Question Time, chiarimenti in merito alle agevolazioni degli affitti a causa del coronavirus
L'assessore al patrimonio Matteo Lepore ha risposto oggi alla domanda di attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord) in merito alle agevolazioni sugli affitti a causa del coronavirusDomanda del consigliere Bosco
Alla luce dell'articol...
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L'assessore al patrimonio Matteo Lepore ha risposto oggi alla domanda di attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega Nord) in merito alle agevolazioni sugli affitti a causa del coronavirus
Domanda del consigliere Bosco
Alla luce dell'articolo di stampa in allegato si chiede il parere della Giunta. In particolare si chiede di sapere se il Comune intenda concedere riduzioni del canone di locazione per immobili commerciali di sua proprietà che, a causa dell'emergenza sanitaria, sono rimasti chiusi. Si chiede infine se intenda sollecitare ACER e ASP a fare altrettanto.
Risposta dell'assessore Lepore
"Alla domanda del consigliere rispondo, ringraziandolo, che abbiamo convocato un tavolo con le associazioni di categoria del mondo del commercio e abbiamo avanzato un primo confronto rispetto agli affitti comunali e la prossima settimana avremo un altro appuntamento con loro dove ragioneremo anche sugli immobili Acer e Asp.
L'orientamento che ha l'Amministrazione e che abbiamo espresso alle associazioni è quello di valutare una sospensione degli affitti comunali, per Asp e Acer parlerò la prossima settimana, dopo essermi confrontato con loro.
Per quanto riguarda gli affitti comunali stiamo pensando ad un percorso di sospensione per il periodo di emergenza e stiamo cercando ovviamente di ragionare ad un' ipotesi di accordo con le associazioni per collaborare con le categorie. L'obiettivo dell'Amministrazione è quello poi di andare a fare dei piani di rientro e delle ipotesi di agevolazione che andranno definite. Sono consapevole che sugli affitti commerciali cittadini questo avrà un impatto relativo, ma è intanto quello che il Comune può fare per quanto riguarda gli immobili di proprietà comunale. Sono circa 300, se non ricordo male, le realtà commerciali coinvolte, alcune hanno potuto svolgere le proprie attività altre no, quindi stiamo definendo anche con i codici Ateco, quelli che in qualche modo sono indicati dal Decreto.
Questo l'indirizzo che stiamo prendendo, ma vorremmo arrivare la prossima settimana ad un accordo con le categorie per annunciare poi quella che sarà la soluzione finale. Quindi dal punto di vista politico stiamo affrontando la situazione come già abbiamo fatto per la cosap e la tari e gli altri tributi, cioè cercando di mettere insieme quelle che sono le necessità dell'Amministrazione con quello che è un momento difficile per il mondo dell'economia cittadino che è in crisi di liquidità e che giustamente chiede all'Amministrazione un segnale di sostegno e noi stiamo lavorando per darglielo"