Question Time, chiarimenti sulle nomine degli insegnanti di sostegno nelle scuole
L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) sulle nomine degli insegnanti di sostegno nelle scuole.Domanda d'attualità del consiglier...
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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Gian Marco De Biase (gruppo misto-Al centro Bologna) sulle nomine degli insegnanti di sostegno nelle scuole.
Domanda d'attualità del consigliere De Biase:
"Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle nomine degli insegnanti di sostengo per le scuole dell’infanzia; pone la seguente domanda d’attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema; per sapere dall’Amministrazione cosa intende fare il Comune per ridurre il disagio delle famiglie che hanno figli disabili".
Risposta dell'assessora Zaccaria:
"Grazie consigliere per la domanda, purtroppo ogni anno all'avvio dell'anno scolastico le modalità di reclutamento degli insegnanti di sostegno creano proprio delle difficoltà nelle assegnazioni e nel reperimento proprio degli stessi, come lei ha correttamente segnalato. Il problema è stato sollevato anche recentemente dall'Ufficio Scolastico Regionale che segnala come il numero di insegnanti qualificati che ogni anno escono dall'Università è altamente insufficienti per soddisfare le richieste, considerato il numero di bambini che necessitano di insegnanti di sostegno per i processi di inclusione scolastica. Come lei dice, è vero, non abbiamo competenza per rimediare a questa specifica mancanza, però abbiamo competenze precise nel processo di inclusione scolastica con gli educatori, che anche se non possono di fatto sostituire gli insegnanti nella loro importante funzione, possono però, all'interno del processo scolastico complessivo, affiancare e limitare il più possibile questa mancanza, grave e importante, e su questo condivido le sue osservazioni.
Il servizio di inclusione scolastica che il comune fornisce a bambine e bambini con disabilità riguarda circa 1.650 minori e coinvolge un numero di poco superiore alle 700 operatori. Questo servizio viene fornito dal primo giorno di frequenza scolastica del bambino, è coordinato dai servizi educativi del quartiere e beneficia del supporto di un coordinamento pedagogico fornito dalla cooperativa che gestisce il servizio. L'apporto di queste figure fornite dall'ente locale, che la legge definisce assistenti alla comunicazione e all'autonomia, definizione che non esaurisce tutti i compiti che svolgono, è tutto volto alla qualità e il più possibile alla continuità degli interventi. Gli educatori in assegnazione ai dirigenti scolastici sono operatori qualificati che forniscono una continuità nelle forme di accoglienza di bambini e bambine e anche alla famiglia, cercando, nell'ottica dell'inclusione, di affiancare la famiglia, instaurando dei veri e propri rapporti che passano anche da momenti di ascolto e sostegno qualificati, che secondo me va oltre la forma di quello che è previsto. Non è un apporto che può sostituire un insegnante di sostegno, ma permette un migliore inserimento e inclusione e va visto in un'ottica di gestione complessiva, anche rispetto alle istituzioni scolastiche che spesso trovano in questi educatori, dei mediatori, degli operatori in grado di completare questa mancanza. Il supporto che noi diamo, diventa concreto di ascolto e sostengo alle famiglie, non potendo per competenza colmare quella che è la mancanza dell'insegnante di sostegno".