Question Time, chiarimenti sulla situazione dei nidi nel periodo estivo
La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (Gruppo misto), Marco Piazza (Movimento 5 stelle), Emily Clancy (Coalizione civica) e Federica Ma...
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La vicesindaco Marilena Pillati ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità dei consiglieri Addolorata Palumbo (Gruppo misto), Marco Piazza (Movimento 5 stelle), Emily Clancy (Coalizione civica) e Federica Mazzoni (Partito Democratico) sulla situazione dei nidi nel periodo estivo.
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa in merito alla protesta delle educatrici dei nidi comunali che restano aperti nel mese di luglio creando disagio ai piccoli utenti a causa del grande caldo. Viste le alte temperature di questi giorni e che i locali comunali, non essendo climatizzati, risultano inidonei ad ospitare i bimbi che hanno dai tre mesi ai tre anni. Visto altresì che le operatrici lamentano la mancanza di materiale didattico riposto per utilizzarlo a settembre. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo tema. Per sapere cosa pensa di fare l’Amministrazione per rendere migliore il “Progetto Luglio”, attivato dal Comune, per tutelare le operatrici e i piccoli cittadini che frequentano, anche in estate, i nidi comunali".
Domanda del consigliere Piazza:
"Visti gli articoli di stampa in merito all'accusa del sindacato Cobas sul fatto che nei nidi comunali si sfiorano i 40 gradi e per questo motivo hanno chiesto una immediata convocazione della RSU annunciando la decisione di far intervenire i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; tenuto conto che il sindacato afferma “un vero e proprio 'grido' di denuncia ci è arrivato dai nidi dove educatrici, collaboratori e bambini, invece di fare educazione, si trovano a dover 'combattere' una guerra senza senso fatta di caldo insopportabile, ambienti non adeguati, fatica, sofferenza e disillusione". Preso inoltre atto che i sindacati hanno allegato al loro comunicato un testo anonimo di un'educatrice di un nido comunale scritto nei primi giorni di luglio.
Pone la seguente domanda di attualità per avere dal sindaco e la Giunta una valutazione politica su quanto riportato, in particolare: sul rapporto numerico educatori e bambini durante l'estate, sulla gestione delle sostituzioni che spesso non ci sono caricando ulteriormente le educatrici rimaste che devono supplire al personale non sostituito, sulla mancanza di materiale negli spazi utilizzati a luglio in quanto il grosso è stato inscatolato al termine dell'anno educativo ufficiale lasciando gli ambienti spogli, sull'assenza di condizionamento negli spazi dei bambini, sul risultante stato d'animo degli operatori (educatori e collaboratori) determinato da questo condizioni di lavoro, se intendono intervenire raccogliendo le numerose criticità che emergono dagli stralci di testo riportato e qui sopra riassunte per tutelare lavoratori e bambini, se le famiglie sono informate delle condizioni in cui si svolge il servizio".
Domanda della consigliera Clancy:
"Viste le notizie di stampa relative a un sovraccarico di lavoro e bambini nei nidi comunali aperti a luglio, con un deficit di educatori ed educatrici oltre che di lettini e spazi adatti ad accogliere tutti i bambini e le bambine, per di più senza aria condizionata; chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; come intendano far fronte alla situazione descritta dalle educatrici, per garantire un luogo vivibile sia ai lavoratori e alle lavoratrici che ai bambini e alle bambine, se sia in programma un incontro con le educatrici e gli educatori".
Domanda della consigliera Mazzoni:
"Visti gli articoli di stampa relativi al servizio di apertura dei nidi d’infanzia durante il mese di luglio; domanda al Sindaco e alla Giunta di esprimere una valutazione politica amministrativa sul funzionamento del servizio anche alla luce delle segnalazioni di alcune educatrici; quali sono gli indirizzi adottati dall'Amministrazione comunale per assicurare un servizio necessario ed essenziale, garantendo spazi ed attività educative adeguati alle caratteristiche del periodo estivo".
Risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentili consiglieri, vi ringrazio per le vostre domande che mi danno l'opportunità di fare chiarezza su un dibattito, un po' surreale, che si è sviluppato in queste ore attorno ai contenuti della lettera di un'educatrice, che dà una rappresentazione dei nidi comunali, che non trova riscontro nella realtà dei nostri servizi educativi, nonostante la comprensibile fatica delle ultime settimane dell’anno educativo. Lo dico convintamente e lo dico a difesa di tutti coloro che quotidianamente si impegnano affinché i nidi comunali siano luoghi di educazione, accoglienti per i bambini e loro famiglie, d'inverno come d'estate. Molti di quelli che conoscono i nostri servizi hanno voluto esprimermi in queste ore la loro incredulità e il loro stupore per l'immagine che l'educatrice ha restituito dei nostri servizi e tra quelli c’è chi quotidianamente si impegna proprio nell'organizzazione di quei servizi e supporta i gruppi educativi.
