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Question Time, chiarimenti sull'iniziativa di vendita di piantine in piazza Maggiore

L'assessore Matteo Lepore ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) e del consigliere Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) sull'iniziativa di vendita di piantine in...

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L'assessore Matteo Lepore ha risposto, in seduta di Question time, alle domande d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) e del consigliere Francesco Sassone (Fratelli d'Italia) sull'iniziativa di vendita di piantine in piazza Maggiore.

Domanda della consigliera Scarano
"Quelle piantine comprate fuori regione. Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale sul coinvolgimento dell'amministrazione in questa vicenda che comunque ha portato l'amministrazione stessa ad essere considerata "nemica" della Federfiori e nemica dei tanti commercianti presenti in città ed in regione".

Domanda del consigliere Sassone
"Relativamente all’evento organizzato in piazza Maggiore sabato 16 maggio u.s. dal movimento 6000 sardine che prevedeva la vendita on line di 6000 piantine al fine di raccogliere fondi da destinare ad attività culturali da realizzare nel Comune di Bologna. Atteso che la predetta manifestazione ha avuto il supporto della Fondazione Innovazione Urbana e che il Comune di Bologna, anche a mezzo dell’assessore Lepore, ha comunicato che avrebbe donato ulteriori euro 5 per ogni piantina venduta.
Rilevato che non pare fosse consentita la vendita diretta in piazza delle  piantine cosa verificatasi, invece, per stessa ammissione degli organizzatori e che le piantine vendute sono state acquistate da vivai fuori regione e più precisamente in Liguria e Toscana, che ciò ha suscitato la reazione di varie associazioni di categoria tra le quali ASCOM, Confagricoltura, Federfiori nonché le proteste degli ambulanti. Si chiede al Sindaco e alla Giunta un commento sul fatto che si sia proceduto alla vendita diretta in loco delle piantine anche se non previsto e se non ritenga di verificare se detti comportamenti siano stati posti in violazioni di norme tali da comportare una sanzione e come intenda procedere in tal senso. Chiede inoltre se non pensa che, in un momento così complicato per la nostra città, per l’ organizzazione di un evento che ha avuto un eco mediatico così importante in città e non solo, non sarebbe stato doveroso coinvolgere nell’ organizzazione anche le associazioni di categoria del territorio ed i commercianti ed ambulanti che, per mesi,  sono stati costretti alla chiusura, anche al fine di prevedere l’ acquisto delle piante da vivai locali".

Risposta dell'assessore Lepore
"Grazie presidente, grazie consiglieri. Credo di avere già risposto a queste domande quando, credo il consigliere De Biase in Consiglio Comunale, mi aveva domandato che tipo di autorizzazione questa manifestazione configurasse. Ribadisco quanto detto allora, che questa era una manifestazione di carattere benefico e che le cose si sarebbero svolte secondo quelli che sono i protocolli di sicurezza e le leggi vigenti. Ovviamente, se ci sono dei consiglieri comunali che ravvisano dei comportamenti difformi, io credo che la cosa migliore sia rivolgersi come sempre alle autorità competenti, come ha detto già il mio collega Aitini noi facciamo la parte politica amministrativa, quindi le sanzioni devono essere comminate da chi di dovere. Per fortuna ancora gli assessori non girano con il libretto delle multe, ma ci sono la Polizia Locale e le altre istituzioni competenti, quindi penso che i consiglieri del centro - destra, spesso svolgendo questo anche per professione, sappiano bene quali sono gli strumenti per verificare se ci sono state delle violazioni e non credo che il dibattito politico debba in qualche modo accapigliarsi su questo. Perciò io ritengo che l'Amministrazione abbia fatto bene a collaborare a questa iniziativa, ho trovato un po' strano che qualcuno sostenesse che finanziare le attività culturali nei quartieri non fosse occuparsi di lavoro, perché mi risulta che a Bologna ci siano più di 30.000 persone che lavorano in questo settore professionalmente e tantissime associazioni che fanno di questa attività un valore economico e sono convinto che le attività culturali di questa estate aiuteranno tanti commercianti a vedere le proprie attività vissute.

Credo che portare gli eventi culturali di piccole dimensioni e in sicurezza nei quartieri, dove vivono le persone, serva a Bologna per evitare gli assembramenti e la calca nel centro storico. Quindi credo che stiamo andando nella direzione giusta di creare un'estate inclusiva, accogliente e sicura e questo movimento di cittadini sta contribuendo a questo tipo di attività. Ovviamente ci può essere chi non è d'accordo, chi ovviamente rappresenta le proprie istanze, però credo che stia nel gioco del dibattito politico anche accalorarsi per quanto è successo. Poi, ecco se le sardine non stanno simpatiche alla destra, credo che sia più un tema politico che altro e così lo derubricherei. Insomma io credo che dovremmo cercare tutti di evitare di litigare e di discutere se ci stanno simpatiche le sardine, dovremmo più concentrarci sui temi che in questo momento sono interessanti per le persone. L'iniziativa ha avuto comunque molto successo, perché oltre 6.000 persone hanno donato, quindi questa iniziativa è piaciuta, non so cos'altro potrei aggiungere. Intanto grazie per le domande".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:48
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