupazioni dei cittadini circa gli effetti dell'opera, dalla documentazione tecnica di Studio di impatto ambientale prodotta per la procedura di V.I.A., si rileva che il potenziamento della infrastruttura produrrà un effetto di fluidificazione dei singoli assi stradali, che a livello territoriale si tradurrà in una riduzione della lunghezza degli spostamenti e dei tempi di percorrenza, quantificato ad esempio al 2025 in una riduzione di circa 1.508.000 veic. x Km percorsi ed in un risparmio di circa 2.970.000 veic. x ora impiegate.
A livello di emissioni atmosferiche nell'ora di punta mattutina, tali effetti si traducono, sempre con riferimento allo scenario programmatico e progettuale del 2025, in una riduzione da 666 Kg/ora a 649 kg/ora di NOx, in una riduzione da 78 Kg/ora a 77 Kg/ora di PM10, ed in una riduzione da 52 Kg/ora a 51 Kg/ora di PM2,5.
La realizzazione di un'ampia fascia boscata, di aree e parchi a verde previsti a lato o nei pressi dell'infrastruttura, con la messa a dimora di nuove alberature e interventi di forestazione oltre la realizzazione di barriere fonoassorbenti e l’attuazione di importanti opere annesse contribuiranno ulteriormente alla riduzione ed assorbimento delle emissioni.
Sarà nostra cura chiedere alla Regione il perché dei ritardi segnalati nel rispondere al Parlamento Europeo in merito".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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