Question Time, chiarimenti sui servizi pre e post scuola
L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) e delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Emily Marion Clancy ...
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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) e delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Emily Marion Clancy (Coalizione civica) sui servizi pre e post scuola.
Domanda del consigliere Bosco:
"Alla luce degli articoli di stampa, si chiede il parere della Giunta, in particolare si chiede di sapere se e come intenda conciliare le intenzioni relative ai servizi pre scuola e dopo scuola ed il rispetto delle linee guida regionali
Domanda della consigliera Mazzoni:
"In merito alle notizie allegate circa la sospensione dei servizi di pre e post scuola, domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa sulle disposizioni regionali che hanno portato alla decisione di sospendere tali servizi; se è in corso un confronto con la Regione Emilia Romagna in merito ai contenuti delle linee guida operative sui servizi integrativi di pre e post scuola e quali sono le richieste/proposte di modifica avanzate dall’Amministrazione comunale; se e come si sta valutando di utilizzare altri spazi, anche attraverso il reperimento di spazi esterni alle scuole, ma in loro prossimità, coinvolgendo il tessuto sociale del territorio; se e come si sta pensando di far fronte al conseguente aumento del numero di personale necessario".
Domanda della consigliera Clancy:
"Visti gli articoli stampa alla decisione del Comune di non garantire i servizi integrativi (pre e post scuola) e la conseguente protesta dei genitori. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere una valutazione politico amministrativa del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere il motivo che ha spinto l’Amministrazione a non garantire questo prezioso servizio per genitori e studenti. Per sapere inoltre cosa l’Amministrazione pensa del fatto che nei comuni dell’hinterland bolognese invece questi servizi sono stati garantiti".
Risposta dell'assessora Zaccaria:
"Approfitto delle domande che sono state fatto per rifare un po' il punto. Parto innanzitutto dalla cosa che mi premi di più, cioè ribadire che non è stata presa nessuna decisione di rinunciare alla organizzazione di questi servizi. Questo non lo dico in riferimento alle domande dei consiglieri e consigliere, ma nel momento in cui io dichiaro che a tutti i costi vogliamo fare questi servizi e i giornali titolano che il Comune di arrende, francamente, io rimango un po' spazzata su come vengono formulati i titoli. Ripariamo da qui, il Comune non si arrende lo abbiamo scritto nella comunicazione alle famiglie, riteniamo questi servizi fondamentali. Quello che noi abiamo cercato di fare capire è che per tutta una serie di motivi che proverò a rispiegare abbiamo bisogno di ancora un po' di tempo, non lo dico a cuor leggero, so che ogni giorno è molto difficile per le famiglie, ricevo moltissime proteste in cui mi si dice "come fa a chiederci pazienza", io non voglio sempre sottolineare il lavoro fatto finora, abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo riaperto le scuole, abbiamo lavorato a lungo anche sul pre e post e poi sono uscite le linee guida della Regione. Si è detto lo scontro tra Comune e Regione, non userei la parola scontro, ma confronto e nemmeno di riaprire un tavolo che in realtà non si mai chiuso. Su tutti i punti che hanno portato alla riapertura delle scuole il confronto con la Regione è sempre rimasto aperto. Noi da un lato stiamo cercando di valutare tutti gli aspetti delle linee guida che creano per noi delle criticità e quindi formulare delle proposte interpretative, senza alcun clamore, la cosa era già successa per le linee guida dei centri estivi, ci sono delle valutazioni e approfondimenti da fare rispetto a delle modalità applicative o interpretative che devono in qualche modo essere adeguate a comuni che hanno problemi organizzativi molto diversi. Innanzitutto per il discorso relativo alla necessità di utilizzare gli spazi in un determinato modo, alcune scuole hanno dovuto utilizzare ogni centimetro