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Question Time, chiarimenti sui reati di violenza sessuale

L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui reati di violenza sessuale.Domanda della consigl...

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L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sui reati di violenza sessuale.

Domanda della consigliera Scarano
"Nelle classifiche per tipologia di reato, redatta dal Sole 24 Ore, Bologna risulta al primo posto per le violenze sessuali. Sono a chiedere all'assessora Zaccaria un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se oltre ad esprimere soddisfazione per il fatto che Bologna denuncia sempre e comunque reati così agghiaccianti, via siano indirizzi che l'Amministrazione sta verificando per contrastare la violenza e soprattutto, se intende promuovere una azione specifica in tale senso. Chiedo anche di conoscere se vi è una 'rete' di dati complessivi regionali che consenta di disaggregare ed evidenziare le informazioni relative alla voce 'violenze sessuali' ".

Risposta dell'assessora Zaccaria
"Siamo, come tutte le volte che escono i dati, ad affrontare questo tema, sono contenta perché quest'anno abbiamo fatto un passo avanti notevole. Partiamo dal presupposto che l'aumento delle denunce non sia un aumento degli episodi, ma un aumento della fiducia che le donne che subiscono questo genere di reati hanno nel sistema, per cui decidono di potersi affidare, decidono, anziché rimanere mute, di non dire niente e di rimanere a volte in balia del maltrattante, di denunciare. Quindi è già un grosso passo avanti. Per quello che riguarda i dati, non credo che non le sia mai stato risposto, nel senso che di dati ce ne sono tanti, bisogna vedere chi li raccoglie e come, e quando si vanno a vedere, bisogna vedere cosa c'è dentro e come leggerli. Se andiamo a vedere i dati sui reati, ci sono a livello regionale, vengono raccolti da tutte le Procure e sono disaggregati per tipo di reato: quindi la violenza sessuale è separata dal maltrattamento, è separata dallo stalking, perché si utilizzano le categorie del codice penale. Ci sono gli stessi dati, a livello regionale, raccolti dai centri antiviolenza, che come sappiamo hanno numeri diversi, più alti o più bassi a seconda delle zone. L'elemento che può essere importante approfondire è però capire cosa vogliamo dire quando parliamo di 'violenza sessuale': dal punto di vista del codice penale è un reato specifico, dal punto di vista generale e collettivo, bisogna capire se in questi dati sono inseriti anche i maltrattamenti in famiglia, che a volte vedono anche episodi di violenza sessuale, a volte vedono episodi di violenza psicologica, economica, oltre che fisica. Quindi, a seconda del tipo di approfondimento che si vuole fare, bisogna andare a trovare i dati giusti, che sono ovviamente raccolti dai soggetti che operano nel contrasto alla violenza, ognuno per le proprie competenze. Anche ad esempio nella distinzione tra i dati raccolti dalle Procure o quelli separati delle forze dell'ordine, bisogna andare a vedere l'ambito territoriale e capire che cosa si cerca. L'elemento, che forse in questo caso può essere di forte interesse, è la bassissima percentuale di denunce per violenza sessuale ad opera di uno sconosciuto, che continua da molti anni ormai ad essere molto ridotta, al di sotto del 10% mi pare, ma sto andando a memoria, rispetto al dato totale. Questo perché sappiamo che i reati contro le donne sono nella stragrande maggioranza, reati di relazione. Ora, visto che da questi dati emerge una valutazione sulla pericolosità delle città, è chiaro che dobbiamo andare a vedere se è più pericoloso girare per strada o se è più pericoloso stare in casa, come purtroppo emerge se stiamo sulla pericolosità basata sui numeri, che mi pare sia parte della riflessione che a lei interessa. In ogni caso, esistono dati raccolti da diversi soggetti. Ovviamente tutte le azioni che vengono messe in campo anche nell'ambito dell'Amministrazione, non le sto a descrivere perché le sapete - parlo del sostegno ai centri antiviolenza, la rete cittadina di contrasto alla violenza, tutte le iniziative di sensibilizzazione, il centro Senza violenza - raccolgono, a loro volta, dati separati, che sono molto locali, ma servono per fare dei ragionamenti. Tutte le associazioni che operano nel contrasto alla violenza hanno serie di dati storiche, che possono essere esaminate. Ribadisco però, che questi dati devono essere letti in funzione del fenomeno della violenza contro le donne con tutti gli aspetti socioculturali che questo fenomeno porta con sé e quindi non possono essere assolutamente letti come gli altri tipo di reato - le rapine eccetera-, ma riconoscendo tutte le specificità che il fenomeno individua. Quindi, consigliera, i dati esistono, glielo ribadisco e, a seconda di quello che può essere di interesse, vanno ricercati dai diversi soggetti che li raccolgono".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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