Question Time, chiarimenti sui contagi da Covid-19 nelle Rsa
L'assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) sul contagio da Covid-19 nelle Rsa. La risposta è stata letta in aula dal...
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L'assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) sul contagio da Covid-19 nelle Rsa. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Alberto Aitini.
Domanda d'attualità del consigliere De Biase
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’aumento dei casi positivi al Covid-19 presso le case di riposo. Tale positività sono state riscontrate non solo tra gli ospiti ma anche tra il personale.
Visto anche l’andamento della curva dei contagi è in aumento e i più colpiti sembrano essere nuovamente gli anziani.
Pone la seguente domanda d’attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere dall’Amministrazione se ritenga le misure adottate sufficienti per ridurre il rischio di diffusione del virus; se ritenga il numero di posti letto in terapia intensiva sufficienti o se è previsto un aumento dei suddetti posti letto".
Risposta dell'assessore Barigazzi letta dall'assessore Aitini
"Gentilissimo consigliere, in relazione alla sua domanda si informa quanto segue.
L’attuale andamento dell’epidemia da coronavirus ha visto nelle ultime settimane un aumento generalizzato dei contagi nei confronti di tutta la popolazione. Anche nelle nostre strutture per anziani e disabili si è registrato un aumento del fenomeno; nell’ultima rilevazione del 28 ottobre nella Città di Bologna si contano 5 strutture interessate da nuovi casi di persone residenti positivi su un complessivo di 79 strutture residenziali per anziani e disabili. La stragrande maggioranza di questi ultimi è isolata nelle strutture stesse e le positività rilevate (di anziani e operatori) sono il frutto degli screening sistematici effettuati dall’Azienda ASL.
La situazione è costantemente monitorata giorno per giorno e sulla base dell’esperienza maturata in questi mesi sono operative una serie di azioni per rallentare e contrastare, con gli strumenti oggi a nostra disposizione e che si ritengono le più efficaci, la diffusione del contagio all’interno delle residenze. In particolare in base all'evoluzione degli scenari epidemiologici relativi alla diffusione del Covid-19 che si vanno delineando sul territorio dell’Azienda USL di Bologna e con particolare riferimento alle esigenze della rete dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, vengono messe in campo interventi ed azioni che descrivo e, che peraltro sono state approvate nella Conferenza Sociale e Sanitaria Metropolitana prima dell’insorgere di focolai.
Le Task Force aziendale e distrettuali già attive dalla scorsa primavera per fornire consulenza clinica, logistica ed organizzativa alle strutture residenziali e semi-residenziali verranno mantenute e se del caso rinforzate. Le Task costituite da équipe multi-professionali offrono una consulenza finalizzata sia alla identificazione proattiva e precoce dei casi sospetti per prevenire il contagio, sia alla presa in carico dei casi accertati (sintomatici o meno), in particolare per la strutturazione di percorsi di isolamento in struttura o di ricovero ospedaliero (a seconda della gravità).
L'attività di screening prevista una volta al mese sia per gli utenti sia per gli operatori di ciascuna struttura dovrà intensificarsi con una diversa periodicità (indicativamente ogni 15 giorni). Il prossimo approvvigionamento di nuovi test rapidi, che dovrebbero essere disponibili nel giro di una o due settimane, permetteranno di arrivare alla diagnosi in tempi più brevi con notevole beneficio nel tracciare con più frequenza e velocità in particolare gli operatori delle strutture.
Per quanto riguarda l’attività di ricovero è garantito il massimo impegno da parte dell’azienda. Sulla base delle indicazioni delle task force aziendale e distrettuali saranno condivise con i Gestori le modalità di gestione di casi sospetti e/o Covid positivi. Laddove non sia necessario il ricovero ospedaliero, sarà valutata l'opportunità o la necessità di spostare l'anziano o il disabile in posti letto dedicati alla gestione di ospiti Covid positivi asintomatici o pauci-sintomatici anche nell'ambito dell'ospedalità privata.
L'attività di approvvigionamento dei DPI sarà garantita come da indicazioni regionali, fornendo direttamente e/o rimborsando i Gestori dei servizi socio-sanitari accreditati. Verrà inoltre assicurata una costante attività formativa e consulenziale sull'utilizzo dei DPI e delle buone pratiche di prevenzione del rischio infettivo da parte dei competenti professionisti dell’Azienda USL (Direzione Infermieristica, Sanità Pubblica, Prevenzione e Protezione).
Oltre alle ordinarie attività di coordinamento distrettuali con i Gestori dei servizi del territorio, verrà introdotto un ulteriore coordinamento di livello aziendale rappresentativo di tutti i Gestori dei sei Distretti, finalizzato a mantenere una costante relazione di verifica sull'andamento della situazione e ad intervenire tempestivamente nel caso sia opportuno individuare azioni congiunte. Il "network" consentirà anche di rafforzare strategie condivise per il reclutamento del personale, vista la carenza di risorse infermieristiche segnalata da numerosi Gestori negli ultimi mesi.
I numeri di posti letto per le terapie intensive e sub-intensive nelle Aziende bolognesi sono ad oggi sufficienti e siamo nella capacità, coerente alla programmazione già effettuata, di poterne attivare ulteriormente a seguito dell’andamento epidemiologico della pandemia".