Question Time, chiarimenti sull'incremento salariale per i riders
L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'incremento salariale per i riders. Domanda del consigliere Fattori"La vittoria...
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L'assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'incremento salariale per i riders.
Domanda del consigliere Fattori
"La vittoria dei riders. Visti gli articoli di stampa invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica amministrativa relativa al riconoscimento di un incremento salariale ai lavoratori delle piattaforme che hanno aderito alla Carta dei diritti del lavoro digitale promosso dal Comune di Bologna".
Risposta dell'assessore Lombardo
"Grazie consigliere per la domanda, che mi consente di dare un aggiornamento, ormai continuo, all'Aula rispetto al tema dei lavoratori della gig economy, in particolare dei riders. La notizia apparsa sugli organi di stampa di qualche giorno fa dell'aumento salariale, anche se può sembrare poca cosa, perché parliamo di un euro in più, in realtà è una piccola conquista sulla strada del riconoscimento dei diritti dei lavoratori e sulla strada della sostenibilità economica e sociale della crescita dell'economia digitale, in particolare delle piattaforme di delivery food e anche in qualche modo la conclusione ideale di una prima parte di questo percorso. Questo perché, con l'aumento salariale che si aggancia al rispetto dell'articolo quattro della carta, si compie l'adempimento integrale da parte di Sgnam e MyMenù agli obblighi e agli impegni comuni che ci eravamo presi con loro e con le altre parti firmatarie, tra cui le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e Riders Union Bologna, rispetto alla firma della Carta: obblighi formativi, obblighi assicurativi, sospensione del servizio in caso di condizioni meteorologiche straordinarie, integrazione nel caso di condizioni meteorologiche avverse, aumento salariale, libertà di riunioni sindacali. Con la decisione comunicata ai lavoratori di una settimana fa, di fatto oggi la carta è integralmente attuata da parte di Sgnam e MyMenù. Questo ci impone intanto una riflessione su quello che abbiamo sempre detto, ricordate lo slogan che volevamo portare avanti e in diverse occasioni abbiamo ribadito: "non diritti sulla carta, ma una carta dei diritti". Sfido chiunque a dire che questo non si è verificato qui a Bologna. Rimane il tema, come già ho avuto modo di dire in tutte le occasioni, delle altre piattaforme che non hanno firmato, a partire dal Food Delivery. Continuo a pensare che bisognerebbe chiedere ai lavoratori delle piattaforme come si trovano, prima di dire se si ritengono soddisfatti o no del loro lavoro, o se questi indici di soddisfazione vengano comunicati solo dalle società di Food Delivery. Chiediamo ai lavoratori come si trovano e se si trovano meglio nella loro situazione contrattuale o se si potrebbero trovare meglio nelle condizioni previste dalla Carta. Continuo a sfidare le piattaforme su questo tema, nella convinzione che serva anche a loro, all'interno di un livello di una crescita dell'economia digitale che non vada a detrimento dei diritti dei lavoratori. Per quanto riguarda il caso di specie, mi dispiace che ci sia stata anche una polemica sulla comunicazione di questo risultato: avrei preferito e continuo a preferire, che questa sia una vittoria innanzitutto dei lavoratori, delle piattaforme che hanno firmato e della Carta di Bologna, non di singoli soggetti, e ho invitato tutte le parti firmatarie, quindi Riders Union, Cgil-Cisl-Uil, la piattaforma a comunicare tra di loro questi risultati, perché a mio avviso questa non è solo una vittoria dei riders, ma è anche una vittoria della carta di Bologna".