Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti su coronavirus e contagi in una struttura per disabili in via Battindarno

L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) e della consigliera Graziella Tisselli (Fratelli D'Italia) su coronavirus e contagi in una struttura...

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L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alle domande d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) e della consigliera Graziella Tisselli (Fratelli D'Italia) su coronavirus e contagi in una struttura per disabili in via Battindarno. 

Domanda d'attualità del consigliere Martelloni
“Vista la notizia relativa alla presenza di una vittima di Coronavirus e ben 9 ospiti della struttura per disabili di via Battindarno risultati positivi ai tamponi relativi al Covid-19; tenuto conto delle ripetute proteste degli edificatori domiciliari e operatori delle strutture socio-sanitarie, anche in relazione ai carichi di lavoro e alle inadeguate misure di protezione; considerate le numerose e condivise prese di posizione del Consiglio comunale e della Giunta in ordine all’esigenza di prestare massima attenzione in rapporto ai segmenti più fragili del tessuto sociale, sia sul fronte sanitario, sia su quello socio-economico; pone la seguente domanda di attualità: per avere una valutazione politica rispetto al problema segnalato; per sapere dal Sindaco e dalla Giunta quale iniziative intendano assumere”.

Domanda d'attualità della consigliera Tisselli
"Alla luce di quanto apparso sugli organi d'informazione: 'Cresce la paura anche per i disabili...' e della situazione in cui versa il centro disabili Anfass di via Battindarno, come da art.allegati alla presente; chiede al Signor Sindaco il proprio pensiero nel merito e se non ritenga opportuno porre in atto tutte quelle azioni affinché vengano fatti subito i tamponi a tutti gli ospiti ed agli operatori sanitari che prestano il loro servizio presso le strutture in questione".

Risposta dell'assessore Barigazzi:

