Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla regolamentazione delle piattaforme turistiche

L'assessore al Turismo e promozione della città Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Piazza (Movimento 5 Stelle), Emily Clancy (Coalizione civica) e Addolorat...

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L'assessore al Turismo e promozione della città Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Piazza (Movimento 5 Stelle), Emily Clancy (Coalizione civica) e Addolorata Palumbo (Gruppo Misto) sulla regolamentazione delle piattaforme turistiche. La risposta è stata letta in Aula dall'assessore Virginia Gieri.

La domanda del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa in merito alla prima “fumata nera” sull’emendamento anti-airbnbo; alla luce dell'incertezza normativa che lascia ampi dubbi sulla possibilità di avere seri strumenti per regolare il fenomeno degli affitti turistici tramite piattaforme;
Considerato l'ampio dibattito svoltosi a Bologna e le intenzioni politiche dichiarate dalla giunta e di quelle votate dal Consiglio Comunale, pongo la seguente domanda di attualità: per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sull’argomento; se ritiene che la possibilità di regolamentare seriamente il fenomeno degli affitti turistici a Bologna sia in pericolo o vi sia comunque la possibilità di agire in maniera efficace; se, alla luce di quanto sta accadendo, conferma le intenzioni precedenti o sarà necessario rivederle".

La domanda della consigliera Clancy
"Visti gli articoli di stampa che descrivono come pochi giorni fa fosse stato proposto dal deputato del Partito Democratico, Nicola Pellicani, un emendamento al disegno legge ‘Milleproroghe’, poi ritirato dallo stesso proponente in seguito alla pressione sul governo da parte di Italia Viva, il quale dava più potere ai singoli Comuni, prevedendo l’introduzione di un’autorizzazione specifica per stabilire il numero massimo di concessioni annue ai locatori privati, un tetto di giorni all’anno in cui mettere in affitto l’immobile sulle piattaforme online e l’inversione dell’onere della prova per chi affitta più di tre camere, ‘obbligando’ chi le mette sul mercato a dimostrare 'l’insussistenza di un’attività imprenditoriale'. Premesso che al termine dell’istruttoria pubblica sul disagio abitativo il Consiglio Comunale di Bologna ha approvato un documento largamente condiviso che evidenziava 'la necessità di regolamentare con maggiore vigore ed equilibrio il sistema dagli affitti, con attenzione specifica al fenomeno emergente del turismo' e, tra gli indirizzi espressi al Sindaco e alla Giunta, chiedeva di 'impegnarsi ad istituire un tavolo per analizzare in modo approfondito il fenomeno delle locazioni turistiche di affitto breve individuando gli strumenti perseguibili con l’obiettivo di regolamentarlo', considerato che tale emendamento andava nella direzione di quanto richiesto a gran voce da migliaia di cittadini e cittadine e organizzazioni sociali e recepito dal Consiglio Comunale di Bologna , chiedo al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in merito; se ci sia stata l’occasione, ad esempio in una Conferenza Stato Regioni Enti Locali, di trasferire gli indirizzi e le richieste espresse dal Consiglio Comunale al Governo; quali azioni intendano intraprendere per dare comunque attuazione al punto in oggetto dell’Odg approvato dal Consiglio Comunale lo scorso autunno".

La domanda della consigliera Palumbo
"Visto gli articoli di stampa apparsi in merito al fatto che stato ritirato l'emendamento al decreto Milleproroghe che avrebbe fissato i limiti per gli Airbnb e le altre piattaforme digitali del settore, visto che è stato approvato un ordine del giorno contenente gli indirizzi del Consiglio Comunale alla Sindaco e alla Giunta in merito al disagio abitativo nella città di Bologna, a seguito dell’Istruttoria pubblica , invitando l’Amministrazione ad una regolamentazione delle piattaforme digitali per gli affitti, pongo la seguente domanda d’attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su quanto letto sulla stampa, per sapere dall’Amministrazione, alla luce del ritiro di questo emendamento, come pensa di agire e quali azioni intende metter in atto affinché si arrivi ad una regolamentazione degli airbnb e delle altre piattaforme digitali".

La risposta dell'assessore Lepore letta in Aula dall'assessore Gieri
"Gentili consiglieri, nel ringraziarvi per le vostre domande vi rispondo quanto segue.
Il Comune di Bologna è impegnato da tempo sul fronte della regolamentazione riguardante le piattaforme digitali, in tutti i settori e in particolare per quanto riguarda gli affitti brevi. Anche a seguito delle conclusioni relative all’Istruttoria pubblica sull’emergenza abitativa nella nostra città, la Giunta ha intrapreso un percorso sia a livello politico sia a livello amministrativo a questo scopo. Un impegno che intendo ribadire in questa sede, ancora una volta.
A proposito dell’Istruttoria pubblica svolta, come richiamato dall’ordine del giorno approvato da questo Consiglio, la Giunta conferma l’intenzione di applicare il Decreto Unesco al Centro Storico per quanto concerne le nuove aperture di home sharing su piattaforme online oltre che la ridefinizione dei canoni concordati. Tale percorso, che stiamo studiando congiuntamente con la Città di Firenze, potrebbe ovviamente essere positivamente condizionato da ulteriori interventi del Governo e del Parlamento. Il nostro obiettivo non è impedire l’home sharing e boicottare le piattaforme né tanto meno i cittadini che legittimamente decidono di condividere i propri appartamenti, bensì contrastare le distorsioni speculative da un lato e dall’altro l’eccessiva concentrazione in alcune aree della città degli affitti brevi a scapito dell’accesso alla casa per studenti e residenti. I Comuni hanno bisogno di leve e strumenti. Questo è il punto politico dirimente, che stiamo ponendo e al quale pretendiamo una risposta chiara e convincente da parte di tutti i livelli: Regione, Parlamento e Governo, Commissione Europea.
Insieme a Firenze abbiamo aderito alla rete di città europee sul diritto all’abitare e con Barcellona abbiamo richiesto un incontro urgente con la Commissione Europea. Mentre a metà febbraio, a Napoli, parteciperemo a un vertice dei comuni italiani in virtù del confronto aperto con il Governo italiano.
In questo quadro colloco la mia risposta e quanto la Giunta valuta rispetto al dibattito Parlamentare in corso.
Il contenuto dell'emendamento proposto dall'Onorevole Pellicani conteneva misure coerenti con l'orientamento dei Comuni di Bologna e di Firenze, questo è vero, anche se non nasceva da un confronto preventivo con noi. Ciò detto il ritiro dell’emendamento non è certo valutabile come un fatto positivo. Il Governo ha però subito fatto sapere che si intende portare avanti un percorso di regolamentazione così come auspicato dalle città e che presto verrà convocato un incontro con i Comuni. Vi terremo quindi aggiornati sui prossimi passi, convinti a proseguire nella nostra azione".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:47
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