La settimana scorsa è stata reso pubblico l'appello di più di 300 educatrici che chiede di sospendere la loro attività lavorativa dopo la prima settimana di luglio. Preferisco davvero la schiettezza di chi chiede che i nidi siano chiusi a luglio o gestiti con “volontari e supplenti”, rispetto a chi nasconde la vera questione dietro a una rappresentazione apocalittica di strutture e servizi, che fa molto male a tutti, soprattutto a chi con professionalità si impegna ogni giorno dell'anno. Conosco i nostri nidi. Ieri sono andata nel nido dove lavora l'educatrice e vi assicuro che quello che ho visto è distante anni luce da quell'inferno di cui si parla nella lettera, quell'inferno in cui nessuno sembrerebbe pensare alle esigenze dei bambini, costretti “a giocare con terra secca e fango”.
Vengo dunque alla questione centrale: l’apertura di nidi nel mese di luglio. Sappiamo che si tratta di un servizio importante per i bambini e le loro famiglie, che accoglie di norma circa la metà degli utenti ogni settimana su tutta la città. Questo è un dato importante, la metà degli utenti; è evidente dunque che c’è un bisogno reale che esprime circa la metà delle famiglie dei bambini utenti dei nidi e al quale l’Amministrazione è tenuta a dare una risposta. Noi non possiamo far finta che per bambini così piccoli la continuità delle figure di riferimento non sia determinante. Lo è eccome! Pensiamo davvero che i bambini potrebbero frequentare per qualche settimana un nido nel quale non c’è più alcuna figura educativa di riferimento? A quell'età? Pensiamo sia possibile? È per questo che i nidi del Comune di Bologna, come quelli di tante altre città, sono aperti anche nel mese di luglio: per bambini così piccoli non vi sono servizi alternativi in grado di conciliare al meglio qualità e continuità di figure di riferimento.
I nidi a luglio accolgono i bambini che hanno frequentato il servizio tutto l’anno; le educatrici che hanno avuto durante l’anno ruotano sulle 3 settimane di apertura e si prendono cura dei loro piccoli anche in tale periodo. Sono sempre le stesse educatrici che preparano l’organizzazione del servizio estivo con una specifica e mirata programmazione. I gruppi di lavoro, sotto la supervisione attenta dei coordinatori pedagogici, curano tutti i dettagli della programmazione per far sì che, se anche più leggera dato il particolare periodo, tale programmazione sia di qualità e guidata da intenzionalità educativa in ogni fase della sua realizzazione.
In merito al rapporto numerico è importante premettere che la normativa regionale prevede un rapporto di 1 a 5 per i bambini piccoli con meno di 12 mesi e di 1 a 7 per bambini di età superiore a 12 mesi.
Mi preme in primo luogo precisare che nei nidi comunali questi rapporti sono rigorosamente rispettati durante l’anno scolastico anche ai fini dell’assegnazione del personale supplente. I supplenti, cioè non vengono assegnati se i bambini sono assenti. È il modello per le sostituzioni adottato da moltissimi anni in questa come in altre amministrazioni: si chiama sostituzione a rapporto.
Durante il periodo estivo il servizio viene organizzato migliorando ulteriormente il rapporto educatore/bambini: viene assegnato 1 educatore ogni 6 bambini iscritti; viene inoltre previsto un ulteriore potenziamento per far fronte a eventuali assenze impreviste di educatori. Quindi c'è un organico potenziato, che va oltre il rapporto di 1 a 6. L'utilizzo di un rapporto educatori/bambini più favorevole è reso possibile grazie al fatto che c'è una riduzione fisiologica del numero dei bambini iscritti al servizio che, lo ripeto, in questo periodo diventano quasi la metà rispetto ai numeri dell’anno scolastico: in questo modo con gli educatori di ruolo disponibili in organico, ognuno dei quali lavora al massimo 11 giornate, si riesce a garantire il funzionamento del servizio per 3 settimane e a coprire anche eventuali sostituzioni impreviste.
