Question Time, chiarimenti sullo scioglimento dell'Istituzione Biblioteche
L'assessore Matteo Lepore ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sullo scioglimento a settembre dell'Istituzione Biblioteche.Domanda del consigliere Martelloni"...
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L'assessore Matteo Lepore ha risposto, in seduta di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sullo scioglimento a settembre dell'Istituzione Biblioteche.
Domanda del consigliere Martelloni
"Viste le notizie di stampa da cui si apprende che l’istituzione biblioteche sarà chiusa a partire da settembre. Posto che ragioni albergano in criticità economiche e di gestione; viste le preoccupazioni dei sindacati in ordine alla continuità occupazionale dei lavoratori e all’assetto degli organici. Pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica amministrativa in merito; per sapere come intende coinvolgere le organizzazioni sindacali nella riorganizzazione del servizio".
Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie per la domanda, è un'occasione per iniziare un confronto con il Consiglio che durerà diversi mesi. Infatti la mia prima risposta è relativa alla delibera che abbiamo approvato come Giunta e che, nel caso dell'Istituzione Biblioteche, è una proposta di percorso, una proposta della Giunta di superamento dell'Istituzione Biblioteche, che verrà portata in Consiglio nel mese di settembre, a differenza delle altre Istituzioni che invece vedranno una delibera di Consiglio presentata già in questi giorni.
Per quanto riguarda l'Istituzione Biblioteche abbiamo ritenuto opportuno portare avanti un percorso condiviso con i sindacati, con il cda - che proprio in queste ore sta preparando una prima ipotesi di lavoro - e con i lavoratori. Io stesso ho incontrato 160 lavoratori in questi giorni, per condividere quella che era l'impostazione della Giunta e per preannunciargli che noi imposteremo un lavoro di coinvolgimento loro e degli altri soggetti che già citavo, come i sindacati e le altre realtà esterne al mondo delle biblioteche, per poi arrivare a confezionare una proposta che presenteremo e sottoporremo al voto del Consiglio Comunale. Lo faremo perché siamo convinti che il sistema bibliotecario comunale, quindi il sistema pubblico dell'offerta culturale, sia straordinariamente importante e in tutti i sondaggi che abbiamo svolto in questi anni il servizio delle nostre biblioteche è senza ombra di dubbio quello più apprezzato di tutta la città e di tutti i servizi, ancor più delle attività culturali che hanno un consenso molto ampio e godono anche un certo sentimento positivo. Insomma i cittadini bolognesi vogliono bene alle biblioteche comunali: ho citato recentemente i primi dati della biblioteca Salaborsa che nel primo giorno della riapertura ha prestato più di 650 libri e che nei mesi del lockdown ha di fatto lasciato ai cittadini in prestito oltre 50.000 volumi, segno di una grande partecipazione da parte della popolazione.
Ebbene questo sistema bibliotecario oltre dieci anni fa veniva collocato sotto l'Istituzione, nasceva un veicolo, una forma di governance delle biblioteche di quartiere che allora appunto erano sotto i singoli distretti, sotto i singoli quartieri. E' stata ridotta questo tipo di frammentazione e noi non vogliamo tornare indietro, lo diciamo chiaramente nella nostra delibera di Giunta: le biblioteche sono un sistema unitario cittadino e tali devono rimanere. Il percorso che si era impostato era un percorso che avrebbe progressivamente portato - questo nelle idee di chi ha fondato l'Istituzione - quel sistema ad una progressiva esternalizzazione: era nei fatti, con l'appalto che negli anni è molto cresciuto per aumentare le ore dei servizi. Io nel primo discorso di insediamento da assessore alla cultura ho detto che avrei invertito questa tendenza, cioè io penso che il servizio comunale delle biblioteche debba rimanere pubblico e tale dovrà essere nel suo futuro; che debba rimanere un sistema cittadino unitario; che la professione del bibliotecario e della bibliotecaria sia un valore e che quindi non vada annacquata con le altre competenze che ci sono in Comune e che avere - come a Milano, a Firenze, come nelle altre città italiane perché l'Istituzione, almeno nelle grandi città, di fatto c'era solo a Bologna - dentro al Dipartimento Cultura, dove abbiamo appena costituito il Settore Cultura con un suo organigramma, avere un dirigente che si occupa delle biblioteche, scelto con un concorso, e un corpus unitario che chiameremo plausibilmente "Sistema bibliotecario comunale", con un proprio marchio, una propria identità, dei propri uffici e dei propri serviz,i sia sicuramente un passo importante, che dice che noi vogliamo assumere.
Confermo il piano delle assunzioni di circa cento di bibliotecari nei prossimi anni. Sbloccheremo i concorsi che sono già stati preparati non appena sarà possibile, sulla base di quello che il Governo ci permetterà di fare e accelereremo anche il processo di reinvestimento sulle biblioteche. Quindi confermiamo il budget previsionale del 2020 e se potrò aggiungerò anche ulteriori risorse, perché credo che in questa situazione di difficoltà della comunità le biblioteche rappresentino una infrastruttura fondamentale. Dunque invito i consiglieri comunali, così come i cittadini, le associazioni, il mondo delle professioni che gravitano attorno al libro a partecipare a questo percorso che avvieremo nei prossimi giorni e che finirà a settembre e che ci porterà a condividere quello che è il progetto del sistema bibliotecario dei prossimi anni, del prossimo decennio.
Approfitto di questa risposta e dei pochi secondi che mi rimangono, visto che nell'articolo di un giornale in particolare che trattava questo tema, ho letto che noi stiamo pensando di trasformare la nostra Istituzione Musei in una fondazione, approfitto per dire che questo non è nelle mire di questa Giunta e quindi evidentemente il giornalista che ha scritto questa frase forse ha avuto un'indicazione sbagliata. Quindi voglio rassicurare sia i sindacati che i lavoratori dei musei con i quali non abbiamo condiviso questa ipotesi, semplicemente perché oggi non è sul tavolo. Spero di avere risposto, ma credo che avremo ulteriori occasioni proprio per approfondire. Grazie".