Question Time, chiarimenti su Prati di Caprara
L'assessora Valentina Orioli ha risposto alle domande di attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica), su Prati di Caprara. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Marco Lomba...
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L'assessora Valentina Orioli ha risposto alle domande di attualità delle consigliere Addolorata Palumbo (Gruppo misto) e Emily Clancy (Coalizione civica), su Prati di Caprara. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Marco Lombardo.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito allo strano limbo in cui versano i Prati di Caprara. Visto che con l’adozione del PUG ( Piano Urbanistico Generale) a fine anno andranno in scadenza gli esistenti POC ( Piani operativi comunali) termine perentorio che obbliga i proprietari delle aree a presentare all’Amministrazione un PUA ( piano urbanistico attuativo) entro il 31 dicembre prossimo venturo per mantenere gli esistenti diritti edificatori. Visto che sembra che ad oggi non sia ancora giunta all’Amministrazione alcun PUA sui Prati di Caprara da parte della proprietà, la società Invimit. Sembra inoltre difficile che entro il 31 dicembre la società Invimit possa presentare un PUA dettagliato sull’area relativa ai Prati di Caprara. Da tempo si sta parlando della riqualificazione della zona con opinioni contrastanti sull’argomento tra Amministrazione e cittadini riuniti in Comitato. Pone la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico amministrativa sul tema. Per sapere dall’Amministrazione come pensa di intervenire qualora non venga presentato un piano urbanistico attuativo di riqualificazione della zona e se ha nuove proposte per la salvaguarda di questo polmone verde della nostra città".
Domanda della consigliera Clancy
"Premesso che i Piani Operativi Comunali ora in essere, a fronte dell’adozione del Piano Urbanistico Generale, scadranno il 31 dicembre 2020. Premesso altresì che Ad oggi non risulta che Invimit, proprietaria dell’area dei Prati di Caprara, abbia proposto all’Amministrazione alcun piano urbanistico attuativo, condizione necessaria per mantenere i suoi diritti edificatori sull’area. Considerato che larga parte della cittadinanza, compresi diversi gruppo consiliari e naturalmente il comitato cittadino Rigenerazione No Speculazione, vorrebbero una riqualificazione della zona dei prati a consumo di suolo zero, per trasformare l’area nel più grande parco urbano di Bologna. Pone la seguente domanda d’attualità al Sindaco e alla Giunta per avere una valutazione politico amministrativa sul tema. Per sapere, qualora non venisse presentato da parte di Invimit un piano urbanistico attuativo di riqualificazione della zona, quali siano le intenzioni dell’Amministrazione sull’area ".
Risposta dell'assessora Orioli letta dall'assessore Lombardo
"Gentili consigliere,
le vostre domande fanno riferimento a dichiarazioni che io stessa ho rilasciato durante la conferenza stampa dedicata alla presentazione del Pug. Credo quindi di avere già espresso il mio parere in merito, che più che una considerazione politica è una constatazione di ordine tecnico.
Per effetto della nuova legge urbanistica regionale, entro il 31 dicembre 2020 il Comune può adottare gli atti necessari all’approvazione dei Piani urbanistici attuativi conformi ai POC vigenti, tra i quali il POC Rigenerazione di patrimoni pubblici.
Questo significa che tutti i soggetti che, a quella data, non avranno trasformato il POC in un Piano Urbanistico Attuativo vedranno decadere i diritti edificatori da esso conferiti.
In conferenza stampa ho evidenziato che stiamo interloquendo con tutte le proprietà delle grandi aree di rigenerazione urbana, che abbiamo già ricevuto da parte di Cassa Depositi e Prestiti e di FS Sistemi Urbani la domanda di autorizzazione alla presentazione del Piano per la ex Caserma Sani, per la ex Caserma Mazzoni e per lo Scalo Ravone.
La Giunta si esprimerà sulle proposte presentate, permettendo o meno alle proprietà di procedere nella progettazione del Piano definitivo.
Anche con Invimit, proprietario dell’area Prati di Caprara, è in corso il confronto, ma ad oggi non è ancora pervenuta una proposta. La complessità di questa area e dei temi da trattare - indagini ambientali, fattibilità, qualità e costo delle infrastrutture e opere da realizzare, progetto del verde e bosco urbano -, mi fanno ritenere che sia difficile la formazione del PUA nei tempi di legge".