Question Time, chiarimenti sulle azioni di contrasto alla tratta e allo sfruttamento della prostituzione
L'assessora con delega alla Lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle azioni di contrasto alla tratta e allo s...
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L'assessora con delega alla Lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sulle azioni di contrasto alla tratta e allo sfruttamento della prostituzione. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Marco Lombardo.
Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Chiedo al Sindaco ed alla Giunta di esprimere un parere politico amministrativo su tale vicenda ed in particolare vorrei conoscere il pensiero e le valutazioni che sicuramente l'Assessore Zaccaria avrà elaborato su tale vicenda. Chiedo anche di conoscere se l'Amministrazione fosse comunque a conoscenza di tali vicende o meglio se l'Amministrazione in qualche modo fosse stata coinvolta in tale questione ed, in caso di risposta affermativa, quali reazioni avesse avuto.
Infine vorrei sapere dall'Assessore se ritenga che un'accoglienza così incontrollata possa essere ancora sostenuta".
Risposta dell'assessora Zaccaria letta dall'assessore Lombardo
Gentile consigliera Scarano,
in merito alla domanda di attualità presentatasi osserva quanto segue.
Ritengo siano ormai noti, visto che abbiamo affrontato tante volte il tema, i progetti che l'Amministrazione svolge da molti anni in merito al contrasto alla tratta. Brevemente ricordo, tra gli altri, il progetto Oltre la strada, gestito in convenzione dalle Associazioni Casa delle Donne per non subire violenza, Comunità Papa Giovanni XXIII e Mondodonna, che mira a far uscire da condizioni di sfruttamento o tratta le persone, favorendo il raggiungimento della loro autonomia. Questo progetto innanzitutto lavora per l'emersione del fenomeno, mediante la collaborazione con le Forze dell'Ordine, dei numeri di telefono dedicati, un'unità di strada specializzata, un rapporto costante con i servizi del territorio.
Al fine di contrastare la tratta, in questi anni, si è intervenuti costruendo una forte collaborazione con i servizi bolognesi che si occupano di protezione internazionale, mettendo a disposizione un'équipe d'esperienza per la valutazione di casi potenzialmente a rischio di sfruttamento emergenti agli sportelli di Asp città di Bologna o presso i Cas o gli Sprar, quando ancora il sistema aveva questa struttura, realizzando alcuni cicli di formazione per gli operatori del sistema protezione internazionale e del sistema tratta sul fenomeno degli sfruttamenti.
Presso l'Hub di via Mattei erano poi state inserite dalla Prefettura due figure professionali dell'associazione Mondodonna specializzate nel contrasto della tratta: un'operatrice dello sportello antiviolenza Chiama chiAma e una mediatrice nigeriana. Attraverso colloqui individuali e informative di gruppo, le operatrici erano impegnate in un'azione di individuazione ed emersione precoce di situazioni sospette di potenziali vittime di tratta tra le ospiti del Centro di prima accoglienza, per casi simili a quello citato dagli articoli di stampa, con conseguente segnalazione alla Prefettura di Bologna.
È evidente che, dopo l'entrata in vigore dei decreti sicurezza parte di queste azioni non possono più essere messe in campo dall'Amministrazione, che ha perso così parte della propria forza nel contrasto a tali fenomeni. Molte delle persone che con il sistema precedente potevano essere inserite in programmi e percorsi di inserimento ora non lo sono più e sono certamente più fragili e a rischio di essere coinvolti da fenomeni di criminalità, uscendo così da quelle reti di accoglienza e protezione che caratterizzavano il sistema precedente.
È altresì evidente, alla luce della vigenza del segreto istruttorio, che l'Amministrazione non può essere messa a conoscenza dello svolgimento di indagini dalle forze dell'ordine, uniche competenti alla repressione dei reati connessi alla tratta, e, pertanto, della vicenda oggetto della domanda, ho appreso solo dalla stampa.
L'accoglienza così come avviene oggi, che lei definisce incontrollata, certamente è da attribuire all'attuale assetto della normativa ed in particolare all'introduzione dei decreti sicurezza i quali, anche al di là del giudizio valoriale su di essi hanno, perfino nella pratica, portato a risultati opposti a quelli che si prefiggevano ed è anche per questo che ne auspichiamo un rapido e definitivo superamento".