Voglio darvi qualche dato in più, prendendo come riferimento il nido dove lavora l'educatrice di cui anche voi avete parlato. Il nido ha accolto fino al 28 giugno, il periodo standard, 57 bambini con 9 educatrici a tempo pieno e un part time come organico di base oltre a quelle assegnate per i bambini disabili, 6 collaboratori a tempo pieno e un collaboratore part time come previsto dalle disposizioni normative e contrattuali. Durante la settimana che va dal 24 al 28 giugno non ci sono state assenze di personale educativo, se non quella di una educatrice lunedì 24 giugno. Questa assenza non è stata sostituita perché in quella giornata i bambini presenti non erano 57, ma 39 e potevano contare su 10 educatrici: una educatrice ogni 3,9 bambini, questo era il rapporto numerico di quella giornata. Per il servizio estivo il nido ospita 27 bambini che l'hanno frequentato durante l'anno scolastico a cui si aggiungono 31 bambini provenienti da un altro nido, per un totale di 58 bambini iscritti nella prima settimana, 59 nella seconda e 56 nella terza settimana, perché sapete che le iscrizioni vanno a settimana. Numeri dunque adeguati rispetto alla capienza di quella struttura. Gli educatori assegnati come organico di base e che si ribadisce, sono quelli che si sono presi cura dei bambini durante l’anno scolastico, sono 10 nella prima settimana, 10 e un part time nella seconda settimana dove il numero di bambini è leggermente più alto, 10 nella terza settimana. Come in tutti gli altri nidi della città, viene previsto un numero maggiore di educatori rispetto a quello richiesto dalle disposizioni vigenti, anche per far fronte a eventuali assenze impreviste di personale. In quel nido, come negli altri nidi, non viene utilizzato personale supplente solo se la dotazione organica presente è in grado di garantire il rispetto dei parametri prescritti, ma se è necessario gli uffici provvedono all'assunzione del personale supplente anche nel periodo estivo, esattamente come avviene in tutto il resto dell'anno.
Sul piano strutturale e del confort degli ambienti, è importante ribadire, ma l'ha già fatto anche il consigliere Piazza, che tutti i nidi comunali della città sono dotati di impianti di climatizzazione nei locali adibiti al sonno. Gli altri ambienti non sono climatizzati, è vero, ma è anche vero che durante i momenti della giornata in cui i bambini non sono a letto, normalmente le attività del periodo estivo, si svolgono prevalentemente all'esterno.
Per quanto riguarda i materiali, sono le educatrici a scegliere di proporre ai bambini durante il periodo estivo quelli più adatti alle attività, in prevalenza esterne. Al riguardo, ribadisco che la scelta dei materiali è un compito degli educatori: spazi, tempi e materiali sono i principali strumenti del lavoro educativo e nulla viene lasciato al caso da parte degli educatori nell'organizzazione di tali elementi. Non vi sono altre figure professionali se non gli educatori, che possono decidere quali materiali conservare e quali invece proporre ai bambini.
Per quanto riguarda lo stato d'animo degli operatori, comprendiamo bene che a luglio il lavoro possa comportare una maggiore stanchezza per tutto il personale, non solo quello educativo, e qualche difficoltà in più dovuta alle alte temperature, che non si concentrano però necessariamente nel mese di luglio. Quindi cosa facciamo? Ve lo chiedo. Nell'eventualità che un'ondata di caldo dovesse arrivare nella nostra città nel mese di maggio, ci poniamo il problema se tenere o meno aperti i nidi nel mese di maggio?
Voglio però ribadire, anche a tutela del lavoro di tante persone, che il nostro personale, anche se con la fatica di un anno educativo ormai alle spalle, esprime tutti i giorni molta più professionalità di quanto non emerga dalla denuncia di cui abbiamo parlato.
Tutto il servizio è accuratamente progettato e programmato dai gruppi di lavoro, nulla è lasciato al caso. Il lavoro che le educatrici fanno sotto la supervisione dei pedagogisti segue un’intenzionalità educativa anche durante il periodo estivo, non vi sono improvvisazioni. Tutti i bambini sono accolti con professionalità e cura e anche se vengono coinvolti in attività più libere e svolte all'aperto, è massima l’attenzione educativa che viene a loro riservata. Per questo le famiglie ci rinnovano la loro fiducia, tutti gli anni, confermando la richiesta del servizio estivo di luglio.
Rispetto ai possibili interventi migliorativi delle condizioni dei lavoratori, è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali sull'accordo complessivo che riguarda le attività dei nidi d’infanzia del prossimo anno educativo. In quella sede sono certa che sarà possibile approfondire tutti gli aspetti che riguardano sia il servizio, m anche l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori. Mi auguro però che il confronto possa avvenire in modo franco, senza il bisogno di ricorrere a strumentalizzazioni che, lo ripeto, fanno male a tutti".
