Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul bilancio del parco agroalimentare FICO

L'assessore al Lavoro Marco Lombardo ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Federico Martelloni (Coalizione civica) e Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) sul bilancio del parco agroalimentare Fico.D...

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L'assessore al Lavoro Marco Lombardo ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità dei consiglieri Federico Martelloni (Coalizione civica) e Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) sul bilancio del parco agroalimentare Fico.

Domanda del consigliere Martelloni:

"Viste le notizie relative al bilancio del parco agroalimentare FICO che vede perdite per 3,1 milioni di euro e le considerazioni espresse dall'AD Tiziana Primori circa le difficoltà riscontrate nell'attrarre pubblico e nel fidelizzarlo; vista la possibilità che l'emergenza sanitaria scoppiata a fine 2019 e che vede i suoi effetti perdurare nell'anno in corso, in particolare sull'afflusso di turisti, possa peggiorare la situazione dell'attività; visto che già in passato si erano riscontrate condizioni lavorative non ottimali per i lavoratori e le lavoratrici impiegate nel parco con massiccio ricorso al lavoro interinale e precario; pone la seguente domanda d’attualità per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta in merito; per sapere quali iniziative intenda intraprendere l'Amministrazione per assicurare la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici occupati presso la struttura".

Domanda del consigliere Sassone:

"Alla luce delle notizie apparse in questi giorni sugli organi d'informazione in merito al bilancio in rosso di Fico, non dovuto alla emergenza Covid come da articolo di stampa in allegato alla presente, chiede al Signor Sindaco una propria valutazione politica nel merito. Chiede se, alla luce dei dati di bilancio emersi, non ritenga di dover fare una seria e severa autocritica rispetto alla scelta di realizzare il parco Agroalimentare anche alla luce delle forti criticità avanzate sin da subito da più parti sul progetto e sulla sua collocazione".

Risposta dell'assessore Lombardo:

