Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro). "Ieri sera sono state illustrate agli italiani le diposizioni contenute nel nuovo Dpcm per la Fase 2.Con questo intervento vorrei sof...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Addolorata Palumbo (gruppo misto-Nessuno resti indietro).
"Ieri sera sono state illustrate agli italiani le diposizioni contenute nel nuovo Dpcm per la Fase 2.
Con questo intervento vorrei soffermarmi in particolare su una disposizione che mi ha particolarmente colpita. Ieri sera ero un po’ stupita, ma mi son detta: 'forse non ho capito bene, leggerò il decreto domani mattina'.
E questa mattina l’ho letto, e avevo capito bene.
Una novità della fase due è che il totale isolamento finisce e si può cominciare a vedere qualcuno ma questo qualcuno deve essere un congiunto. Già per capire chi è congiunto devi aver fatto studi giuridici, Ma per fortuna oggi c’è Internet. Ho fatto un po’ di ricerche e alla fine ho trovato la definizione non di congiunti ma di 'prossimi congiunti' nel Codice Penale all’articolo 307.
I prossimi congiunti sono:
'gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole'.
Immagino che il presidente Conte si riferisse a questa definizione!
Mi anche venuto il dubbio che avesse usato il termine congiunti come sinonimo di parenti, ma Conte è un giurista si sarebbe posto il problema di specificare il grado di parentela a cui si riferiva.
Ho letto anche che alcuni quotidiani si interrogano sul termine congiunto, ad esempio La repubblica di questa mattina, la giornalista che ha scritto l’articolo ha interpretato congiunti come sinonimo di parenti, infatti si chiede fino a che grado di parentela si può estendere il termine?
E invoca 'un chiarimento interpretativo del governo per non creare confusione anche perché, essendo ancora in vigore l'autocertificazione e dunque i controlli sugli spostamenti, ogni cittadino deve sapere con certezza cosa può fare e cosa no e dunque chi può andare a trovare e chi no'.
Io penso, come ho già detto, che Conte da giurista abbia usato un termine preciso e che quindi la definizione di congiunti sia quella che si legge nel Codice Penale.
Ovviamente ritengo che limitare gli incontri abbia un senso, sono azioni mirate a limitare i contagi, quindi è importante ridurre, stringere la rete di contatti.
Ed ho provato a ragionare su questa rete di contatti. Ho provato a fare un ragionamento sulle persone che si possono incontrare partendo dal presupposto che per congiunti si intenda la lista definita all’art. 307 del codice penale.
Se facciamo uno schemino, al centro mettiamo il soggetto che incontra i suoi congiunti, riusciamo a costruire la rete dei suoi incontri. Facciamo lo stesso per ogni congiunto così da costruire una ipotetica rete dei contatti che probabilmente non è molto diversa da quella che verrebbe fuori se fosse data la possibilità ad ogni individuo di incontrare un amico o un’amica.
E non sto parlando di party, sto parlando di poter permettere a chiunque di incontrare chi gli è più cara o più caro che non è detto che stia nell’ambito familiare
Ci si chiede perché si sia privilegiato l’aspetto familiare, perché non abbiamo il diritto di scegliere chi vogliamo vedere ?
Ci sono tante persone sole, anziani che non hanno più nessuno, ma hanno invece una amico o un amico.
Ci sono le coppie non conviventi.
Ci sono le famiglie arcobaleno non riconosciute.
Senza contare che nel nostro paese c’è molta mobilità, tante e tanti dal sud si sono spostati al nord del paese e hanno costruito amicizie anche forti con persone con le quali non hanno un legame di parentela.
Oltretutto, secondo questo nuovo decreto, gli spostamenti sono consentiti all’interno della propria regione, cosa che condivido, per andare in un'altra regione bisognerà autocertificare motivi di lavoro, di salute e di necessità.
Anche alle celebrazioni funebri questo nuovo DPCM permette la partecipazione solo dei congiunti, a volte c’è più legame con le amiche e con gli amici che con la zia o lo zio, si crea il paradosso che, parenti senza nessun legame affettivo con il defunto, si sentano costretti a partecipare alla cerimonia. Penso che per il caso dei funerali sarebbe sufficiente limitare il numero dei partecipanti senza stabilire chi può e chi non può partecipare.
Concludo dicendo che a mio avviso il governo non può decidere che i rapporti importanti sono solo quelli familiari perché la famiglia non è sempre quella che vediamo nelle pubblicità e spero che corregga il tiro e si limiti a dare indicazioni sulle modalità di incontro, sul numero di persone da incontrare perché non può essere lo Stato a decidere chi possiamo vedere e chi no!”.