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa in merito alla protesta delle educatrici dei nidi comunali che restano aperti nel mese di luglio creando disagio ai piccoli utenti a causa del grande caldo. Viste le alte temperature di questi giorni e che i locali comunali, non essendo climatizzati, risultano inidonei ad ospitare i bimbi che hanno dai tre mesi ai tre anni. Visto altresì che le operatrici lamentano la mancanza di materiale didattico riposto per utilizzarlo a settembre. Pone la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo tema. Per sapere cosa pensa di fare l’Amministrazione per rendere migliore il “Progetto Luglio”, attivato dal Comune, per tutelare le operatrici e i piccoli cittadini che frequentano, anche in estate, i nidi comunali".
Domanda del consigliere Piazza:
"Visti gli articoli di stampa in merito all'accusa del sindacato Cobas sul fatto che nei nidi comunali si sfiorano i 40 gradi e per questo motivo hanno chiesto una immediata convocazione della RSU annunciando la decisione di far intervenire i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; tenuto conto che il sindacato afferma “un vero e proprio 'grido' di denuncia ci è arrivato dai nidi dove educatrici, collaboratori e bambini, invece di fare educazione, si trovano a dover 'combattere' una guerra senza senso fatta di caldo insopportabile, ambienti non adeguati, fatica, sofferenza e disillusione". Preso inoltre atto che i sindacati hanno allegato al loro comunicato un testo anonimo di un'educatrice di un nido comunale scritto nei primi giorni di luglio.
Pone la seguente domanda di attualità per avere dal sindaco e la Giunta una valutazione politica su quanto riportato, in particolare: sul rapporto numerico educatori e bambini durante l'estate, sulla gestione delle sostituzioni che spesso non ci sono caricando ulteriormente le educatrici rimaste che devono supplire al personale non sostituito, sulla mancanza di materiale negli spazi utilizzati a luglio in quanto il grosso è stato inscatolato al termine dell'anno educativo ufficiale lasciando gli ambienti spogli, sull'assenza di condizionamento negli spazi dei bambini, sul risultante stato d'animo degli operatori (educatori e collaboratori) determinato da questo condizioni di lavoro, se intendono intervenire raccogliendo le numerose criticità che emergono dagli stralci di testo riportato e qui sopra riassunte per tutelare lavoratori e bambini, se le famiglie sono informate delle condizioni in cui si svolge il servizio".
Domanda della consigliera Clancy:
"Viste le notizie di stampa relative a un sovraccarico di lavoro e bambini nei nidi comunali aperti a luglio, con un deficit di educatori ed educatrici oltre che di lettini e spazi adatti ad accogliere tutti i bambini e le bambine, per di più senza aria condizionata; chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; come intendano far fronte alla situazione descritta dalle educatrici, per garantire un luogo vivibile sia ai lavoratori e alle lavoratrici che ai bambini e alle bambine, se sia in programma un incontro con le educatrici e gli educatori".
Domanda della consigliera Mazzoni:
"Visti gli articoli di stampa relativi al servizio di apertura dei nidi d’infanzia durante il mese di luglio; domanda al Sindaco e alla Giunta di esprimere una valutazione politica amministrativa sul funzionamento del servizio anche alla luce delle segnalazioni di alcune educatrici; quali sono gli indirizzi adottati dall'Amministrazione comunale per assicurare un servizio necessario ed essenziale, garantendo spazi ed attività educative adeguati alle caratteristiche del periodo estivo".
Risposta della vicesindaco Marilena Pillati:
"Gentili consiglieri, vi ringrazio per le vostre domande che mi danno l'opportunità di fare chiarezza su un dibattito, un po' surreale, che si è sviluppato in queste ore attorno ai contenuti della lettera di un'educatrice, che dà una rappresentazione dei nidi comunali, che non trova riscontro nella realtà dei nostri servizi educativi, nonostante la comprensibile fatica delle ultime settimane dell’anno educativo. Lo dico convintamente e lo dico a difesa di tutti coloro che quotidianamente si impegnano affinché i nidi comunali siano luoghi di educazione, accoglienti per i bambini e loro famiglie, d'inverno come d'estate. Molti di quelli che conoscono i nostri servizi hanno voluto esprimermi in queste ore la loro incredulità e il loro stupore per l'immagine che l'educatrice ha restituito dei nostri servizi e tra quelli c’è chi quotidianamente si impegna proprio nell'organizzazione di quei servizi e supporta i gruppi educativi.
