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Question Time, chiarimenti su inquinamento e coronavirus

La vicesindaca Valentina Orioli, ha risposto alla domanda di attualittà del consigliere Andrea Colombo (PD) su inquinamento e coronairus
 
Domanda del consigliere Andrea Colombo
In merito agli articoli di stampa allegati, relativi al c...

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La vicesindaca Valentina Orioli, ha risposto alla domanda di attualittà del consigliere Andrea Colombo (PD) su inquinamento e coronairus

 

Domanda del consigliere Andrea Colombo

In merito agli articoli di stampa allegati, relativi al calo dell'inquinamento atmosferico (sia polveri sottili, sia biossido di azoto) a seguito della riduzione delle attività e degli spostamenti delle persone causata dall'emergenza sanitaria da Covid-19;  una valutazione politico amministrativa in merito alla qualità dell'aria a Bologna, con riferimento all'andamento dell'inizio del 2020 e alla situazione cambiata nelle ultime settimane.

 

Risposta della vicesindaca Valentina Orioli

Come tutti ben sappiamo, le misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno stravolto le nostre abitudini quotidiane. Molte attività che svolgevamo liberamente fino a poche settimane fa sono al momento vietate ed i nostri stili di vita sono drasticamente cambiati.

I decreti # IoRestoaCasa vietano appunto di uscire di casa, consentendo solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze di lavoro, salute o acquisto di beni necessari. Chiaramente questa riduzione degli spostamenti ha portato dei benefici alla qualità dell’aria anche nella nostra città, soprattutto per quanto riguarda le concentrazioni di biossido di azoto, uno degli inquinanti più significativi connessi al traffico veicolare.

Le evidenze attualmente disponibili appaiono tuttavia contrastanti: complessivamente si registra un calo delle concentrazioni degli inquinanti misurati presso le centraline di monitoraggio a Bologna, favorito soprattutto dall’effetto delle perturbazioni che hanno portato pioggia e vento durante la prima settimana di marzo. L’arco temporale esaminato è ancora troppo ristretto per arrivare a valutazioni esaustive, ed allo stesso tempo, fare un semplice confronto tra situazione prima e dopo, slegato dal contesto meteorologico, ci sembra troppo semplicistico e riduttivo. La qualità dell’aria è infatti determinata da un insieme di fattori e solo una valutazione completa e organica degli stessi consente di trarre conclusioni scientificamente valide,come è stato detto anche dai tecnici di Arpae, negli articoli pubblicati sui quotidiani. Ad esempio: un’analisi approfondita dei traccianti presenti nel particolato, così da individuarne la sorgente emissiva, potrebbe fare chiarezza sulla diretta correlazione tra azioni di contenimento della diffusione del Covid 19 e il miglioramento della qualitàdell'aria.

Se per il biossido di azoto, strettamente correlato alle emissioni veicolari, si osserva un trend di calo abbastanza marcato con l’introduzione delle misure di contenimento, diverso è il discorso per il particolato. E’ vero che i flussi veicolari sono calati ma continua l’apporto emissivo dovuto ad impianti termici e comparto industriale. Dalla lettura dei dati si osserva come, cessati i contributi delle perturbazioni atmosferiche, i valori sono ripresi a salire, ed in data 12/03/2020 molte province dell’Emilia-Romagna hanno registrato superamenti del valore limite di 50 microgrammi/metrocubo del PM10, nonostante fossero già vigenti le disposizione restrittive.

Emblematico inoltre il caso di Codogno, che nei giorni seguenti il blocco totale del 21 febbraio, caratterizzati da clima stabile, ha registrato valori addirittura superiori alle giornate precedenti. Anche lì, sostanziali riduzioni sono arrivate solo in seguito ai cambiamenti delle condizioni meteo, e nei giorni successivi il trend è altalenante.

Il periodo precedente è stato caratterizzato da numerose giornate considerate “sfavorevoli” per la qualità dell’aria. La stagione invernale in generale, nell’intero bacino padano, è più incline al processo di inversione termica che intrappola a livello del suolo gli inquinanti, facendo registrare frequenti superamenti dei valori limite. I dati pubblicati da Arpae evidenziano diversi superamenti del valore limite di concentrazione del PM10 presso le stazioni di monitoraggio di Bologna nei mesi di gennaio e febbraio. Come spesso succede, in marzo la situazione è decisamente migliorata. Il passaggio in corso alla stagione primaverile più piovosa e ventilata, favorisce la dispersione degli inquinanti. Queste considerazioni hanno un ruolo non secondario per una corretta interpretazione dei dati misurati.

La concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera è determinata non solo dal numero e dall’intensità delle sorgenti di inquinamento, dalla distanza da tali sorgenti e dalle trasformazioni chimico-fisiche cui vengono sottoposti, ma anche dalle condizioni meteorologiche locali (per i fenomeni di inquinamento a scala locale) e dalle condizioni meteorologiche a grande scala (per i fenomeni di inquinamento a grande distanza dalle sorgenti), che spesso costituiscono il parametro chiave per la comprensione della genesi, dell’entità e dello sviluppo nel tempo delle situazioni di inquinamento atmosferico.

Ricapitolando, valori di partenza molto elevati e clima favorevole probabilmente hanno enfatizzato molto le variazioni del trend degli indicatori di qualità dell’aria, ed è errato attribuirne le cause esclusivamente a blocco del traffico e chiusura di scuole ed attività commerciali adottati ai fini del contenimento del contagio da coronavirus.

Sulla base di queste prime valutazioni si può certamente affermare che la correlazione fra il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione della mobilità e delle attività produttive confermi le ipotesi su cui si basano le strategie e le azioni del PAIR, il Piano Aria Integrato Regionale, tradotti nella pianificazione locale e, in particolare nel PUMS / PGTU.

Sarà tuttavia necessario nei prossimi mesi, quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata, indagare in modo più approfondito questa correlazione e trarre conclusioni su dati più solidi di quelli di cui disponiamo oggi.

 


 

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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