Question Time, chiarimenti sullo stato dei marciapiedi
L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sullo stato dei marciapiedi. Domanda della consigliera Scarano:"Sono a chiedere al ...
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L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sullo stato dei marciapiedi.
Domanda della consigliera Scarano:
"Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta ma in particolare all'Assessore Lombardo ed all'Assessore Priolo un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere le motivazioni per cui la città di Bologna continua a non essere all'altezza dei propri concittadini che per muoversi in città necessitano di particolari ausili. Mi riferisco non soltanto a coloro che per deambulare devono utilizzare una carrozzina ma anche a tutta quella fascia di popolazione anziana che purtroppo cammina sopra dei marciapiedi estremamente dissestati. Ma mi rivolgo anche ai tanti bolognesi che giornalmente utilizzano lo scooter e sono costretti a percorrere via Santo Stefano - una via che non è più degna di essere chiamata tale. Chiedo quali azioni ha intenzione di mettere in campo la giunta e soprattutto quali risultati ha sinora raggiunto".
Risposta dell'assessore Lombardo:
"Grazie Presidente. Ringrazio la consigliera Scarano per la domanda posta e anche per le parole pesate rispetto alla domanda che riconoscono la sensibilità di quello che stiamo cercando di portare avanti, a anche la necessità di produrre dei risultati nel breve periodo oltre che nel medio e nel lungo periodo. Rispetto al tema io dirò alcune cose. Ricordo che proprio nel nuovo Protocollo appalti è stata inserita per la prima volta nel Comune di Bologna una norma che riguarda l'accessibilità e l'inclusione, per chiedere che l'eliminazione delle barriere architettoniche attraverso il principio della progettazione universale diventi patrimonio amministrativo dell'azione locale in tutti gli appalti che vengono fatti, anche nel Global verde e strade, la parte relativa alla manutenzione o altri appalti che in questo momento si stanno rinnovando nel Comune di Bologna. Aggiungo una informazione in più, ne da notizia oggi il Sole 24 Ore, di una sentenza della Cassazione in cui viene risarcito il disabile, era una consigliera, dal Comune che non ha eliminato le barriere architettoniche. Si trattava di una consigliera comunale che non aveva potuto avere l'accessibilità agli spazi del Comune ed è stato riconosciuto che la misura adottata, tecnicamente si chiama il trattorino, che la portava li dentro, era fonte di discriminazione indiretta, perché la persona non poteva autonomamente accedere alla fruibilità dello spazio più ampio di democrazia che abbiamo cioè la partecipazione nelle sale del Consiglio comunale dell'attività consiliare. Una sentenza importante perché riconosce un principio che deve diventare patrimonio non solo giuridico, ma anche etico. Il fatto che è un dovere collettivo quello di rimuovere le barriere architettoniche, non solo perché ostacolano le persone con disabilità, ma l'esercizio dei diritti fondamentali di tutte le persone, giustamente consigliera lei diceva non so solo le persone con disabilità, ma persone in carrozzina magari perché hanno avuto un infortunio sul lavoro o una malattia o persone anziane, passeggini, quindi riguarda tutto il tema ed è il motivo per il quale noi candidiamo il Comune di Bologna al Premio europeo delle città accessibili, non solo del tema della disabilità, per quanto sappiamo che è da li che bisogna partire.
Io ringrazio i cittadini per gli articoli che hanno fatto uscire sulla stampa, conosciamo la situazione e sappiamo che è complessa. Mi sono sentito anche con alcuni di loro, senza avere necessità di rispondere sui giornali o magari sui social. Per far comprendere loro che non c'è da parte nostra nessuna velleità, ma c'è il coraggio di osare qualche cosa che non è mai stato fatto con l'umiltà di sapere che queste cose non si fanno da soli, ma si fanno solo se ciascuno porta la propria competenza a fattore comune.
Voi sapete che da sempre ho chiesto che su questo tema non ci fossero divisioni tra di noi, sulle appartenenze politiche, perché so che sta a cuore a tutti il tema della disabilità.