La settimana scorsa è stata reso pubblico l'appello di più di 300 educatrici che chiede di sospendere la loro attività lavorativa dopo la prima settimana di luglio. Preferisco davvero la schiettezza di chi chiede che i nidi siano chiusi a luglio o gestiti con “volontari e supplenti”, rispetto a chi nasconde la vera questione dietro a una rappresentazione apocalittica di strutture e servizi, che fa molto male a tutti, soprattutto a chi con professionalità si impegna ogni giorno dell'anno. Conosco i nostri nidi. Ieri sono andata nel nido dove lavora l'educatrice e vi assicuro che quello che ho visto è distante anni luce da quell'inferno di cui si parla nella lettera, quell'inferno in cui nessuno sembrerebbe pensare alle esigenze dei bambini, costretti “a giocare con terra secca e fango”.
Vengo dunque alla questione centrale: l’apertura di nidi nel mese di luglio. Sappiamo che si tratta di un servizio importante per i bambini e le loro famiglie, che accoglie di norma circa la metà degli utenti ogni settimana su tutta la città. Questo è un dato importante, la metà degli utenti; è evidente dunque che c’è un bisogno reale che esprime circa la metà delle famiglie dei bambini utenti dei nidi e al quale l’Amministrazione è tenuta a dare una risposta. Noi non possiamo far finta che per bambini così piccoli la continuità delle figure di riferimento non sia determinante. Lo è eccome! Pensiamo davvero che i bambini potrebbero frequentare per qualche settimana un nido nel quale non c’è più alcuna figura educativa di riferimento? A quell'età? Pensiamo sia possibile? È per questo che i nidi del Comune di Bologna, come quelli di tante altre città, sono aperti anche nel mese di luglio: per bambini così piccoli non vi sono servizi alternativi in grado di conciliare al meglio qualità e continuità di figure di riferimento.
I nidi a luglio accolgono i bambini che hanno frequentato il servizio tutto l’anno; le educatrici che hanno avuto durante l’anno ruotano sulle 3 settimane di apertura e si prendono cura dei loro piccoli anche in tale periodo. Sono sempre le stesse educatrici che preparano l’organizzazione del servizio estivo con una specifica e mirata programmazione. I gruppi di lavoro, sotto la supervisione attenta dei coordinatori pedagogici, curano tutti i dettagli della programmazione per far sì che, se anche più leggera dato il particolare periodo, tale programmazione sia di qualità e guidata da intenzionalità educativa in ogni fase della sua realizzazione.
In merito al rapporto numerico è importante premettere che la normativa regionale prevede un rapporto di 1 a 5 per i bambini piccoli con meno di 12 mesi e di 1 a 7 per bambini di età superiore a 12 mesi.
Mi preme in primo luogo precisare che nei nidi comunali questi rapporti sono rigorosamente rispettati durante l’anno scolastico anche ai fini dell’assegnazione del personale supplente. I supplenti, cioè non vengono assegnati se i bambini sono assenti. È il modello per le sostituzioni adottato da moltissimi anni in questa come in altre amministrazioni: si chiama sostituzione a rapporto.
Durante il periodo estivo il servizio viene organizzato migliorando ulteriormente il rapporto educatore/bambini: viene assegnato 1 educatore ogni 6 bambini iscritti; viene inoltre previsto un ulteriore potenziamento per far fronte a eventuali assenze impreviste di educatori. Quindi c'è un organico potenziato, che va oltre il rapporto di 1 a 6. L'utilizzo di un rapporto educatori/bambini più favorevole è reso possibile grazie al fatto che c'è una riduzione fisiologica del numero dei bambini iscritti al servizio che, lo ripeto, in questo periodo diventano quasi la metà rispetto ai numeri dell’anno scolastico: in questo modo con gli educatori di ruolo disponibili in organico, ognuno dei quali lavora al massimo 11 giornate, si riesce a garantire il funzionamento del servizio per 3 settimane e a coprire anche eventuali sostituzioni impreviste.
