Question Time, chiarimenti sulle richieste degli autisti Tper

L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sulle richieste degli autisti Tper.Domanda della consigliera Palumbo"Visti gli articoli di stamp...

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L'assessore Claudio Mazzanti ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Gruppo misto) sulle richieste degli autisti Tper.

Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’eventuale sciopero che gli autisti Tper metteranno in atto a causa dello scontro in atto con l’azienda. Visto che gli autisti Tper chiedono garanzia per la loro attività attraverso l’utilizzo delle catenelle che separano lo scompartimento dell’autista dal corpo del bus. L’incontro tra Sindacati, Azienda Tper e Prefettura sull’utilizzo delle catenelle sui mezzi particolarmente lunghi si è concluso con una fumata nera.
Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere come l’Amministrazione intende procedere per andare incontro alle richieste degli autisti Tper salvaguardando in tal modo la loro salute".

Risposta dell'assessore Mazzanti
"Gentile consigliera Palumbo, la sua domanda attiene al più generale ambito delle norme in vigore sui mezzi pubblici nell'attuale emergenza pandemica, oggetto del DPCM del 7 settembre scorso che contempla regole a tutela sia dei passeggeri, sia dei lavoratori in servizio nel trasporto pubblico. Questa norma ha validità nazionale.
Come ogni argomento di salute pubblica è, quindi, attentamente presidiato dall'Amministrazione, anche attraverso tutte le misure messe in atto dalla partecipata Tper che rispondono a i requisiti normativi previsti dal citato Decreto, confermati anche a livello territoriale dalla Regione Emilia-Romagna che proprio nei giorni scorsi ha stanziato fondi ulteriori, rispetto a quelli già dedicati a tal fine dalle aziende di trasporto, per implementare proprio le garanzie di sicurezza in maniera armonica su tutto il territorio regionale.
Ciò corrisponde anche a quanto è oggetto di vertenza da parte delle organizzazioni sindacali che  hanno annunciato un possibile sciopero al tavolo della Prefettura. Come Amministrazione stiamo seguendo la situazione.
Per quanto comunicato da Tper nelle diverse sedi che prevedono azioni e interventi collegati alla situazione pandemica, è stato chiarito che le protezioni della cabina di guida, sono state attivate già nei mesi scorsi anche a seguito di accordi in sede regionale per prevedere azioni ed investimenti volti a garantire la sicurezza dei lavoratori e la necessaria contemporanea ripresa dei servizi di trasporto pubblico con l’apertura delle scuole. Occorre ricordare che Tper si era attivata già da alcuni anni - quindi ben prima dell’emergenza Covid – installandole sulla propria flotta di bus come misura di salvaguardia del conducente, separando di fatto fisicamente l’autista dal vano passeggeri tramite una parete rigida, di vetro o di plexiglas a seconda dei modelli di autobus. Questa protezione, già installata su oltre 960 bus, è stata già testata come utile alla sicurezza del conducente e non è solo funzionale ad evitare eventuali aggressioni, ma anche – in questo frangente di pandemia – a tutela della salute, perché isola l’operatore garantendo una distanza buccale maggiore di 1 metro da chiunque. Gli autisti, inoltre, sono provvisti di mascherina, il cui uso in servizio di linea è obbligatorio.
Laddove è presente questa protezione del posto guida  – e si tratta della stragrande parte del parco veicolare di Tper – è stata riaperta la porta anteriore del bus per l’accesso dei passeggeri; nei bus che non sono ancora dotati di questo isolamento del conducente, invece, è stata mantenuta la chiusura della porta anteriore come nelle fasi emergenziali precedenti ma parliamo di numeri davvero piccoli e in via di esaurimento.
La soluzione di pieno utilizzo delle porte dei bus è in linea con quanto il DPCM del 7 settembre ha normato tenendo conto anche delle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico che è quello che poi ah permesso l'uscita del DPCM.
L’apertura di tutte le porte garantisce, infatti, tre condizioni essenziali a contemperare il rispetto delle normative igienico-sanitarie per tutti e la migliore fruizione del servizio da parte dell’utenza:
agevola il necessario frequente ricambio dell’aria presente sul mezzo, che si aggiunge al ricambio derivante dagli impianti dei bus;
consente di avere a disposizione l’intero spazio del vano passeggeri del bus, in considerazione del fatto che, rispetto alle precedenti fasi emergenziali, la possibilità di carico consentita dei bus è salita fino all’80% della capienza totale dei mezzi riportata nella carta di circolazione;
permette di differenziare i flussi dei passeggeri, come indicato dalle linee-guida sanitarie, anche sui bus che dispongono complessivamente di sole due porte.
Come si evince, le soluzioni intraprese da Tper sono assolutamente congrue e rispettose delle normative in vigore, poste a garanzia delle migliori condizioni di trasporto per operatori e utenti dei mezzi pubblici.
Il confronto tra le parti per esaminare tutte le questioni è sempre cosa utile e auspichiamo che si possa risolvere positivamente anche quello attuale, all’insegna della tutela dei lavoratori e dei passeggeri nel rigoroso rispetto della legge".

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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