Mercoledì ci sarà una conferenza stampa in cui verrà lanciato il percorso e vedrete che sarà un percorso serrato. Dal 15 dicembre, giorno di presentazione all'Arena del Sole, a oggi il tempo non è stato utilizzato invano e ve ne sarà dato atto proprio durante la conferenza stampa, perché la Fondazione per l'innovazione urbana ha impiegato questi due mesi per fare tutto quel lavoro di mappatura dei progetti che l'Amministrazione comunale fa già o intende fare. Ci saranno diverse modalità con cui si potrà partecipare, anche presentando cose realizzabili nel breve e medio periodo, perché si devono dare segnali concreti e che in qualche modo facciano diventare il tema dell'accessibilità un patrimonio dell'Amministrazione comunale da qui in avanti.
Il tema del piano dell'eliminazione delle barriere architettoniche che è necessario, strategico e fondamentale, è contenuto dentro il Piano di inclusione universale, che voi sapete il disability manager insieme all'Amministrazione comunale ha portato avanti e che è entrano nel DUP (Documento unico di programmazione). Questo significa che quando ci sono gli atti, penso per esempio al Piano urbanistico generale che l'assessore Orioli sta portando avanti e adesso andrà in discussione, quando si affronta il tema della mobilità, il tema dell'eliminazione delle barriere architettoniche entrerà a fare parte del patrimonio dell'Amministrazione. Non chiediamo sconti alle associazioni o ai cittadini che vivono queste situazioni quotidianamente, chiediamo di essere al nostro fianco in questo percorso, solo se ciascuno di noi porterà il proprio contributo in termini di competenze, valori e progettualità, riusciremo a capire che questo è un tema che non si affronta progetto per progetto, non si affronta settore amministrativo per settore amministrativo, ma si affronta se abbiamo una strategia e se l'accessibilità diventa un elemento strategico dell'azione della città, ma non solo di Bologna, ma di tutte le città. Se qualcuno vuole darci una mano, se le sardine vogliono darci una mano, le associazioni, l'Università, le imprese, le organizzazioni sindacali vogliono darci una mano sono tutte benvenute".
Domanda della consigliera Scarano:
"Sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta ma in particolare all'Assessore Lombardo ed all'Assessore Priolo un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei conoscere le motivazioni per cui la città di Bologna continua a non essere all'altezza dei propri concittadini che per muoversi in città necessitano di particolari ausili. Mi riferisco non soltanto a coloro che per deambulare devono utilizzare una carrozzina ma anche a tutta quella fascia di popolazione anziana che purtroppo cammina sopra dei marciapiedi estremamente dissestati. Ma mi rivolgo anche ai tanti bolognesi che giornalmente utilizzano lo scooter e sono costretti a percorrere via Santo Stefano - una via che non è più degna di essere chiamata tale. Chiedo quali azioni ha intenzione di mettere in campo la giunta e soprattutto quali risultati ha sinora raggiunto".