“Grazie presidente, utilizzerò molto meno del tempo assegnatomi per rispondere alle preoccupazioni, alle criticità, dei consiglieri Sassone e Martelloni. Come voi sapete, perché abbiamo avuto modo in diverse occasioni di confrontarci in sede di question time e anche in sede di udienze conoscitive, di Commissioni consiliari. Io ho sempre manifestato alcune perplessità rispetto alle proiezioni iniziali presentate all’atto dell’inaugurazione in cui si parlava di un potenziale di 7 milioni di visitatori, affermando che sono numeri più attinenti a dei luoghi di attrazioni turistiche internazionali, anzi mondiali, come la fontana di Trevi, piuttosto che a un parco tematico con al proprio interno un centro commerciale. Ponendo invece la necessità di caratterizzare il parco tematico come un luogo di racconto della filiera agroalimentare e delle eccellenze italiane nell’agrifood. E sostenendo che la sostenibilità appunto dell'opera dal punto di vista economico, finanziario, commerciale, dovesse dipendere da un'equilibrata partecipazione di visitatori che potesse orientativamente prevedere un terzo di visitatori locali, diciamo bolognesi ed emiliano-romagnoli, un terzo di visitatori provenienti da altre regioni d'Italia, anche attraverso la valorizzazione delle attività didattiche e quindi dalla presenza delle scolaresche che da tutta Italia comunque affluiscono al parco agroalimentare e un terzo di presenze dettate invece da turisti stranieri. E per quanto riguarda il valore, di che cosa pota FICO alla città, penso che possa essere di giusta valutazione per il Consiglio comunale, un dato presente dallo studio di Nomisma sia rispetto al 2019 sia rispetto all'anno precedente, ovvero che il 10% dei visitatori che vengono a Bologna per visitare FICO, lo considerino una delle prime attrazioni della città. Questo è un dato interessante perché ci fa capire, non che cosa porta la città a FICO, ma cosa porta FICO alla città, e io credo che soprattutto sotto l'aspetto dell'attrazione turistica questo sia un elemento che debba essere tenuto in considerazione prima di parlare di scommessa persa o prima di parlare di errori di cui partire per un autocritica.
Detto questo, è evidente che la rimodulazione di un parco che deve essere sempre meno caratterizzato dall’attività commerciale in senso proprio e sempre più caratterizzato da attività didattiche, educative, e che abbiano la capacità di raccontare attraverso un parco tematico che cos'è la filiera agroalimentare, dicevo questo dovrebbe portare sempre più, ma io ho avuto modo di dire in altre occasioni, l'orientamento di questo parco verso un parco dedicato alle famiglie e al tempo libero, e in questo senso va visto l'investimento in Luna Farm. Il rosso di bilancio che è stato ricapitalizzato dai soci che fanno parte di FICO, prende atto del fatto che le spese che sono state coperte, riguardano le spese di investimenti, le spese in pubblicità e le spese, diciamo appunto di realizzazione del Luna Farm: è chiaro che questi dati, che comunque riguardano come giustamente avete segnalato il 2019, quindi una fase pre Covid, sono dati che comunque devono preoccupare ed essere tenuti in considerazione dall'Amministrazione comunale, anche in considerazione di quello che poi è successo nell'anno successivo. Perché è evidente che con l'insorgere dell'emergenza Covid tutto il turismo internazionale e il turismo fuori dalla regione è venuto a mancare. Così come le iniziative internazionali che erano state previste quest'anno, penso al Food 2050, che avrebbe dovuto portare a Bologna eccellenze e moltissime personalità in questo senso, sono state rinviate al 2021. La riattivazione del parco ha portato poi a rimodulare alcune attività, penso all'arena del cinema, penso al tema dei campi estivi; è ancora prematuro fare una valutazione dei dati, ma credo che già a partire da settembre sia necessario, intanto da parte dell'Amministrazione, una convocazione del protocollo di sito, che ricordo era stato firmato con Eataly World s.r.l. e con le organizzazioni sindacali, proprio per valutare le situazioni dal punto di vista occupazionale. Ricordo, visto che è stato chiesto dal consigliere Martelloni, per quanto riguarda il protocollo di sito di Eataly World s.r.l. ci sono 65 persone che ci lavorano a tempo indeterminato e 5 persone che lavorano a tempo determinato, quindi c’è una grande preponderanza di lavoro indeterminato ed è stato uno dei primi casi in cui abbiamo chiesto l'anticipo del FIS in collaborazione con una banca del territorio. Però è del tutto evidente che noi dobbiamo avere l'impegno e anche la consapevolezza che il protocollo di sito dovrebbe essere in un qualche modo esteso per garantire la tutela occupazionale e la salvaguardia dei posti di lavoro, non solo a Eataly World s.r.l. ma a tutte le realtà che operano nel sito, perché è evidente che interessano tutti i 700 lavoratori e quindi le 700 famiglie e in qualche modo direttamente o indirettamente hanno il destino collegato a quello del parco agroalimentare di FICO. Così come andrà fatta una valutazione che coinvolga il Consiglio comunale anche nella presentazione nel progetto di rilancio. A me risulta consigliere Martelloni che non sia tanto un selfie della Ferragni a rilanciare l'immagine di FICO, quanto il programma di rilancio che può essere presentato da Cigarini, che ricordo è la persona che ha amministrato Cinecittà e in un qualche modo si è già occupato di un parco tematico che può costituire un'attrattiva rispetto al territorio. Ed è importante analizzare bene i dati di quel piano di rilancio, per valutare la sostenibilità economica e sociale. Penso che questo debba essere fatto con il coinvolgimento del consiglio comunale, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali perché, ripeto, preoccupazioni, condivisione della preoccupazione si, anche alla luce di quello che sta emergendo ovviamente di contrazione delle attività dovute al Covid, ma di qui a dire che non c’è alcuna speranza per il rilancio del parco agroalimentare, ecco, non vorrei sembrare troppo ottimista ai consiglieri, ma non sono nemmeno disfattista e penso che dobbiamo cercare in tutti i modi di salvaguardare la capacità produttiva del sito e i posti di lavoro delle persone che vi operano. Per cui essere interessati e impegnati nel rilancio si, anche attraverso la riconfigurazione di un parco agroalimentare che ricordo è un unicum al mondo”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
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