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Question Time, chiarimenti su un procedimento di annullamento dell'assegnazione di un alloggio Acer

L'assessore Virginia Gieri ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Elena Foresti (Movimento 5 stelle) e Emily Clancy (Coalizione civica) su un procedimento di annullamento dell'assegnazione di un ...

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L'assessore Virginia Gieri ha risposto oggi, in sede di Question Time, alle domande d'attualità delle consigliere Elena Foresti (Movimento 5 stelle) e Emily Clancy (Coalizione civica) su un procedimento di annullamento dell'assegnazione di un alloggio Acer.

Domanda della consigliera Foresti:
"Visti gli articoli di stampa in merito alla possibilità per una persona disabile, di venire sfrattata da Acer. Premesso che l’inquilina, per un errore nella dichiarazione dei redditi, non dichiarò un risarcimento di 1.700 euro e che tale maggiore importo, comporta la decadenza del contratto; poichè la signora oggi si trova nella condizione di non lavorare e con una invalidità del 90%. Pone la seguente domanda d’attualità: per avere dal Sindaco e la Giunta una valutazione politica su questa situazione e se c’è l’intenzione da parte dell’amministrazione di valutare, qualora in regola con i pagamenti, possibili azioni per evitare che venga sfrattata dall’alloggio Acer".

Domanda della consigliera Clancy:
"Vista la notizia diffusa da un quotidiano relativa all'avviso di sfratto da un appartamento Acer nei confronti di una cittadina disabile, apparentemente per un mero errore materiale; chiede al Sindaco e alla Giunta se siano a conoscenza della vicenda; una valutazione politico amministrativa in merito".

Risposta dell'assessore Gieri:

"Grazie Presidente. Ho qui la relazione che non leggo rispetto al caso anche perché il giornalista ha fatto bene il suo mestiere, al di la del titolo che è fuorviante, il merito dell'articolo è assolutamente coerente con la realtà. Ho fatto riferimento al titolo perché non è uno sfratto, ma un procedimento di annullamento, non solo previsto dalla legge regionale e dal nostro regolamento comunale, ma è anche una necessità di ordine penale in merito al rispetto delle dichiarazione dei redditi. Quindi è un po' diverso.
Proviamo a fare ordine rispetto a che cosa è l'annullamento. Quando mi sono insediata avevo già trovato ancora prima della modifica della legge regionale rispetto ai parametri per potere accedere all'Erp, quindi tutto il tema delle decadenze di cui tanto abbiamo parlato in questi anni, una questione aperta riguardo vari annullamenti, derivanti dalla verifica da parte dell'Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni dei redditi. Come voi sapete le dichiarazioni ISEE comportano un punteggio che tiene conto dei fattori economici, seguendo quell'ordine vengono assegnate le abitazioni; è un iter molto preciso, da un punto di vista giuridico anche obbligato a una veridicità di quello che viene dichiarato, perché poi conseguente dell'attivazione di contratti e quindi tramite codice dei contratti e tutto il resto.
Fatte le verifiche da parte dell'Agenzia delle Entrate, molto richieste dai cittadini, tutti, perché tutti noi vogliamo che all'interno delle case popolari vadano effettivamente le persone che ne abbiano necessità, rispetto ai cosiddetti furbetti che dichiarano il falso, con sorpresa ci siamo resi conto che, ma era un lavoro che fece già Malagoli nel mandato scorso, c'erano centinaia di verifiche che andavano male, qualcuno non aveva dichiarato tutti i propri redditi. Il primo numero era di circa 500 nuclei con difformità di vario tipo. Ci siamo messi immediatamente al lavoro e abbiamo fatto esattamente quello che le consigliere hanno ricordato, abbiamo provato a verificare di quanto era economicamente lo sforamento della dichiarazione non conforme e abbiamo fatto un lavoro anche su quanto fosse il disallineamento. E poi abbiamo fatto una delibera di Giunta in cui abbiamo scritto nero su bianco che avremmo messo in campo tutte le verifiche per nucleo per comprendere qual era la situazione non sono economica, ma anche la situazione delle difformità. Nel caso di questo nucleo non c'è stato un errore tecnico del Caaf, la buona fede una istituzione la deve mettere in conto, ma la signora non pensava che avrebbe dovuto dichiarare quella cifra. Il caso è ancora non definito, c'è ancora una questione amministrativa e anche giudiziaria aperta, ci si sta ancora lavorando. Per le persone che avevano una difformità economica non oltre il 10%, e per coloro che non avrebbero avuto una difformità di assegnazione, cioè l'assegnazione non era nulla perché la difformità non era tale da farlo uscire dall'assegnazione, e che contemporaneamente si trovavano anche in situazione di fragilità sociale, quasi sempre ci troviamo davanti ad anziani o a persone con disabilità, davamo la possibilità all'ente gestore che deve applicare la legge, di lasciare 24 mesi di tempo al nucleo per trovare un'altra sistemazione, rifare una domanda per potere accedere a un'altra abitazione. Il tema è squisitamente giuridico, questa tipologia di contratti sono annullamenti, non sono decadenze, non sono mancante osservazioni rispetto a parametri di legge o dei nostri regolamenti, è un atto nullo, quell'assegnazione è nulla. C'è anche una attenzione del diritto penale su questo. Quindi è molto delicato intervenire su questi casi, vi avevo parlato di oltre 500 all'inizio dell'accertamento, in realtà ormai stiamo seguendo meno di 100 casi, molti di questi hanno trovato altre soluzioni perché erano veramente dei furbi e chiaramente ci sono situazioni che rimangono come sempre impigliati nelle nostre normative.
Lo ripeto, non è uno sfratto, è una applicazione necessitata dalle norme giuridiche ancor prima che dai regolamenti e dalle leggio regionali, ma proprio dal diritto; sono a garanzia dei cittadini tutte le verifiche che noi facciamo per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi, bene se dobbiamo procedere, c'è tutta l'intenzione, lo abbiamo fatto con la delibera che vi ho ricordato; c'è tutta l'intenzione e le volontà di seguire l'esito di tutti e anche di parlare con la signora e lavorare con lei, insieme anche ai servizi sociali, per trovare una soluzione.
C'è un iter giuridico necessitato, il gestore lo dovrà seguire, ci sono obblighi di legge, c'è una attenzione dell'amministrazione comunale già scritta in una delibera che abbiamo fatto nel 2017 e una applicazione che abbiamo già fatto e che ha consentito appunto di asciugare enormemente quel numero; ci tengo però a dire che le verifiche delle Agenzie delle Entrate sono a garanzia della trasparenza delle nostre assegnazioni, della verifica degli stati di diritto per potere entrare all'interno delle nostre assegnazioni e la stragrande maggioranza di quei 500 e oltre erano persone che avevano davvero provato a truffare il nostro sistema e quindi hanno avuto poi l'esito sul nucleo. Aspettiamo l'esito degli approfondimenti e poi ci attiveremo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:45
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