Risposta dell'assessore Lombardo:
"Grazie Presidente. Ringrazio la consigliera Scarano per la domanda posta e anche per le parole pesate rispetto alla domanda che riconoscono la sensibilità di quello che stiamo cercando di portare avanti, a anche la necessità di produrre dei risultati nel breve periodo oltre che nel medio e nel lungo periodo. Rispetto al tema io dirò alcune cose. Ricordo che proprio nel nuovo Protocollo appalti è stata inserita per la prima volta nel Comune di Bologna una norma che riguarda l'accessibilità e l'inclusione, per chiedere che l'eliminazione delle barriere architettoniche attraverso il principio della progettazione universale diventi patrimonio amministrativo dell'azione locale in tutti gli appalti che vengono fatti, anche nel Global verde e strade, la parte relativa alla manutenzione o altri appalti che in questo momento si stanno rinnovando nel Comune di Bologna. Aggiungo una informazione in più, ne da notizia oggi il Sole 24 Ore, di una sentenza della Cassazione in cui viene risarcito il disabile, era una consigliera, dal Comune che non ha eliminato le barriere architettoniche. Si trattava di una consigliera comunale che non aveva potuto avere l'accessibilità agli spazi del Comune ed è stato riconosciuto che la misura adottata, tecnicamente si chiama il trattorino, che la portava li dentro, era fonte di discriminazione indiretta, perché la persona non poteva autonomamente accedere alla fruibilità dello spazio più ampio di democrazia che abbiamo cioè la partecipazione nelle sale del Consiglio comunale dell'attività consiliare. Una sentenza importante perché riconosce un principio che deve diventare patrimonio non solo giuridico, ma anche etico. Il fatto che è un dovere collettivo quello di rimuovere le barriere architettoniche, non solo perché ostacolano le persone con disabilità, ma l'esercizio dei diritti fondamentali di tutte le persone, giustamente consigliera lei diceva non so solo le persone con disabilità, ma persone in carrozzina magari perché hanno avuto un infortunio sul lavoro o una malattia o persone anziane, passeggini, quindi riguarda tutto il tema ed è il motivo per il quale noi candidiamo il Comune di Bologna al Premio europeo delle città accessibili, non solo del tema della disabilità, per quanto sappiamo che è da li che bisogna partire.
Io ringrazio i cittadini per gli articoli che hanno fatto uscire sulla stampa, conosciamo la situazione e sappiamo che è complessa. Mi sono sentito anche con alcuni di loro, senza avere necessità di rispondere sui giornali o magari sui social. Per far comprendere loro che non c'è da parte nostra nessuna velleità, ma c'è il coraggio di osare qualche cosa che non è mai stato fatto con l'umiltà di sapere che queste cose non si fanno da soli, ma si fanno solo se ciascuno porta la propria competenza a fattore comune.
Voi sapete che da sempre ho chiesto che su questo tema non ci fossero divisioni tra di noi, sulle appartenenze politiche, perché so che sta a cuore a tutti il tema della disabilità.
Mercoledì ci sarà una conferenza stampa in cui verrà lanciato il percorso e vedrete che sarà un percorso serrato. Dal 15 dicembre, giorno di presentazione all'Arena del Sole, a oggi il tempo non è stato utilizzato invano e ve ne sarà dato atto proprio durante la conferenza stampa, perché la Fondazione per l'innovazione urbana ha impiegato questi due mesi per fare tutto quel lavoro di mappatura dei progetti che l'Amministrazione comunale fa già o intende fare. Ci saranno diverse modalità con cui si potrà partecipare, anche presentando cose realizzabili nel breve e medio periodo, perché si devono dare segnali concreti e che in qualche modo facciano diventare il tema dell'accessibilità un patrimonio dell'Amministrazione comunale da qui in avanti.
Il tema del piano dell'eliminazione delle barriere architettoniche che è necessario, strategico e fondamentale, è contenuto dentro il Piano di inclusione universale, che voi sapete il disability manager insieme all'Amministrazione comunale ha portato avanti e che è entrano nel DUP (Documento unico di programmazione). Questo significa che quando ci sono gli atti, penso per esempio al Piano urbanistico generale che l'assessore Orioli sta portando avanti e adesso andrà in discussione, quando si affronta il tema della mobilità, il tema dell'eliminazione delle barriere architettoniche entrerà a fare parte del patrimonio dell'Amministrazione. Non chiediamo sconti alle associazioni o ai cittadini che vivono queste situazioni quotidianamente, chiediamo di essere al nostro fianco in questo percorso, solo se ciascuno di noi porterà il proprio contributo in termini di competenze, valori e progettualità, riusciremo a capire che questo è un tema che non si affronta progetto per progetto, non si affronta settore amministrativo per settore amministrativo, ma si affronta se abbiamo una strategia e se l'accessibilità diventa un elemento strategico dell'azione della città, ma non solo di Bologna, ma di tutte le città. Se qualcuno vuole darci una mano, se le sardine vogliono darci una mano, le associazioni, l'Università, le imprese, le organizzazioni sindacali vogliono darci una mano sono tutte benvenute".