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Question Time, chiarimenti sulle classi a tempo pieno per gli alunni delle scuole primarie

La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Luisa Guidone (Partito Democratico) sulle classi a tempo pieno per gli alunni delle scuole primarie.Domanda d'attualità della consigliera Guidone:"In...

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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Luisa Guidone (Partito Democratico) sulle classi a tempo pieno per gli alunni delle scuole primarie.

Domanda d'attualità della consigliera Guidone:

"In merito agli articoli relativi alle scuole elementari dove gli alunni per frequentare il tempo pieno sono stati scelti con il sorteggio; domanda al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica sui fatti riportati dall'articolo".

Risposta della vicesindaco Pillati:

"Gentile consigliera, nel rispondere alla sua domanda, vorrei prima di tutto chiarire un aspetto che è quello dell'autorizzazione di classi a tempo pieno. Non si tratta di competenza degli Enti locali, dunque del Comune di Bologna, ma dell'Amministrazione statale, che nell'assegnazione degli organici autorizza anche il numero di classi e il relativo tempo scuola delle stesse classi.
Come è noto, l'offerta formativa della scuola primaria nella nostra città si caratterizza per una certa quota, sicuramente maggioritaria, di classi funzionanti a tempo pieno, cioè 40 ore settimanali, e una quota minoritaria funzionante a orario normale, di norma nella nostra città è sempre più di 27 ore settimanali, ma meno delle 40 consentite nelle classi funzionanti a tempo pieno. Come lei ha giustamente ricordato, sono i genitori che in fase di iscrizione scelgono il tempo scuola.
Sono molti anni che il numero di classi funzionanti a tempo pieno è bloccato dalle norme statali, salvo l'incremento che è stato autorizzato lo scorso anno, a cui ha fatto riferimento in questi giorni anche il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Bologna. La questione di cui ha dato notizia la stampa merita di essere correttamente inquadrata, perché si tratta di un surplus di domanda di tempo pieno rispetto all'attuale offerta, che potrebbe essere risolta dall'Amministrazione statale autorizzando le nuove classi della scuola Bombicci come classi a tempo pieno anziché a orario ridotto. Ed è su questo che la politica può in qualche modo agire, come peraltro abbiamo già fatto in sede di verifica congiunta delle iscrizioni con l'Ufficio scolastico territoriale, che, peraltro, sebbene al momento non sia in grado di dare delle risposte certe, perché queste dipendono dall'organico che verrà assegnato, ha mostrato comunque una disponibilità a portare avanti una istanza di questo tipo.
L'Amministrazione comunale può fare la sua parte nel monitorare l'offerta formativa affinché tutte le famiglie possano avere una risposta, ma non può decidere quante classi a tempo pieno o a tempo normale autorizzare e nemmeno decidere i criteri di accesso alle scuole. Questi ultimi competono al Consiglio di Istituto e solo in ultima istanza, cioè quando sono stati espletati tutti i criteri, si prevede il sorteggio, che avviene a parità di tutte le altre condizioni che il Consiglio di Istituto ha definito. La possibilità di modificare i criteri è esclusiva competenza del Consiglio di Istituto che ogni anno deve deliberare i criteri di accesso.
Quello che non si comprende, invece, ma la sua domanda lo ha in qualche modo già chiarito, è come la questione possa essere ricondotta e messa in relazione con il tema degli spazi scolastici o la costruzione di nuove scuole, che nulla hanno a che fare con il tipo di classi aggiuntive che l'Amministrazione statale è in grado di autorizzare. Quando saranno disponibili le scuole Carracci al cui interno vi sarà una sezione di scuola primaria, sarà l'Ufficio scolastico a stabilire il tipo di orario che caratterizzerà quella sezione di scuola primaria. Peraltro nel caso specifico a cui la domanda fa riferimento, come lei ha sottolineato, gli spazi ci sono, sono all'interno della scuola Bombicci, anche la dirigente dell’IC 8 lo ha chiarito, quindi il punto è se esisterà la possibilità con l'organico di attivare il tempo pieno oppure no. Come sempre l'Amministrazione comunale dovrà tenere monitorata la situazione affinché ci possa essere il migliore incontro tra domanda e offerta; questo lo abbiamo sempre fatto, ma la competenza dell'Amministrazione comunale non ci consente di stabilire autonomamente il tipo di classi, se a orario normale o tempo pieno".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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