Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti su coronavirus e sicurezza degli operatori sanitari

L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla sicurezza degli operatori sanitari. Domanda d'attualit&...

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L'assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Federica Mazzoni (Partito Democratico) e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulla sicurezza degli operatori sanitari.

Domanda d'attualità della consigliera Mazzoni:

“In merito agli articoli allegati che riguardano le condizioni di sicurezza degli operatori sanitari in prima linea nella gestione e nella cura delle persone colpite da covid 19; domanda al Sindaco e alla Giunta: come è organizzata la distribuzione di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari; quali sono i criteri specifici (modalità e tempi) previsti dal piano regionale relativamente ai tamponi per gli operatori sanitari, se si stia valutando di allargare il piano prevedendo il tampone anche a cittadini senza sintomi entrati in contatto con operatori sanitari positivi acclarati, come ad esempio i loro familiari; se riterrebbe opportuno l'acquisto e l'utilizzo di test sierologici, ovvero con il prelievo del sangue per la ricerca degli anticorpi”.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano:

“Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo sul fatto che nel fine settimana inizierà l'attività di tamponi a tappeto per gli operatori sanitari, in particolare vorrei conoscere se questa attività che a quanto pare, parte su sollecitazione dei sindacati, poteva essere attuata anche prima. Chiedo anche di conoscere se questa attività di prevenzione verrà anche avviata all'interno delle Case di Riposo per anziani”

Risposta dell'assessore Barigazzi:

"Per quanto riguarda la distribuzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale c'è un gruppo operativo della direzione sanitaria che è in stretto contatto con i coordinatori infermieristici per valutare costantemente il fabbisogno di mascherine e quindi adeguarlo al continuo evolvere della situazione, che comprende tra l'altro al'attivazione di sette nuovi reparti COVID, come avete visto, stiamo allargando anche sul territorio degli ospedali periferici, è stato aperto anche un reparto di terapia intensiva a Bentivoglio, e COVID di diversi tipi, perché ci sono i COVID anche in uscita. Questo gruppo operativo raccoglie i fabbisogni anche delle CRA e poi fa giornalmente una suddivisione dei quantitativi richiesti, facendo il possibile con quello che ha.
Il rifornimento dei presidi è garantito dall'approvvigionamento dalle ditte produttrici che però vi devo dire, in questo momento è scarsissimo, dalle donazioni e qui ricordo che il Comune ha fatto una donazione di 8.000 mascherine, della prima donazione che ci è arrivata ne abbiamo girata una parte all'assistenza domiciliare, una parte all'Azienda e una parte alle CRA e poi abbiamo continuato a farlo a tutte le CRA compresa Asp naturalmente, privilegiandole, ce ne arriveranno anche la settimana prossima e continueremo a distribuirle, poi dalle forniture della Protezione Civile che dovrebbe essere il principale approvvigionamento. 
Non nascondo il fatto che siamo insufficienti, arrivano, vengono distribuite ogni giorno, ma questo è un problema nazionale, il fabbisogno qua è sopra le 50 mila mascherine al giorno, mentre il quantitativo che arriva non è certo questo. Questi sono i criteri e le modalità di distribuzione.
Per quanto riguarda il Piano regionale relativo ai tamponi non c'è nessun ritardo, ci sono delle indicazioni che sono state date con i DCPM dall'Istituto superiore di sanità che sono partite fin da marzo, in cui si diceva all'inizio che ai casi asintomatici non si sarebbe atto il tampone. Dopo hanno cominciato a dare altre indicazioni, adesso pare necessario identificare tutti gli individui che sono stati o possono essere stati a contatto casi confermati o probabili di COVID, focalizzando tra l'altro la ricerca degli stessi con particolare attenzione alle 48 ore precedenti l'insorgenza dei sintomi, fino al momento della diagnosi. Come dice oggi anche Fabrizio Pregliasco, che è il direttore sanitario dell'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, ci sono state tre fasi, prima abbiamo fatto i tamponi per rintracciare il virus in caso di conclamato contagio, poi li abbiamo fatti con precedenza ai contagiati ricoverati per proteggere gli operatori sanitari, adesso stiamo passando a farli agli operatori sanitari. La risposta dunque è si, sono già una decina di giorni che si stanno facendo,sono 120 tamponi al giorno, il commissario Venturi ha presentato un Piano in cui dice faremo più test a tutti i cittadini, a partire dai dipendenti del servizio sanitario regionale e dagli operatori sanitari del privato convenzionato. Dunque la risposta è si, per ricercare persone contagiate asintomatiche ed estendere la ricerca anche ai loro contatti. 
Siamo in quella che il direttore sanitario Pregliasco definisce la terza fase, e dunque la fase in cui dovremo continuare in questo senso a tappeto, non su tutta la popolazione, come ben sapete i test a tappeto non hanno nessun valore, perché ovviamente il tampone lo fai un giorno e il giorno dopo potresti avere contratto il virus, purtroppo, però sono necessari, quindi sugli operatori sanitari si fanno, sono già stati fatti e si faranno nelle CRA, ce ne sono 120 al giorno per tutti gli operatori sanitari sintomatici, esiste un servizio di segnalazione attivo sette giorni su sette, 12 ore al giorno, e se la valutazione del caso lo prevede il tampone viene eseguito immediatamente. A tutti gli operatori sanitari asintomatici, ma che hanno avuto un contatto con un caso positivo viene eseguito il tampone al settimo giorno dal contatto, queste sono le indicazioni oggi. 
Per quanto riguarda il test sierologico, stanno facendo dei test per validarne l'affidabilità. Ovviamente qui si è scelta la strada dell'affidabilità, anche io penso che sia promettente, è chiaro che di quelli ne possiamo fare di più nei laboratori, perché per i tamponi il problema a cascata è quanto i laboratori ne riescono a processare. Quello del Sant'Orsola è stato potenziato tantissimo, ma si accumulano continuamente e quindi è chiaro che se ci fosse un test di carattere diverso, sierologico efficace, allora questa ricerca per zone la potremmo estendere anche ai cittadini e quindi potrebbe essere una efficace misura per continuare a tracciare il virus e il suo contagio, a prevenirlo, anche quando cominceremo, spero presto, ad avere una vita sociale di nuovo normale, perché ovviamente il paese non si potrà fermare in eterno".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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