Question Time, chiarimenti sul diritto allo studio
L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul diritto allo studio.Domanda del consigliere Errani:"Visto la ras...
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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul diritto allo studio.
Domanda del consigliere Errani:
"Visto la rassegna stampa sulla proposta al Governo, da parte di alcune Regioni italiane, di riattivare la didattica a distanza per le scuole superiori, per diminuire l'affollamento sul servizio di trasporto pubblico, riducendo così il rischio di contagio. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica sull'opportunità di per poter garantire il diritto allo studio a Bologna e la continuità educativa in presenza, e naturalmente la tutela della sicurezza delle studentesse e degli studenti".
Risposta dell'assessora Zaccaria:
"Condivido in pieno le sue valutazioni, personalmente credo dovremmo aver capito dappertutto, in questi mesi, che la scuola deve essere la priorità dell'agenda, non deve essere il primo posto che chiude ma l'ultimo, dal mio punto di vista, dopo che si è tentato tutto il possibile. Abbiamo capito l'importanza della didattica in presenza, abbiamo visto il fortissimo rischio dell'aumento delle disuguaglianze, le conseguenze della chiusura precedente, forse ancora non siamo in grado di valutarle pienamente, ma ci siamo perfettamente resi conto, questo è il mio pensiero, che la scuola va tenuta aperta. I problemi che si stanno manifestando vanno approcciati diversamente. Se c'è un problema di trasporto pubblico, dal mio punto di vista, si dovrà fare una valutazione su quali sono le altre categorie che necessitano di trasporto pubblico prima di pensare alla chiusura della scuola, fare altri tipi di valutazioni per rendere disponibili i trasporti perché sono orari precisi, ancora prima di pensare a modificare gli orari delle scuole, se veramente ci diciamo che questa è la priorità dell'agenda, saranno gli ultimi a dover subire delle limitazioni; con dei grossi distinguo ovviamente, rispetto a ragazzi più grandi che no hanno avuto tanti problemi nell'usufruire di didattica integrata con didattica a distanza, credo sia molto importante per gli adolescenti recarsi a scuola e avere didattica in presenza, le conseguenze non sono state uguali per tutte le età. Certamente prima di ripensare a una chiusura, anche breve, della scuola, dobbiamo pensare a tutto quanto è possibile fare per il resto, prima di arrivare li, extrema ratio nel caso in cui non si riesca diversamente a contenere con tutte le altre misure possibili la diffusione del virus. Lo ha già detto lei, io lo confermo anche per gli ultimi dati che quotidianamente guardo, le scuole del nostro territorio, sono luoghi sicuri, dove le regole vengono rispettate da tutti, insegnanti e ragazzi, evidentemente i luoghi del contagio sono altri, quindi su quelli bisognerà agire con delle limitazioni, non credo che oggi ci siano da noi le condizioni per neanche lontanamente pensare a delle limitazioni. Se gli ambiti sono altri si agirà su luoghi dove i contagi si diffondono e anche nella gestione dei servizi io credo e ribadisco che la scuola debba avere la priorità, grazie".