L'assessore al Lavoro Marco Lombardo ha risposto, nel corso della seduta di oggi, alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sul rientro al lavoro in presenza in sicurezza dei dipendenti comunali.

Domanda d'attualità del consigliere Piazza:

“Visto il comunicato delle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, UILFPL del 27 maggio 2020 che denuncia una violazione delle leggi nazionali in tema Covid.
Pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica amministrativa su quanto riportato; per sapere come il Comune intende gestire il graduale rientro in sicurezza e con quali modalità. Si chiede una valutazione in merito alla denuncia contenuta nel comunicato della mancata costituzione del Comitato per l'attuazione e verifica delle regole condivise in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro di cui il comunicato denuncia la mancata costituzione con le organizzazioni sindacali.
Si chiede inoltre se sia stata individuata una modalità o una data per l'avvio del tavolo di confronto in tema di regolamentazione dello smart working a più riprese richiesto dalle confederazioni sindacali”.

Risposta dell'assessore Lombardo:

"Grazie presidente, impiegherò molto meno perché rispetto alla sua domanda nel merito so che c'è un'interruzione e un confronto che vede coinvolto il direttore generale del Comune e so esserci una interlocuzione con le organizzazioni sindacali. La stessa domanda so essere posta anche da altri consiglieri e so che c'è la trattazione di una udienza conoscitiva, per cui, da questo punto di vista mi rimetto alla interlocuzione che viene portata avanti e alla risposta scritta che vi verrà data nel merito. Posso invece intervenire per la parte che di mia pertinenza cioè dell'attività che stiamo portando avanti sul tema dello smart working all'interno del tavolo SmartBo. Da questo punto di vista come ho avuto modo di dire in altre occasioni, la situazione della pandemia ha determinato un forte aumento del ricorso al lavoro agile, anche nella pubblica amministrazione. Ricordo che prima la media in Italia era del 2% di persone che utilizzavo lo smart working oggi siamo ampiamente sopra il 20%. Credo che questo debba rimanere un obiettivo anche una volta che avremo superato la fase dell'emergenza sanitaria. Ho più volte sostenuto che lo smart working deve essere considerato diciamo non in termini di extreme working e non deve avere a che fare solo con le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, ma con un cambio del paradigma nell'organizzazione delle attività, sia attività imprenditoriali sia attività che hanno a che fare con il ruolo del pubblico. Quindi un passaggio a un lavoro per obiettivi, con la condivisione rispetto a chi svolge il tema del lavoro agile e quindi penso che anche dal punto di vista forse può essere opportuno anche una interlocuzione del tavolo di SmartBo con le organizzazione sindacali, questo l'ho già detto nelle volte sono intervenuto al tavolo dello SmartBo, credo che sia importante un accompagnamento da parte delle organizzazioni sindacali proprio perché lo smart working si possa configurare in alcuni casi come un diritto del lavoratore a svolgere la prestazione in funzione di lavoro agile, con un cambio anche dell'approccio che deve essere dato da parte del datore di lavoro, cioè spostare da un tema del controllo a un tema della condivisione nell'individuazione degli obiettivi da raggiungere. Da questo punto di vista c'è la disponibilità ad affrontare il tema con le organizzazioni sindacali, mentre per quanto riguarda il tema da lei posto ci sarà la risposta scritta a entrambe le domande che so essere stata assegnata al sindaco, per cui mi rimetto alla risposta che sarà data a entrambi i consiglieri da parte del sindaco”.