Question Time, chiarimenti sul caso "Villa inferno"
L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sul caso Villa inferno. Domanda d'attualità della consigliera Lembi"Visti gli articoli d...
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L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito Democratico) sul caso Villa inferno.
Domanda d'attualità della consigliera Lembi
"Visti gli articoli di stampa, invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico-amministrativa sul caso di Villa Inferno, con particolare riferimento al sistema torbido che ne emerge, al legame tra consumo di cocaina, sfruttamento della prostituzione, coinvolgimento di minori e violenza. Chiedo inoltre di conoscere quali azioni il Comune di Bologna ha messo in atto o intenda avanzare in merito a questa questione".
Risposta dell'assessora Zaccaria
“Grazie presidente, grazie consigliera Lembi per la domanda, lei ha già messo un po’ in luce gran parte degli aspetti che emergono su una vicenda di una gravità estrema come questa. Io vorrei fare una precisazione sull’aspetto che crea veramente molta angoscia quando ci penso che lei, probabilmente per mancanza di tempo, non ha indicato, mi sembrava che ci stesse arrivando quando ha iniziato a parlare di violenza. Le dico il mio parere, non si parla di violenza perché qui usciamo dalle forme che già con grande fatica riusciamo a far capire - purtroppo sappiamo che comunemente se una non esce con le ossa rotte non è considerata violenza - che qualunque forma di abuso che venga posto in atto anche con modalità seduttive. Passatemi questo termine che è più tecnico di quello che sembra, ma per seduttivo intendo che non siamo nella situazione in cui ti prendono, ti rapiscono, ti buttano dentro un furgone, o del tipo 'ti riempio di botte, poi ti violento', perché chiaramente qui c’è in qualche modo nei confronti di queste ragazze molto giovani una modalità seduttiva. Ecco l’aspetto, dicevo, che veramente crea in me un’angoscia incredibile oltre a tutto quello che ha già detto lei, è che in qualche modo manchi sempre un giudizio molto duro di gravità per questi fatti, per una sorta di ammirazione serpeggiante, che non si può dire, ma che è più diffusa di quello che purtroppo vorremmo, di ammirazione per chi ha soldi, per chi si presenta con il macchinone, per chi fa le feste, che in qualche modo purtroppo è un’attrattiva per delle ragazze molto giovani. Ed è qui la carenza di cui tutti e tutte siamo responsabili a livello sociale per cui non ci sia un giudizio estremamente grave per chi consuma sostanze stupefacenti: se sono cocaina, se lo faccio in una villa sui colli, certo non è come se fossi un tossico disperato per strada, insomma se sono un poveraccio, non c’è nella società questo giudizio di gravità che invece ci deve essere. E in qualche modo diventa attraente questa situazione da film, io questo lo dico perché sono situazioni su cui purtroppo mi sono scontrata anche per la mia vita professionale, in cui davvero ci si immagina un film per cui questa ragazza viene magari presa a casa dall’uomo più grande, attraente, con la macchina, lei si immagina la cena al ristorante, poi però il film purtroppo diventa completamente un altro film. La difficoltà di sottrarsi, la vergogna probabilmente in tanti casi per quello che si fa, la stonatura totale tra quei fatti e la vita di queste ragazze, lascia poi dei segni che difficilmente riescono ad essere leniti, rimediati, non so neanche come dire, perché è un’età in cui pensare di partecipare a eventi come quelli non ti lascia molto scampo. L’irresponsabilità totale di uomini di diversa età, io sono riuscita a leggere ieri la frase da manuale 'non sapevo che avesse diciassette anni'. Questa ultimamente ci mancava, perché è davvero molto originale, avrei risposto fossi stata lì in qualità di avvocata e insomma, devo dire che quello che mi preoccupa è l’attrattiva, perché quando manca la parte di costrizione fisica, manca il giudizio di gravità, manca la colpa e questi uomini in qualche modo godono e godranno molto più di quello che dovrebbero di una sorta di tolleranza, perché queste ragazze saranno tutte bellissime, sicuramente dimostreranno qualche anno in più. Ecco io mi chiedo dove sta la dignità di uomini che devono pagare per avere delle donne alle loro feste, soprattutto la vergogna che qualcuno di loro avrà sicuramente delle figlie, delle sorelle o di qualche amica forse, non lo so, francamente non so dire, però secondo me la gravità sta nel fatto che noi dovremmo rendere davvero non così appetibili questi modi di vivere e iniziare a mettere un po’ di attenzione su quello che a certe età deve essere accessibile o meno e anche alle conseguenze dell’abuso di sostanze stupefacenti".