"La situazione ovviamente è problematica, però dobbiamo specificare e per questo ricordo quanto detto l’altra volta, task force, il numero telefonico dell’unità rischio infettivo strutture sociosanitarie dell’Ausl che è sempre attivo, i contatti costanti con i gestori per informazioni di supporto, il Comune che ovviamente, consigliere Martelloni, non è che abbia una competenza, ma si sta mettendo a disposizione, io mi sto mettendo a disposizione e sto spingendo ovunque la mia azione debordando molto dalle mie competenze, ma credo che in questa vicenda non ci possono essere idee di competenze, credo che sia un dovere civico aiutare dal Comune tutto quel settore.
Noi al 2 aprile, su 7.760 persone assistite nella provincia di Bologna, noi abbiamo 292 strutture sociosanitarie e socioassistenziali per anziani e disabili accreditate e non, in provincia di Bologna, un numero altissimo, molto meno le accreditate, siamo circa sulle 2.000 persone, abbiamo oggi 138 ospiti positivi di cui il 50% ricoverati e il 40% in struttura, mentre gli operatori di quelle accreditate sono 52 di cui 9 ricoverati e 43 isolati a domicilio. Prendete questi numeri con le pinze, perché cambiano ogni giorno purtroppo. Questo era per dire che ci sono situazioni molto complicate e molto serie come avete potuto leggere dai giornali, ma le stiamo seguendo quotidianamente, ero al telefono prima proprio con la sindaca di San Lazzaro perché stiamo cercando di dare aiuto a tutti per avere delle possibilità di aiuto anche sulla ASP Rodriguez, cosi come al Sant’Anna e Santa Caterina o con le strutture per disabili. Moltissime strutture riescono a controllare la situazione. Ci sono molte strutture con pazienti e personale che è risultato positivo, ma anche tante altre che riescono a farcela, seppur con una grandissima fatica.
Il flusso costante di dispositivi è un fatto essenziale, così come il personale. Ho chiesto ad ASP Città di Bologna di fare un bando per medici e infermieri a servizio di tutte le CRA che verrà pubblicato in questi giorni. Stiamo cercando anche attraverso l’azienda pubblica di dare una risposta e un aiuto anche agli altri e quindi emetteremo questo avviso pubblico semplificatissimo per cercare medici e infermieri, così come ne faremo magari uno per OSS e per tutte le altre figure che servono dentro queste strutture, che ovviamente stanno cercando personale anch’esse ognuna per la propria parte a loro modo. Su questo davvero lo sforzo è impressionante, metà della giornata la dedico a questo mondo. Quando parlo ovviamente di strutture per anziani parlo anche di quelle per disabili.
Sul centro di via Battindarno mi informano dal Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl che tutti gli ospiti sono stati sottoposti a tampone, il primo il 27 marzo il secondo il 2 aprile, che erano già programmati. I tamponi effettivamente consiglieri vengono fatti ai soggetti sintomatici, sono ancora queste le indicazioni del Ministero, perché l’esito del tampone fotografa una situazione in un determinato momento, mentre la positività dà conferma della diagnosi, la negatività non è in grado di escludere un’infezione in incubazione, quindi non esclude la possibilità dello sviluppo della malattia che potrebbe avvenire dopo qualche giorno, ecco perché si fanno per ora, almeno da indicazioni del Ministero della Salute, finché non cambieranno, sui sintomatici, anche con una lievissima sintomatologia. Il tampone verrà allargato anche tramite l’indagine sierologica, che ci potrà permettere invece di ricercare le persone che hanno sviluppato una immunità nei confronti del virus e quindi potrebbe risultare particolarmente utile per la sorveglianza degli operatori sociosanitari con le evidenti ricadute organizzative positive sui vari contesti lavorativi.
Oggi il vero problema è quello del reperimento del personale perché le strutture hanno tutte messe in atto le misure dei DPCM e della Regione, quindi isolare i reparti, divisione tra COVID e non, effettivamente però il tema trasversale per tutti è questo del reperimento del personale, tanto è vero che avevamo cercato tutte le strade, anche la richiesta alla Protezione Civile di aiutarci in questo. Abbiamo messo in campo anche l’ASP, siamo in contatto anche con la Curia, il nostro Vescovo mi ha telefonato per chiedermi se poteva fare qualcosa, stiamo cercando di coordinare e voi capite che con tutte queste strutture non è facile, anche cercando di capire cosa succede nel non accreditato, perché per me sono sempre persone, non faccio differenze giuridiche tra i nostri anziani, per cercare di capire proprio come coordinare l’offerta di personale da mettere a disposizione.
Nel centro Battindarno voglio aggiungere perché mi è arrivata una nota adesso le persone in ospedale ricoverate sono 11, le loro condizioni di salute a oggi non fanno prevedere il prolungarsi di ricovero ospedaliero e quindi si sta cercando di capire con il gestore di potere organizzare un percorso di rientro in struttura per il gruppo, con la predisposizione di un servizio specifico da parte dell’Ausl di presenza infermieristica continuativa nelle ore diurne, con una presenza di medici USCAT per potere seguire le persone. Sono stati effettuati tamponi anche sugli operatori e anche per precauzione sugli utenti che non presentano sintomi, in questo caso abbiamo contravvenuto alle regole, ma data la situazione abbiamo provato a farlo a tutti.
Con il gestore mi pare di capire che questa possibilità si possa realizzare, il gestore è sufficientemente robusto, è Anffas che ha anche altre strutture, e dunque può valutare anche lo spostamento di qualche persona in alte loro strutture.
Situazioni critiche in altri centri per la disabilità accreditati non ne abbiamo se non al centro Albero blu, con il quale stiamo facendo sempre i tamponi e il mantenimento del rapporto con Ausl e fortunatamente ad adesso non ci sono segnalazioni dai gruppi appartamento e delle case famiglia, nei 7 mila che dicevo ci sono dentro le CRA, i centri disabili, le case famiglia, i gruppi appartamento, le comunità alloggio, è davvero motlo grande questo ambito, ma stiamo cercando proprio di fare da raccordo insieme ad Ausl e speriamo che con l’afflusso dei DPI con il sierolgoco e i tamponi e con il supporto attivo ai gestori per cercare tutte le misure che sono state indicate all’interno dei centri, isolamento e divisione tra chi è positivo e non e anche con la terapia farmacologica che Ausl farà anche in quei centri per chi ha sintomi, Ausl ha già cominciato a domicilio e dentro i grandi ospedali. Spero che risolvendo le criticità più ampie che abbiamo oggi di poterle controllare nei prossimi giorni perché questa è fonte di grande preoccupazione ed è per questo che ci stiamo mettendo tutto lo sforzo possibile per farcela”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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