Voglio darvi qualche dato in più, prendendo come riferimento il nido dove lavora l'educatrice di cui anche voi avete parlato. Il nido ha accolto fino al 28 giugno, il periodo standard, 57 bambini con 9 educatrici a tempo pieno e un part time come organico di base oltre a quelle assegnate per i bambini disabili, 6 collaboratori a tempo pieno e un collaboratore part time come previsto dalle disposizioni normative e contrattuali. Durante la settimana che va dal 24 al 28 giugno non ci sono state assenze di personale educativo, se non quella di una educatrice lunedì 24 giugno. Questa assenza non è stata sostituita perché in quella giornata i bambini presenti non erano 57, ma 39 e potevano contare su 10 educatrici: una educatrice ogni 3,9 bambini, questo era il rapporto numerico di quella giornata. Per il servizio estivo il nido ospita 27 bambini che l'hanno frequentato durante l'anno scolastico a cui si aggiungono 31 bambini provenienti da un altro nido, per un totale di 58 bambini iscritti nella prima settimana, 59 nella seconda e 56 nella terza settimana, perché sapete che le iscrizioni vanno a settimana. Numeri dunque adeguati rispetto alla capienza di quella struttura. Gli educatori assegnati come organico di base e che si ribadisce, sono quelli che si sono presi cura dei bambini durante l’anno scolastico, sono 10 nella prima settimana, 10 e un part time nella seconda settimana dove il numero di bambini è leggermente più alto, 10 nella terza settimana. Come in tutti gli altri nidi della città, viene previsto un numero maggiore di educatori rispetto a quello richiesto dalle disposizioni vigenti, anche per far fronte a eventuali assenze impreviste di personale. In quel nido, come negli altri nidi, non viene utilizzato personale supplente solo se la dotazione organica presente è in grado di garantire il rispetto dei parametri prescritti, ma se è necessario gli uffici provvedono all'assunzione del personale supplente anche nel periodo estivo, esattamente come avviene in tutto il resto dell'anno.
Sul piano strutturale e del confort degli ambienti, è importante ribadire, ma l'ha già fatto anche il consigliere Piazza, che tutti i nidi comunali della città sono dotati di impianti di climatizzazione nei locali adibiti al sonno. Gli altri ambienti non sono climatizzati, è vero, ma è anche vero che durante i momenti della giornata in cui i bambini non sono a letto, normalmente le attività del periodo estivo, si svolgono prevalentemente all'esterno.
Per quanto riguarda i materiali, sono le educatrici a scegliere di proporre ai bambini durante il periodo estivo quelli più adatti alle attività, in prevalenza esterne. Al riguardo, ribadisco che la scelta dei materiali è un compito degli educatori: spazi, tempi e materiali sono i principali strumenti del lavoro educativo e nulla viene lasciato al caso da parte degli educatori nell'organizzazione di tali elementi. Non vi sono altre figure professionali se non gli educatori, che possono decidere quali materiali conservare e quali invece proporre ai bambini.
Per quanto riguarda lo stato d'animo degli operatori, comprendiamo bene che a luglio il lavoro possa comportare una maggiore stanchezza per tutto il personale, non solo quello educativo, e qualche difficoltà in più dovuta alle alte temperature, che non si concentrano però necessariamente nel mese di luglio. Quindi cosa facciamo? Ve lo chiedo. Nell'eventualità che un'ondata di caldo dovesse arrivare nella nostra città nel mese di maggio, ci poniamo il problema se tenere o meno aperti i nidi nel mese di maggio?
Voglio però ribadire, anche a tutela del lavoro di tante persone, che il nostro personale, anche se con la fatica di un anno educativo ormai alle spalle, esprime tutti i giorni molta più professionalità di quanto non emerga dalla denuncia di cui abbiamo parlato.
Tutto il servizio è accuratamente progettato e programmato dai gruppi di lavoro, nulla è lasciato al caso. Il lavoro che le educatrici fanno sotto la supervisione dei pedagogisti segue un’intenzionalità educativa anche durante il periodo estivo, non vi sono improvvisazioni. Tutti i bambini sono accolti con professionalità e cura e anche se vengono coinvolti in attività più libere e svolte all'aperto, è massima l’attenzione educativa che viene a loro riservata. Per questo le famiglie ci rinnovano la loro fiducia, tutti gli anni, confermando la richiesta del servizio estivo di luglio.
Rispetto ai possibili interventi migliorativi delle condizioni dei lavoratori, è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali sull'accordo complessivo che riguarda le attività dei nidi d’infanzia del prossimo anno educativo. In quella sede sono certa che sarà possibile approfondire tutti gli aspetti che riguardano sia il servizio, m anche l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori. Mi auguro però che il confronto possa avvenire in modo franco, senza il bisogno di ricorrere a strumentalizzazioni che, lo ripeto, fanno male a tutti".