disponibile e quindi moltissime del nostre scuole non sature e non hanno altri spazi disponibili; altre scuole invece li hanno, quindi ci troviamo di fronte non solo a un numero elevato di scuole, ma a situazioni che sono molto diverse. Fin dal primo momento abbiamo approfondito l'utilizzo degli spazi di alunni e alunne che fanno parte di classi diverse. Questa è la criticità, con che modalità, con che distanza, con che dispositivi, per quanto tempo, possiamo pensare di fare stare in sicurezza alunni e alunne che appartengono a classi o bolle che non dovrebbero incontrarsi tra loro. N, non che questo non avvenga in altre situazioni, il trasporto ad esempio è un elemento che ha avuto delle sue regole, dobbiamo trovare regole giuste per garantire la convivenza rispetto agli spazi disponibili se ci sono o trovare altri spazi se non ci sono. La lettura di quelle linee guida deve essere rapportata a un Comune che ha una situazione particolarmente complessa. Noi e la Regione abbiamo lo stesso identico obiettivo, aprire il servizio in sicurezza, aprire il servizio perché è fondamentale per le famiglie, in sicurezza perché è un piano su cui noi non possiamo retrocedere di mezzo passo e non lo faremo certamente in un ambito che riguarda la scuola. Stiamo predisponendo scenari diversi, valutando tutte le risorse disponibili in termini di spazi, di risorse umane ed economiche, la consigliera Mazzoni lo ha già considerato, ma così come avvenuto in ogni altro ambito che ci ha portato alla riapertura, la valutazione delle risorse aggiuntive è imprescindibile e per il nostro Comune, c'è un investimento notevole per potere dare i servizi in sicurezza, è evidente ma su questo penso di avere risposto ogni volta. Sia per l'apertura dei centri estivi, sia per la data di riapertura delle scuole e nidi, in provincia ci sono numeri inferiori e modalità organizzative diverse. Ricordiamoci che noi gestiamo direttamente i servizi integrativi scolastici, questo comporta una complessità organizzativa ulteriore, ci fornisce la possibilità di dare un servizio omogeneo, coordinato in tutta la città, ma è una complessità organizzativa che ci fa aprire con dei giorni di ritardo, rispetto a un comune piccolo. Qui mi riferisco alla domanda del consigliere Bosco, le linee guida della regione sono vincolanti, non è che i comuni che hanno aperto non le rispettano, semplicemente hanno numeri diversi, non hanno magari raggiunto la saturazione degli spazi, hanno avuto la possibilità di aprire prima, se vi ricordate, in alcuni casi la Regione dava una data, noi abbiamo tardato una settimana o dieci giorni, ma abbiamo sempre aperto tutti i servizi.
I numeri che sono usciti l'altro giorno del servizio erano quelli all'apertura, voi sapete che non c'è scadenza per la richiesta delle famiglie, quindi a oggi i numeri aggiornati sono i seguenti per il pre scuola mattutino ha 2.382 utenti di 532 classi che riguardano 56 plessi scolastici, l'assistenza al pranzo, ha 1.334 utenti di 142 classi e 19 plessi scolastici, il post scuola pomeridiano a 2.379 utenti di 470 classi per 49 plessi scolastici interessati. I numeri li do per condividere la dimensione e la conseguente complessità dell'organizzazione connessa a questo tipo di servizi. Ci sono 200 nuove domande, quindi evidentemente la qualità dei nostri servizi è riconosciuta dai cittadini, sappiamo l'importanza che ha per le famiglie poter contare su orari più ampi rispetto a quello scolastico.
Al momento attuale stiamo procedendo su due fronti, da un alto questa lettura delle linee guida che mira ad evidenziare punti per noi estremamente critici dalla quale uscirà a brevissimo una richiesta interpretativa che rivolgeremo alla Regione con la quale, ribadisco, il confronto è sempre aperto, non si è chiuso, dall'altro plesso per plesso di nuovo si sta valutando quali sono le situazioni più difficili cercando le soluzioni più opportune eventualmente anche con la ricerca di spazi fuori dalla scuola, li dove non sarà possibile garantire di potere dare il servizio in sicurezza; tutta questa complessità e difficoltà dell'attivazione dei servizi di quest'anno è perché si vuole dare alle famiglie un servizio in sicurezza".
