Question Time, chiarimenti sull'interpretazione delle norme che riguardano le passeggiate con figli minori
L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Gruppo Misto - Al Centro Bologna) e Paola Francesca Scarano (Lega No...
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L'assessore alla Sicurezza urbana integrata, Alberto Aitini ha risposto questa mattina in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Gian Marco De Biase (Gruppo Misto - Al Centro Bologna) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sull'interpretazione delle norme che riguardano le passeggiate con figli minori.
La domanda del consigliere De Biase
"Premesso che il Ministero degli Interni con la circolare n. 15350/117(2) Uff.III-Prot. Civ. del 31 marzo 2020 indirizzata ai Prefetti stabilisce che potranno essere consentiti gli spostamenti ad un solo genitore di camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta ad attività motoria all'aperto purché in prossimità della propria abitazione e stabilisce altresì la possibilità rimanendo sempre nei pressi della propria abitazione di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza.la Regione Emilia Romagna con il decreto del Presidente n. 41 del 18 marzo 2020 ordina alla lettera a) che "...lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute, o altre necessità come acquisto di generi alimentari)" questo decreto ancora in vigore non prevede quanto invece stabilito a livello nazionale nella circolare del 31 marzo. Pongo la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politica amministrativa sul tema e per chiedere all’Amministrazione di chiarire se sul territorio del comune di Bologna il genitore di figli minori potrà accompagnare i propri figli nei pressi dell'abitazione per fare una passeggiata e se la stessa cosa valga per l'accompagnamento di persone anziane e disabili.
La domanda della consigliera Scarano
"La lettera a un quotidiano locale a cui faccio riferimento sintetizza, direi perfettamente, l'incertezza, incolpevole, sull'interpretazione delle norme che regolano il vivere quotidiano. Sono pertanto a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere se l'amministrazione ha potuto, nel poco tempo a disposizione, dare una giusta interpretazione dei decreti e conseguentemente impartire giusti ordini agli addetti al controllo. Chiedo inoltre, data la difficile situazione, se non sia opportuno considerare legittime attività quotidiane come quella descritta nella lettera che hanno il semplice scopo di rendere meno gravose le giornate e progettare il futuro".
La risposta dell'assessore Aitini
“Grazie presidente, grazie consiglieri, buongiorno a tutti, innanzitutto mi preme dire che noi applichiamo alla lettera quelle che sono le disposizioni previste dai vari decreti previsti dal Presidente del consiglio dei Ministri e le eventuali ordinanze regionali, quindi non è un tema di comprensione o meno ma un tema di rispetto dei divieti e quindi gli agenti di Polizia Locale nei controlli che fanno applicano eventuali sanzioni o denunce appunto nel caso i divieti non siano rispettati. Rispetto alla domanda del consigliere De Biase, i figli minori, come ha recentemente chiarito la circolare del Ministero degli Interni, possono essere accompagnati da un adulto nei pressi della propria abitazione, chiaramente se l’alternativa è di rimanere a casa da soli, perché il principio ricordiamo è sempre quello di rimanere in casa e uscire solo per questioni di vere necessità. Chiaramente insieme ai figli minori vale lo stesso anche per gli anziani o appunto persone inabili che vengano accompagnate da un adulto sempre in un percorso vicino alla propria abitazione. Rispetto a quello che diceva ala consigliera Scarano, rispetto all’articolo di stampa dei giorni scorsi, è consentito spostarsi per raggiungere un esercizio commerciale la cui attività è stata chiusa o sospesa per esigenze sopravvenute e impreviste quali ad esempio urgenze non differibili di messa in sicurezza, quindi non è automatico che un commerciante possa raggiungere la propria attività appunto se questa attività è chiusa, ma deve avere delle reali motivazioni. Le esigenze appunto di urgenze non differibili devono essere comprovate con l’autodichiarazione che ognuno di noi, come sappiamo, deve avere con se’ ed eventualmente potranno essere svolte, ricordiamo anche verifiche posteriori, appunto sul fatto che queste necessità erano davvero indifferibili dopo il controllo e la consegna dell’autodichiarazione da parte del commerciante in questione. Il principio generale che non è mai cambiato al di là delle spiegazioni che di volta in volta il Ministero dell’Interno ha fatto, il principio rimane quello dell’obbligo di stare in casa e della possibilità di uscire solo per motivi di lavoro o salute, e appunto per inderogabili necessità”