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Question Time, chiarimenti sui posti di lavoro legati allo sviluppo turistico della città

L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione Civica) sui posti di lavoro legati allo sviluppo turistico della città.Domanda del...

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L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione Civica) sui posti di lavoro legati allo sviluppo turistico della città.

Domanda del consigliere Martelloni
"Viste le notizie riguardanti i posti di lavoro generati dallo sviluppo turistico di Bologna, chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; se abbiano ulteriori informazioni in merito alla natura e alla qualità dei posti di lavoro indicati".

Risposta dell'assessore Lombardo
"Grazie presidente, ringrazio il consigliere Martelloni e anche il consigliere Mazzanti per le domande alle quali mi accingo a rispondere, per la parte di mia competenza, ricordando, come è stato detto dal consigliere Martelloni, che nel gioco di squadra, è giusto che ciascuno faccia un pezzo in questo percorso. Io condivido quanto già detto dal collega, dall'assessore Lepore, sul tema delle politiche del turismo nella nostra città, cioè il fatto che Bologna è diventata, da città di passaggio, una città di destinazione turistica è assodato ma quello che voglio porre all'attenzione di tutti è che ci deve essere un ragionamento da fare non solo sull'attrattività del territorio rispetto al turismo, ma anche su quale offerta turistica vogliamo ricevere nel nostro territorio e quindi evitare in qualche modo che ci sia solo il turismo mordi e fuggi. Quindi condivido pienamente le considerazioni che sono state fatte e mi concentro sulla parte più di mia competenza che è quella del tema del lavoro. Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni in quest'Aula, fare l'assessore al Lavoro e all'attività produttiva in una realtà come quella di Bologna, può limitarsi semplicemente a sottolineare i lati positivi, sono stati anche ricordati dal consigliere Mazzanti, siamo la prima città italiana per la il suo tasso di occupazione, siamo la prima città italiana con il minor tasso di disoccupazione, siamo la prima città italiana per occupazione femminile. È giusto ricordarlo, ma questo non basta. Io credo che il salto di qualità che bisogna fare, dal punto di vista politico e dal punto di vista culturale, è andare oltre i numeri, oltre i dati. Perché solo con un'analisi qualitativa si riesce a capire qual è la situazione reale, del mondo produttivo del mondo del lavoro. Come sapete a volte siamo affaticati nel partecipare a dei tavoli di crisi. Tra l'altro una buona notizia mi sento di darla, abbiamo un tavolo di crisi in meno, perché la vertenza di Les Copines si è risolta positivamente con l'acquisizione da parte di Super srl. Però dobbiamo raggiungere la maturità di affrontare la sfida della qualità del lavoro che è uno degli indicatori dell'agenda urbana che l'Onu si detta e quindi la domanda deve essere: "Come si fa a misurare la qualità del lavoro?" Si fa, a mio avviso, partendo da un ragionamento che riguarda il modo in cui il paradigma del rapporto di lavoro rispetto al reddito è cambiato. Una volta avere un contratto di lavoro significava avere automaticamente una retribuzione che garantiva un'esistenza dignitosa. Oggi questo non è più vero, e se noi non cogliamo la rottura di questo paradigma, non comprendiamo che ci possono essere anche dei numeri positivi dal punto di vista occupazionale che però non consentono alle persone che vi fanno parte, di avere una vita dignitosa, di avere un salario minimo che corrisponda a quanto prescrive l'articolo 36 della nostra Costituzione, questo è valido nel settore del turismo ma è valido in tutti i settori. E allora cogliere l'aumento dell'occupazione, dei 10.000 posti di lavoro del turismo, è un segnale positivo che non ci esime dalla responsabilità di andare a vedere che cosa c'è dentro questo dato. Ci sono dei temi che vanno affrontati, nel cito due, solo per questioni di tempo, il tema della legalità degli appalti, pensiamo agli appalti nelle pulizie. Noi dovremmo riuscire ad affermare oggi che il cottimo non è una modalità attraverso la quale le persone che lavorano per esempio nelle pulizie delle camere, possa essere adeguato alla nostra città. Perché? Perché non possono delle lavoratrici essere pagate sulla base del numero delle camere pulite e non ad ore. Perché questo è un tema che riguarda quella sicurezza sociale che prima il consigliere Martelloni citava. Dobbiamo cercare di superare quella fuga dalla subordinazione e quel ritorno al cottimo che si verifica tanto nelle piattaforme digitali, di cui discuteremo tanto anche oggi pomeriggio, quanto in altri settori.
E come fare questo? Io non conosco altro modo per farlo che ragionando con tutte le parti, con le organizzazioni sindacali, con, in questo caso, Confesercenti, con Federalberghi, con quella parte della cooperazione che si occupa anche della ristorazione, perché la parte dei pubblici esercizi, la parte della ristorazione e dell'accoglienza in generale, sopratutto quella alberghiera, deve essere partecipe delle soluzioni in più che si possono offrire a livello territoriale. Non conosco altro modo che non sia quello di ragionare insieme sulla misurazione della qualità del lavoro anche in questo settore. Certo che c'è una sfida che è quella della sicurezza, io lo dico e lo ripeto spesso, la vera priorità che oggi questo Paese ha è quella della sicurezza del lavoro, che significa non solo sicurezza rispetto agli incidenti e agli infortuni sul lavoro, ma significa anche sicurezza sociale, la possibilità di ricostruire quella lacerazione che c'è stata tra avere un contratto di lavoro e avere delle assicurazioni dei diritti che garantiscono una vita dignitosa.
Quindi il consigliere chiedeva se c'era disponibilità a ragionare su un controllo sociale diffuso sulla qualità del lavoro, non posso che confermare questa disponibilità, e dire, come già enunciato anche dal collega Lepore, e come già ho avuto modo di dire anche alle organizzazioni sindacali che convocheremo entro ottobre il tavolo perché il tema, sia dal lato del turismo, sia dal lato delle politiche del lavoro, venga affrontato e si possono avviare delle soluzioni innovative proprio perché Bologna oltre ad essere la prima città in termini di entità dell'occupazione, deve essere la prima anche anche in termini di qualità".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:46
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