Domanda del consigliere Bosco:
"Alla luce degli articoli di stampa, si chiede il parere della Giunta, in particolare si chiede di sapere se e come intenda conciliare le intenzioni relative ai servizi pre scuola e dopo scuola ed il rispetto delle linee guida regionali
Domanda della consigliera Mazzoni:
"In merito alle notizie allegate circa la sospensione dei servizi di pre e post scuola, domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa sulle disposizioni regionali che hanno portato alla decisione di sospendere tali servizi; se è in corso un confronto con la Regione Emilia Romagna in merito ai contenuti delle linee guida operative sui servizi integrativi di pre e post scuola e quali sono le richieste/proposte di modifica avanzate dall’Amministrazione comunale; se e come si sta valutando di utilizzare altri spazi, anche attraverso il reperimento di spazi esterni alle scuole, ma in loro prossimità, coinvolgendo il tessuto sociale del territorio; se e come si sta pensando di far fronte al conseguente aumento del numero di personale necessario".
Domanda della consigliera Clancy:
"Visti gli articoli stampa alla decisione del Comune di non garantire i servizi integrativi (pre e post scuola) e la conseguente protesta dei genitori. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere una valutazione politico amministrativa del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere il motivo che ha spinto l’Amministrazione a non garantire questo prezioso servizio per genitori e studenti. Per sapere inoltre cosa l’Amministrazione pensa del fatto che nei comuni dell’hinterland bolognese invece questi servizi sono stati garantiti".
Risposta dell'assessora Zaccaria:
"Approfitto delle domande che sono state fatto per rifare un po' il punto. Parto innanzitutto dalla cosa che mi premi di più, cioè ribadire che non è stata presa nessuna decisione di rinunciare alla organizzazione di questi servizi. Questo non lo dico in riferimento alle domande dei consiglieri e consigliere, ma nel momento in cui io dichiaro che a tutti i costi vogliamo fare questi servizi e i giornali titolano che il Comune di arrende, francamente, io rimango un po' spazzata su come vengono formulati i titoli. Ripariamo da qui, il Comune non si arrende lo abbiamo scritto nella comunicazione alle famiglie, riteniamo questi servizi fondamentali. Quello che noi abiamo cercato di fare capire è che per tutta una serie di motivi che proverò a rispiegare abbiamo bisogno di ancora un po' di tempo, non lo dico a cuor leggero, so che ogni giorno è molto difficile per le famiglie, ricevo moltissime proteste in cui mi si dice "come fa a chiederci pazienza", io non voglio sempre sottolineare il lavoro fatto finora, abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo riaperto le scuole, abbiamo lavorato a lungo anche sul pre e post e poi sono uscite le linee guida della Regione. Si è detto lo scontro tra Comune e Regione, non userei la parola scontro, ma confronto e nemmeno di riaprire un tavolo che in realtà non si mai chiuso. Su tutti i punti che hanno portato alla riapertura delle scuole il confronto con la Regione è sempre rimasto aperto. Noi da un lato stiamo cercando di valutare tutti gli aspetti delle linee guida che creano per noi delle criticità e quindi formulare delle proposte interpretative, senza alcun clamore, la cosa era già successa per le linee guida dei centri estivi, ci sono delle valutazioni e approfondimenti da fare rispetto a delle modalità applicative o interpretative che devono in qualche modo essere adeguate a comuni che hanno problemi organizzativi molto diversi. Innanzitutto per il discorso relativo alla necessità di utilizzare gli spazi in un determinato modo, alcune scuole hanno dovuto utilizzare ogni centimetro disponibile e quindi moltissime del nostre scuole non sature e non hanno altri spazi disponibili; altre scuole invece li hanno, quindi ci troviamo di fronte non solo a un numero elevato di scuole, ma a situazioni che sono molto diverse. Fin dal primo momento abbiamo approfondito l'utilizzo degli spazi di alunni e alunne che fanno parte di classi diverse. Questa è la criticità, con che modalità, con che distanza, con che dispositivi, per quanto tempo, possiamo pensare di fare stare in sicurezza alunni e alunne che appartengono a classi o bolle che non dovrebbero incontrarsi tra loro. N, non che questo non avvenga in altre situazioni, il trasporto ad esempio è un elemento che ha avuto delle sue regole, dobbiamo trovare regole giuste per garantire la convivenza rispetto agli spazi disponibili se ci sono o trovare altri spazi se non ci sono. La lettura di quelle linee guida deve essere rapportata a un Comune che ha una situazione particolarmente complessa. Noi e la Regione abbiamo lo stesso identico obiettivo, aprire il servizio in sicurezza, aprire il servizio perché è fondamentale per le famiglie, in sicurezza perché è un piano su cui noi non possiamo retrocedere di mezzo passo e non lo faremo certamente in un ambito che riguarda la scuola. Stiamo predisponendo scenari diversi, valutando tutte le risorse disponibili in termini di spazi, di risorse umane ed economiche, la consigliera Mazzoni lo ha già considerato, ma così come avvenuto in ogni altro ambito che ci ha portato alla riapertura, la valutazione delle risorse aggiuntive è imprescindibile e per il nostro Comune, c'è un investimento notevole per potere dare i servizi in sicurezza, è evidente ma su questo penso di avere risposto ogni volta. Sia per l'apertura dei centri estivi, sia per la data di riapertura delle scuole e nidi, in provincia ci sono numeri inferiori e modalità organizzative diverse. Ricordiamoci che noi gestiamo direttamente i servizi integrativi scolastici, questo comporta una complessità organizzativa ulteriore, ci fornisce la possibilità di dare un servizio omogeneo, coordinato in tutta la città, ma è una complessità organizzativa che ci fa aprire con dei giorni di ritardo, rispetto a un comune piccolo. Qui mi riferisco alla domanda del consigliere Bosco, le linee guida della regione sono vincolanti, non è che i comuni che hanno aperto non le rispettano, semplicemente hanno numeri diversi, non hanno magari raggiunto la saturazione degli spazi, hanno avuto la possibilità di aprire prima, se vi ricordate, in alcuni casi la Regione dava una data, noi abbiamo tardato una settimana o dieci giorni, ma abbiamo sempre aperto tutti i servizi.
I numeri che sono usciti l'altro giorno del servizio erano quelli all'apertura, voi sapete che non c'è scadenza per la richiesta delle famiglie, quindi a oggi i numeri aggiornati sono i seguenti per il pre scuola mattutino ha 2.382 utenti di 532 classi che riguardano 56 plessi scolastici, l'assistenza al pranzo, ha 1.334 utenti di 142 classi e 19 plessi scolastici, il post scuola pomeridiano a 2.379 utenti di 470 classi per 49 plessi scolastici interessati. I numeri li do per condividere la dimensione e la conseguente complessità dell'organizzazione connessa a questo tipo di servizi. Ci sono 200 nuove domande, quindi evidentemente la qualità dei nostri servizi è riconosciuta dai cittadini, sappiamo l'importanza che ha per le famiglie poter contare su orari più ampi rispetto a quello scolastico.
Al momento attuale stiamo procedendo su due fronti, da un alto questa lettura delle linee guida che mira ad evidenziare punti per noi estremamente critici dalla quale uscirà a brevissimo una richiesta interpretativa che rivolgeremo alla Regione con la quale, ribadisco, il confronto è sempre aperto, non si è chiuso, dall'altro plesso per plesso di nuovo si sta valutando quali sono le situazioni più difficili cercando le soluzioni più opportune eventualmente anche con la ricerca di spazi fuori dalla scuola, li dove non sarà possibile garantire di potere dare il servizio in sicurezza; tutta questa complessità e difficoltà dell'attivazione dei servizi di quest'anno è perché si vuole dare alle famiglie un servizio in sicurezza".